Monte San Savino, al Cassero nasce CAM: nuova veste, nuovi spazi e un viaggio rinnovato nella storia e nell’arte savinese

Monte San Savino (AR) – Il Museo Il Cassero si rinnova e cambia nome: nasce CAM – Cassero Museo, uno spazio completamente ripensato nello stile e negli allestimenti, con l’obiettivo di valorizzare ancora di più la straordinaria collezione già presente, arricchita da nuove opere che raccontano la storia, l’identità e le tradizioni di Monte San Savino.
Il nuovo CAM non è solo un museo, ma un luogo dove passato e presente si intrecciano grazie a un allestimento moderno, coinvolgente e didattico.
Il Sindaco di Monte San Savino, Gianni Bennati:
“Un momento importante, finalmente riapriamo il Cassero in una nuova veste, ristrutturato e ampliato con nuovi locali. Un lavoro collettivo, che ha coinvolto tante professionalità. Qui c’è la storia dei savinesi, una storia di cui andiamo fieri“.
A fianco delle storiche raccolte, il percorso espositivo si amplia con un focus speciale su una delle eccellenze artigianali del territorio: la ceramica savinese, che da secoli caratterizza la vita economica e culturale del borgo.
Grazie alla collaborazione con alcune delle più importanti realtà locali come Giotto Ceramiche, il CAM espone nuove opere che raccontano l’evoluzione di quest’arte, dalle antiche botteghe fino alle produzioni contemporanee. Un angolo del museo è stato trasformato in una fedele ricostruzione di un autentico laboratorio di ceramica, permettendo ai visitatori di immergersi nei gesti, negli strumenti e nei materiali della tradizione.
Nuova evidenza alla preziosa quadreria proveniente dalla Confraternita di Misericordia di Monte San Savino, arricchita da nuovi pezzi che ne aumentano il valore artistico e storico, oltre all’imminente allestimento della “Sala del Tesoretto di Sant’Agostino”, uno spazio suggestivo che ospiterà alcuni arredi sacri.
Il progetto di rilancio del CAM punta ora a un obiettivo ambizioso: il riconoscimento come Museo di interesse regionale, un traguardo che consentirebbe di attrarre ancora più visitatori e mettere Monte San Savino al centro dei circuiti turistici e culturali della Toscana.
La riapertura del CAM segna così l’inizio di una nuova fase, in cui il museo diventa non solo custode del passato, ma anche motore di valorizzazione culturale, educativa ed economica per tutto il territorio.