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martedì | 28-10-2025

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Ambiente

Si apre un meraviglioso bosco didattico alla scuola elementare Leonardo Bruni

Lunedì 27 ottobre 2025 alla presenza di Lucia Tanti, vicesindaco del Comune di Arezzo e dell’assessore ai lavori pubblici Alessandro Casi, in via P.L. da Palestrina all’interno del giardino della scuola primaria Leonardo Bruni a due passi dal centro della città, le alunne e gli alunni di questa meravigliosa scuola circondata dalle colline aretine, hanno vissuto un’esperienza unica.

Nel grande giardino è stata effettuata la piantumazione di un vero e proprio “bosco didattico”.

Sono stati infatti piantati alberi e arbusti caratteristici delle nostre zone.

Ombreggiatori nelle città, rifugio per gli animali e polmoni verdi del nostro pianeta: gli alberi producono ossigeno e purificano l’aria dagli agenti inquinanti.

Sono un habitat importante e un fornitore di cibo per molti esseri viventi e proteggono il suolo dall’essiccamento.

Gli alunni della scuola elementare L. Bruni insieme ai bambini della scuola materna Bastione appartenenti al plesso dell’I.C. Cesalpino, hanno potuto conoscere, toccare con mano e veder nascere elementi della natura che fanno parte di un ecosistema.

“Debbo innanzitutto ringraziare Unicoop Firenze che ha donato questo fantastico bosco – ha esordito la Dirigente Scolastica Sandra Guidelli – un grazie poi al comune di Arezzo che ha provveduto all’allacciamento dell’acqua per l’irrigazione di questo spettacolo della natura”.

“Per combattere il cambiamento climatico sarebbe stato possibile piantare qualsiasi albero, poiché ogni albero produce ossigeno e filtra l’anidride carbonica dall’aria – ha aggiunto Sandra Guidelli – per la piantumazione alla scuola Leonardo Bruni sono stati scelti invece alberi autoctoni che si sentiranno subito a casa”.

“I nostri alunni dovranno imparare a prendersi cura delle 30 piante, da quelle ad alto fusto ai corbezzoli, messe a dimora nel giardino della scuola – ha raccontato entusiasta la Maestra Rossana Boncompagni – per trasformare l’area verde del giardino in un laboratorio di biodiversità. I bambini cureranno il loro bosco con l’obiettivo di maturare una sensibilità sul tema ambientale: bosco che resterà come patrimonio comune della scuola, per chi la sta frequentando e per chi la frequenterà”.

“Il bosco didattico – ha ribadito il Maestro Vincenzo Riccio – rappresenta un progetto che unisce in modo concreto educazione, cultura e sostenibilità. È un’iniziativa che parla agli alunni della nostra scuola elementare ma che coinvolge tutta la comunità, perché educare al rispetto dell’ambiente significa costruire il futuro di tutti”.

“Credo profondamente nel valore formativo di esperienze come questa, che mettono al centro la relazione tra natura, scuola e territorio – ha concluso Sandra Guidelli – un ringraziamento particolare va all’Assessore Alessandro Casi che ha seguito il progetto con grande dedizione e sensibilità, contribuendo a renderlo una realtà concreta e condivisa per la nostra comunità e al vicesindaco Lucia Tanti per il prezioso supporto per far sì  che possano nascere riserve di biodiversità come quelle della scuola Leonardo Bruni che arricchiscono la singola scuola e tutta la comunità”.

In un bosco didattico mettono radici una nuova comunità di alberi e, intorno a questi, una nuova comunità di persone.

Partecipare a questo percorso significa mettere i semi di nuove relazioni, fra le piante, fra le persone e fra gli alunni e la natura, con l’auspicio che questo possa lasciare un segno nella loro vita da adulti.

Il 21 novembre si celebrerà la Giornata Mondiale degli Alberi.

Alla scuola Leonardo Bruni, con qualche giorno di anticipo, si è festeggiata la piantumazione di nuovi alberi che faranno di tutto per non dominare ciò che li circonda.

Perché gli alberi lasciano che gli eventi accadano: il cielo azzurro, le tempeste, il vento, la pioggia.
Accettano ogni cosa senza l’ossessione di capire o di controllare.

Le dichiarazioni
Lucia Tanti, vicesindaco di Arezzo e Alessandro Casi, assessore manutenzione e decoro urbano
«Il bosco didattico realizzato alla scuola primaria L. Bruni è un esempio concreto di come scuola, istituzioni e realtà del territorio possano collaborare per offrire ai più piccoli occasioni educative legate alla natura, alla sostenibilità e alla cura degli spazi comuni. Un progetto che arricchisce l’ambiente scolastico e che contribuisce a formare una maggiore consapevolezza ambientale nei cittadini di domani. Come Amministrazione, siamo convinti del valore di iniziative come questa, capaci di unire educazione e attenzione al verde urbano».
 
