Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

mercoledì | 16-07-2025

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

Sansepolcro, abitato in sicurezza con la briglia ricostruita

Il muro d’ala della briglia, dopo il crollo, si era trasformato in un cumulo di materiale informe, insidioso e capace di ostacolare il regolare scorrimento dell’acqua all’interno del fosso dell’Infernaccio.

Ad aggravare la situazione, il punto in cui si presentava il franamento: a monte del lungo intubamento che attraversa l’abitato di Sansepolcro, tratto delicato e sempre attenzionato dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno che, dopo un sopralluogo, si è attivato per affrontare e risolvere il problema.

L’opera – spiega l’ingegner Chiara Nanni, referente di area del settore difesa idrogeologica dell’ente, che, con l’ingegner Enrico Righeschi ha seguito i lavori – è stata interamente ricostruita senza alcuna variazione delle caratteristiche originarie, utilizzando le stesse tecniche impiegate per la realizzazione e i materiali recuperati”.

Il Consorzio ha ripristinato l’integrità dell’opera in un punto del territorio molto delicato. I tratti che precedono i tombamenti, soprattutto quando questi attraversano zone popolate o attraversate da importanti infrastrutture, sono sempre monitorati con attenzione dai nostri tecnici, impegnati nelle manutenzioni ordinarie e nella costante attività di vigilanza” – spiega Serena Stefani, Presidente del Consorzio di Bonifica -. L’obiettivo è riuscire a rimuovere tempestivamente ostruzioni e criticità che, limitando il regolare deflusso dell’acqua, possono contribuire a generare allagamenti e alluvioni, nelle aree più popolate e dove insistono i maggiori insediamenti abitativi, commerciali e produttivi. La manutenzione della vegetazione sul fosso dell’Infernaccio (come sugli altri corsi d’acqua del reticolo di gestione), invece, sarà avviata a partire dal mese di luglio, nel rispetto delle normative vigenti e per la massima tutela della tutela della biodiversità, secondo il programma delle attività definito dall’ente di Bonifica, in collaborazione con i comuni e approvato dalla Regione Toscana a inizio 2021”.