Ambiente
Via Tiziano, il quartiere insorge: la variante urbanistica cancella l’area verde e apre la strada alle torri da 9 piani
La Giunta Comunale di Arezzo ha promosso una variante urbanistica che rende edificabili oltre 6.300 mq di area verde in via Tiziano, spazio che da cinquant’anni rappresenta il polmone del quartiere Giotto. Il progetto prevede la costruzione di due torri da 9 piani e un parcheggio, in una zona già satura di traffico e servizi. Nonostante le oltre 3.000 firme raccolte dal Comitato Residenti contro l’intervento, il Comune ha deciso di procedere e porterà la variante in Consiglio il 18 dicembre. Il progetto riduce drasticamente il verde, aumenta il carico urbanistico e offre benefici quasi esclusivamente ai privati. Per i residenti, questa non è riqualificazione: è la perdita di un patrimonio ambientale insostituibile e un peggioramento della qualità della vita del quartiere.
La nota del Comitato dei residenti in zona Giotto:
“Nel corso del 2025 la Giunta Comunale di Arezzo ha promosso una Variante Urbanistica che punta a trasformare oltre 6.300 mq di area verde, parte pubblica e parte privata , attualmente non edificabile, in edificabile. Questo spazio è stato il polmone verdi del quartiere, un’area che per più di cinquant’anni ha svolto un ruolo fondamentale nel mantenere qualità dell’aria, equilibrio ambientale e vivibilità della zona . La variante prevede la costruzione di due “ Torri” di 9 piani,(2.150 mq , 6.450 mc ) all’interno di un quartiere già ampiamente urbanizzato e con criticità di traffico, parcheggi e servizi.
Le firme dei cittadini ignorate
Dal maggio 2025 il Comitato Residenti Zona Giotto ha raccolto oltre 3.000 firme contro questo progetto .Le firme sono state consegnate all’Amministrazione Comunale che ,dopo un primo incontro, aveva assicurato di voler ascoltare ancora i cittadini. Al posto del confronto, è arrivata una lettera di appena 10 righe, con cui l’Amministrazione ha comunicato la volontà di procedere comunque ed è di due giorni fa la convocazione del Consiglio Comunale per il 18 Dicembre, con all’ordine del giorno la variante urbanistica .
Un’area verde dimenticata e poi cancellata
Per decenni il terreno privato è stato lasciato in abbandono senza che l’Amministrazione imponesse un obbligo di manutenzione agli stessi proprietari. Nel 2023 sono stati abbattuti 27 aceri campestri, presenti dagli anni ’60 perché il proprietario intendeva realizzare “ orti urbani”. Questo intervento avrebbe dovuto preludere a un progetto di riqualificazione del verde che non è mai avvenuto perché l’anno successivo al suo posto è stato progettato di costruire due palazzi di 9 piani ed un parcheggio , riducendo così lo spazio verde ad fazzoletto di terra.
Il progetto delle torri
Il progetto presentato dai privati e fortemente sostenuto da questa Amministrazione Comunale, prevede due edifici residenziali di 9 piani, per un totale di 32 appartamenti “signorili”( non 16 come si cerca di far credere ) L’intervento viene definito come un “progetto privato di interesse pubblico”, ma gli unici benefici certi sono quelli dei privati. L’area verrebbe completamente stravolta: da spazio aperto e verde a un maxi complesso verticale che aumenterebbe l’oscurità sui palazzi circostanti di via Cimabue, traffico, rumore e pressione sui servizi della zona.
Il grande inganno dei parcheggi
Il progetto dichiara la creazione di 100 posti auto “pubblici”. Ma analizzando attentamente i numeri, si scopre che 32 famiglie residenti nelle Torri avranno almeno 64 auto, 12 parcheggi sostituiscono quelli già esistenti in via Tiziano, dei 100 dichiarati, soltanto 94 sono reali, sottratti i 64 dei residenti, ne rimangono 30. Un numero irrisorio, insufficiente perfino a compensare l’aumento di traffico e auto previsto con l’arrivo dei nuovi residenti .
Un quartiere già saturo
La zona Giotto è ormai caratterizzata da un elevato grado di urbanizzazione. Ogni nuovo edificio incrementa traffico, inquinamento atmosferico, rumore, rifiuti , consumo di suolo e calore. L’aggiunta di due Torri da 9 piani in tale contesto comporterà inevitabili peggioramenti della qualità della vita quotidiana. Non si tratta di progresso, ma di un aggravio che ricadrà interamente sui residenti e sull’intera città .
Questa non è riqualificazione
La Costituzione Italiana tutela l’ambiente, il paesaggio e la salute: valori che vengono violati ogni volta che un’area verde viene cancellata senza tenere presente il benessere diffuso e collettivo. Non possiamo permettere che il quartiere Giotto di Arezzo perda un altro spazio naturale a favore di un invasivo intervento edilizio non condiviso dai cittadini”.
Il Comitato Residenti “Zona Giotto”



