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lunedì | 01-09-2025

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Arte

Cortonantiquaria nel vivo con un’ultima settimana ricca di eventi

La 63ª edizione di Cortonantiquaria, la più antica mostra mercato nazionale d’antiquariato d’Italia, ospitata come da tradizione negli spazi dell’ex convento di Sant’Agostino, entra nel vivo con un’ultima settimana ricca di eventi. Una rassegna che dal 1963 rappresenta un punto di riferimento per collezionisti, appassionati e semplici curiosi, e che anche quest’anno si distingue per il prestigio delle opere esposte, la qualità degli espositori e il coinvolgimento dell’intero borgo toscano.

Promossa dal Comune di Cortona e da Cortona Sviluppo, con la direzione artistica di Furio Velona e il sostegno di Camera di Commercio Arezzo-Siena, Banca Popolare di Cortona, BF | Best Fields Best Food, Trenitalia e Studio Legale Iureconsulti, la manifestazione si intreccia in questa edizione con la mostra “Cantare il Medioevo. La lauda a Cortona tra devozione e identità civica”, allestita al MAEC e diffusa in città fino al 5 ottobre.

Un evento eccezionale ha già segnato questa edizione: il ritorno a Cortona, dopo oltre 150 anni, della predella dell’Annunciazione di Francesco Signorelli (1527), proveniente da collezione privata. Un’opera che per la prima volta dalla dispersione ottocentesca è tornata a dialogare con la pala conservata nella chiesa di Santa Maria delle Grazie al Calcinaio. Tra i dipinti anche opere di Guercino,  Liberi, Brusaferro, Della Vecchia, Sangallo. Innumerevoli le rarità e opere d’arte di assoluto pregio: dal Cristo in visceribus, all’automa in osso di età napoleonica; dal manichino devozionale di area toscana a grandezza naturale e con arti mobili, a un magnifico grande Cristo Crocifisso in avorio del XIII secolo, già in collezione Grimaldi- Barbanti.

Tra i dipinti di notevole rilievo per esempio il Nettuno che inforca il mostro marinoattribuito a GUERCINO e BARTOLOMEO GENNARI (prima metà del XVII secolo), un bel Paesaggio con bestiame della seconda metà del XVI secolo di area centro italiana, una singolare Natura morta realizzata ad Anversa nella prima metà del Seicento attribuita a CARSTIAN LUYCKX e alla BOTTEGA DI JACOB JORDAENS, ma anche opere di artisti veneti di particolare interesse tutte pubblicate e con ampie schede critiche – Rebecca ed Eleazaro al pozzo di GEROLAMO BRUSAFERRO, Artemisia di PIETRO DELLA VECCHIA, l’Allegoria della Temperanza di MARCO LIBERI, diversi interessanti tavole come il Matrimonio mistico di Santa Caterinaopera della metà del Cinquecento di area lombardo veneta, una tempera su tavola, un paletta d’altare portatile, della Grecia settentrionale databile alla fine  del XVI inizi del XVII secolo e una Sacra famiglia con San Giovannino di BASTIANO DA SANGALLO detto ARISTOTILE il famoso architetto, scenografo e pittore fiorentino allievo di Perugino e poi di Michelangelo il cui contributo al teatro rinascimentale fu fondamentale.

Tra le sculture, per citarne alcune, raffinatissima una Madonna con il bambino in pietra arenaria policroma dell’Alsazia-Lorena del XVI secolo o la scultura in pietra del XV secolo, sempre di area francese, raffigurante un Alto prelato; mentre – a richiamare il contesto medievale – un’opera eccezionale: un Cristo Crocifisso in avorio di notevole dimensione (61 x 51 cm) della metà del XIII secolo, ex collezione Grimaldi-Barbanti, con ampia bibliografia.

E poi rari tappeti antichi, maioliche importanti – tra cui, per esempio, un piatto ingobbiato e graffito di area fiorentina del XV secolo, un piatto napoletano del Quattrocento, grottesca con figura virile al centro, e un gruppo di Montelupo dei secoli XVI e XVII con una rara targa devozionale a edicola raffigurante una Madonna con il Bambino; quindi mobili di grande pregio, come una Cassapanca nuziale in massello di abete, opera fine ed elegante di “marangone e pictore ” di area lombardo veneta della fine del XV sec. con decorazione “a pastiglia” su imprimitura e doratura con oro zecchino e lacche policrome.

Davvero incredibili infine per rarità e singolarità alcuni pezzi che richiameranno sicuramente l’attenzione di collezionisti, esperti ed amatori.

Tra questi: un Cristo in visceribus, opera in cera legata a un un culto tipico dell’Italia meridionale tra Sei e Settecento, che mostra fino a che punto Gesù Cristo sia vero uomo grazie a uno sportellino sull’addome che permette di contemplarne le interiora. Cristo è al tempo stesso Dio e uomo fin dentro le sue membra.

