Pista da motocross a Ponte alla Chiassa? I cittadini dicono no e propongono alternative

La contrarietà dei residenti di Ponte alla Chiassa e delle frazioni vicine alla realizzazione di una pista da motocross nell’area lungo il fiume Chiassa si fa sempre più concreta. Dopo la raccolta firme promossa nelle scorse settimane, il gruppo di cittadini promotori – in attesa di un riscontro positivo da parte dell’amministrazione comunale – sta lavorando a proposte operative alternative che mettano al centro la tutela e la valorizzazione del territorio.
Per i residenti, l’area lungo il torrente Chiassa rappresenta un ecosistema unico e integro, da difendere e rilanciare come spazio verde pubblico. Il percorso che da Ponte alla Chiassa arriva fino alla Chiassa Superiore, attraverso una strada bianca immersa nella natura, è già da anni luogo di iniziative ambientali e didattiche, coinvolgendo bambini, famiglie e associazioni nella riscoperta della flora e della fauna locali.
Un esempio significativo è il Museo delle Arti Umide, realizzato in collaborazione con il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, che ha trasformato il torrente Chiassa in un luogo di creatività, memoria del lavoro contadino e partecipazione civica.
È proprio da questo spirito di comunità che è nata la riunione del 28 maggio, tenutasi presso il Centro di Aggregazione Sociale di Giovi, alla quale hanno partecipato numerose realtà associative del territorio. Obiettivo condiviso: salvaguardare e valorizzare l’area fluviale, promuovendone un uso realmente pubblico e accessibile.
Le associazioni chiedono che l’area sia destinata ad attività sportive leggere, percorsi naturalistici e spazi ricreativi a disposizione di tutta la cittadinanza, migliorando la fruibilità dei sentieri esistenti e contribuendo a rafforzare la qualità della vita dei residenti. L’intento è quello di elaborare un progetto integrato che unisca le diverse frazioni che si affacciano sul fiume e che ne rispetti l’identità, la storia e il paesaggio.
Le idee non mancano – assicurano i promotori – e verranno presto condivise con l’amministrazione, nella speranza che si scelga una direzione di sviluppo più sostenibile, partecipata e rispettosa dell’ambiente.