Sandra Guidelli, dirigente scolatisca Istituto Comprensivo Cesalpino di Arezzo
«Il Bosco Didattico è uno spazio educativo vivo, dinamico, in continuo mutamento, dove la natura diventa aula e il tempo si misura con il ritmo delle stagioni. Qui gli alunni potranno osservare da vicino i cambiamenti della natura, sperimentare, esplorare, ma soprattutto imparare i valori essenziali dell’attesa, del prendersi cura e del rispetto – valori sempre più rari in una società che corre, ma che proprio per questo ha bisogno di fermarsi, ascoltare e respirare. Il bosco non è solo un luogo fisico, ma un’esperienza formativa. È un modo per insegnare ai bambini che la crescita richiede tempo, che la bellezza nasce dalla cura e che il rispetto per l’ambiente è rispetto per la vita stessa.  Con il Bosco Didattico, la comunità scolastica, grazie all’intervento della Coop e del Comune di Arezzo, sceglie di investire in un’educazione che unisce scienza, emozione e responsabilità, diventando una palestra di cittadinanza ecologica».
 
Tommaso Perrulli, responsabile proposte educative Unicoop Firenze
«Per il quinto anno diamo il via al progetto dei boschi didattici che, in questo anno scolastico, vedrà sorgere in dieci scuole toscane nuove aree verdi, preziose riserve di biodiversità che arricchiscono la singola scuola e tutta la comunità. Grazie un modello molto efficace di co-progettazione con le scuole, le pubbliche amministrazioni e le nostre sezioni soci, al quinto anno di progetto contiamo un totale di 68 boschi didattici che hanno valorizzato gli spazi scolastici all’aperto e coinvolto alunne e alunni in attività sensoriali, di ricerca, e riflessione sul tema ambientale. In ogni bosco didattico mette radici una nuova comunità di alberi e, intorno a questi, una nuova comunità di persone: partecipare a questo percorso significa mettere i semi di nuove relazioni, fra le piante, fra le persone e fra i più giovani e la natura, con l’auspicio che questa esperienza lasci un segno nella loro vita da adulti».
 
Daniela Ceccarelli, presidente della sezione soci Coop di Arezzo
«Siamo molto felici di veder sorgere un nuovo bosco didattico nella scuola primaria Bruni: insieme agli alunni e agli insegnanti abbiamo inaugurato questa nuova zona verde che, giorno dopo giorno, crescerà con i ragazzi, accompagnandoli nel loro percorso scolastico. Durante la mattinata abbiamo visto l’entusiasmo e la curiosità degli alunni, pronti a prendersi cura di questo nuovo “compagno di giochi”. Come sezione soci siamo pronti ad accompagnare questo percorso grazie al quale i più piccoli potranno toccare con mano il tema ambientale, in un momento in cui la crisi climatica è la vera emergenza. Ringraziamo l’Istituto Comprensivo e il Comune con cui collaboriamo per portare sul territorio i temi dell’educazione ambientale».
I numeri del Bosco didattico
·        Nel quadriennio 2021 – 2025, 68 boschi didattici realizzati e in fase di realizzazione (10 nel 2025, 10 nel 2024, 16 nel 2023, 16 nel 2022, 16 nel 2021) in 31 Comuni coinvolti
·        1.500 piante forestali piantate
·        circa 1.700 mq di bosco piantato
·        oltre 340 classi delle scuole primarie coinvolte per un totale di circa 8.500 bambine e bambini attivi nel progetto
·        dieci ore di proposta educativa/laboratorio che gli alunni di ogni classe hanno passato nella progettazione, piantumazione e cura del bosco didattico,
·        per un totale di 500 ore di progetto nel 2024 e di 3500 ore a livello complessivo, nei cinque anni di progetto
·        coinvolte le sette province toscane dove opera Unicoop Firenze
Descrizione del progetto “Il bosco didattico”
Scoprire il mondo della natura creando un boschetto nel giardino della scuola: un’esperienza di educazione all’aperto dove bambini e bambine possano sperimentare ritmi, tempi e segreti della natura, crescendo insieme e prendendosi cura l’uno dell’altro. Durante questo percorso ci sarà un coinvolgimento diretto in attività sensoriali, di ricerca, condivisione, scoperta e riflessione in piccolo gruppo. Questa esperienza è pensata per sviluppare affetto, cura e rispetto per la natura e per la comunità. Il progetto permetterà di far acquisire consapevolezza delle trasformazioni stagionali e del concetto di tempo in natura e di allenarsi alla cura delle nuove piante anche attraverso un’esperienza di cooperazione tra pari.
Scheda: come si compone il bosco didattico
Chiamato anche foresta giardino, il Bosco didattico è una coltivazione multifunzione di 25 mq in cui trovano collocazione alberi di prima grandezza, piante da frutto, erbe medicinali, ortaggi e tanto altro, in sinergia con le piante spontanee e gli animali. Gli alberi da frutto sono al piano superiore, mentre al di sotto ci sono arbusti di bacche commestibili, piante perenni e annuali.
Fra le specie individuate per la piantagione del bosco, il tiglio, che, in autunno – inverno, garantisce una pacciamatura naturale in quanto le sue foglie, degradandosi, apportano azoto al terreno. I diversi arbusti da bacca senza spine negli anni permetteranno la creazione di passaggi, cunicoli, percorsi in cui i bambini si immergeranno nel verde, oltre ad altre piante come melograno, corbezzolo, nocciolo, sambuco, ma anche mirto, rosa canina, alloro, timo serpillo, santoreggia e ginepro.

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