Quindi, un automa in osso di età napoleonica da azionare manualmente tramite una manovella, realizzato dai prigionieri napoleonici con gli ossi scartati del poco cibo loro destinato. Denominato Spinning rappresenta un gruppo di figure femminili che, azionate, simulano la filatura. Ancora, alcuni bei manichini policromi devozionali settecenteschi, da vestire per le diverse processioni, tra cui un grande manufatto di area toscana delle prima metà del Settecento con arti mobili.Opere rare a trovarsi: il culto pagano e popolare, nato agli inizi del Cinquecento probabilmente a Cremona, si diffuse infatti con tale rapidità e seguito che la Chiesa sentì di doverne promuovere la distruzione di tali manufatti, quando il loro uso parve oscurare riti maggiromente ortodossi.

L’OSPITE D’ONORE

Un vero evento poi l’esposizione all’interno della rassegna – a latere della mostra mercato – di una tavola che torna eccezionalmente a Cortona per la prima volta dalla sua dispersione ottocentesca: la predella della pala con l’Annunciazione eseguita nel 1527 da Francesco Signorelli (Cortona, 1490 ca. – 1553), nipote del più celebre Luca, per una cappella della chiesa di Santa Maria delle Grazie al Calcinaio di Cortona, dove ancor oggi si trova sul primo altare a destra. 

L’Annunciazione fu creduta opera di Papacello, come le altre tre pale presenti nella Chiesa, fino a quando Kanter non ha fatto chiarezza, riconoscendo l’autografia di Signorelli per tre dei quattro grandi dipinti commissionati dalle famiglie cortonesi per l’edificio sacro. La predella con le Storie della Vergine, insieme e quella relativa all’Adorazione dei Magi, fu probabilmente acquistata dall’antiquario fiorentino Stefano Bardini nell’Ottocento, direttamente dalla chiesa del Calcinaio: si trovano infatti nel catalogo della collezione dell’antiquario fiorentino Bardini relativo ad un’asta del 1902 tenutasi a Londra presso Christie, Manson & Wood. Tornata sul mercato nuovamente nel 2024 la tempera su tavola è oggi in collezione privata e finalmente potrà essere ammirata per la volta dopo 150 anni circa, in occasione e nell’ambito di CortonAntiquaria.

Gli appuntamenti di settembre

Dal 23 al 31 agosto si sono già succeduti diversi appuntamenti di rilievo, tra cui la cerimonia inaugurale, le prime conferenze e incontri con storici dell’arte, oltre all’atteso intervento di Tom Henry, dedicato alla bottega e ai familiari di Luca Signorelli.

Con l’inizio di settembre Cortonantiquaria entra nel vivo di un calendario ricco di eventi collaterali che arricchiscono la mostra mercato.

Mercoledì 3 settembre doppio appuntamento:

alle ore 17.00 conferenza con Francesco Zimei (Università di Trento) e Giulia Spina (Opificio delle Pietre Dure), seguita da una visita guidata alla mostra “Cantare il Medioevo”;
alle 21.30 in Piazza Signorelli concerto jazz Mediterrando di Mauro Grossi, un viaggio musicale attraverso le tradizioni del Mediterraneo (ingresso libero).
Giovedì 4 settembre alle ore 21.30 in Piazza Signorelli, cerimonia di consegna dei Premi CortonAntiquaria e CortonAntiquaria Arte 2025: riconoscimenti a Giovanni Melillo, Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, e all’artista cortonese Giulia Cenci. La serata sarà impreziosita dal concerto della Fanfara dei Carabinieri di Roma, per la prima volta a Cortona.
Venerdì 5 settembre, sempre alle 21.30 in Piazza Signorelli, spazio alla danza con lo spettacolo Diamanti – Gran Galà della Danza, con celebri interpreti internazionali. Evento a pagamento.
Sabato 6 settembre protagonista la musica d’autore italiana: Fiorella Mannoia porterà in Piazza Signorelli (ore 21.30) il concerto Fiorella Sinfonica / Live con orchestra, accompagnata dall’Orchestra Sinfonica Saverio Mercadante di Altamura. Evento a pagamento.
Domenica 7 settembre gran finale in Piazza della Repubblica con l’opera lirica L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti, diretta da Álvaro Lozano con la regia di Beatrice Robuffo. In scena CorOrchestra e Compagnia d’Opera Italiana di Firenze. Ingresso libero su prenotazione.

Un’edizione da ricordare
Con i suoi 22 espositori selezionati, opere d’arte di grande pregio e un programma collaterale che unisce arte, musica, danza e spettacolo, l’edizione 2025 di Cortonantiquaria si conferma una delle più ricche di sempre.
Il cuore medievale e rinascimentale di Cortona continuerà a essere, fino al 7 settembre, palcoscenico privilegiato per un viaggio unico nella bellezza, nella storia e nella cultura.

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