“(S)oggettivamente”, a Civitella la XXII Biennale di Scultura: una cornice di arte a cielo aperto – Foto

L’esposizione, che sarà fruibile fino al 21 luglio, è realizzata dalla Pro Loco di Civitella e curata da Dino Tiezzi, in collaborazione con il Comune di Civitella che patrocina l’evento insieme a Regione Toscana e Provincia di Arezzo.
Arte pura a 360 gradi, dove le forme installate dialogano con il territorio e con l’osservatore, in una comunicazione senza tempo. Riallacciando quei fili di memoria cui Civitella è portatrice. Attraverso un messaggio che si rinnova grazie anche a questa biennale che è capace di coinvolgere artisti, critici, studiosi e un pubblico sempre più numeroso.
La selezione comprende le opere di nove scultori – Franco Berretti, Riccardo Biondi, Sandro Cellanetti, Ferdinando Cerri, Sarah del Giudice, Dalo (Daniele Locci), Claudio Nicoli, Lido Valentini, Massimo Villani – prevalentemente collocate all’aperto. Presenti circa trenta sculture, diverse per materiali, formati, modellato plastico e colori. Insieme costituiscono la cornice dell’estate 2019 a Civitella, da sempre ponte fra passato e futuro.
La Biennale di scultura di Civitella è unica nel suo genere: è proprio ripercorrendo le sue antiche pietre che si diviene immaginari spettatori di uno degli eccidi più efferati della storia d’Italia, quello compiuto dalla truppe nazifasciste il 29 giugno 1944. Qui si comprende appieno quanto la vita superi il proprio dolore, quanto dalle ceneri ognuno sia sempre capace di ergersi a nuova vita. Perché quando una vita va perduta mai viene dimenticata. Diviene dono, perdono, amore. In una parola, rinasce. Da sé stessa, con sé stessa, con una forza mai sopita. Le sculture di Civitella sono tutto questo. Arte che si fa respiro, dono che si fa vita, bellezza che apre lo spirito e guida la mente.
Affiancherà la collettiva una bella personale del pittore Giuliano Censini, per molti anni insegnante di pittura presso il Liceo Artistico di Arezzo. La personale di Censini verrà proposta nei locali dell’ex Asilo Parrocchiale e rappresenterà un ulteriore motivo per venire a Civitella per incontrare la contemporaneità delle arti visive.
Ricostruisce la storia della Biennale di Scultura, il curatore Dino Tiezzi: “È ormai più di mezzo secolo che a Civitella, senza soluzione di continuità, si organizzano mostre di arte del vedere. Si cominciò nei primi anni Sessanta, con l’intenzione di ridare vita ad un paese così dilaniato dai tragici fatti del 29 giugno 1944, quando truppe tedesche misero a ferro e fuoco l’intero abitato. Fu fondata un’Associazione Pro Loco e si pensò di dare vita ad un premio di pittura “ex tempore”. L’iniziativa ebbe grande successo tanto che si ripropose annualmente sino ai primi anni ‘70. La “ex tempore” divenne poi Premio Nazionale di Pittura con quadri di studio a tema libero. Arrivarono da tutta Italia e anche dall’estero opere in prevalenza di ottima qualità artistica, giustificando ampiamente il termine nazionale che titolava il concorso di Civitella. Al fine di evitare una ripetitività troppo ravvicinata, si pensò di intervallare annualmente il premio di pittura con (S)Oggettivamente “scultura moderna per un paese antico”. Celebriamo quest’anno la XXII edizione della mostra di scultura che nelle passate collettive è riuscita ad esporre opere di artisti di grande calibro come Jorio Vivarelli, Salvatore Cipolla, Bino Bini, Marcello Guasti, Giancarlo Marini, Enzo Scatragli”.
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