Arno, maxi intervento per la sicurezza idraulica: in salvo anche la ciclopista

Nel suo impetuoso percorso verso valle, l’Arno mostra tutta la sua forza e il carattere torrentizio che lo contraddistingue: un’energia capace di erodere in profondità le sponde, mettendo a rischio opere, infrastrutture e la stessa sicurezza idrogeologica del territorio. E’ per contrastare le conseguenze di questo fenomeno che il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno è al lavoro dalla fine di giugno.
L’intervento ha preso avvio da Castel San Niccolò, all’ombra dell’antico castello, dove le piene autunnali e invernali hanno spazzato via metri cubi di sedimenti, provocando gravi incisioni fluviali. Un fenomeno che ha destato forte preoccupazione per le criticità generate lungo il corso del fiume.
«I recenti eventi meteorologici hanno causato significative erosioni, su cui il Consorzio è pronto ad intervenire con attività di manutenzione ordinaria – spiega Serena Stefani, Presidente del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno –. I lavori hanno ripristinato le sponde e riportato il fiume nel suo alveo originario. Un’operazione fondamentale per rafforzare la sicurezza idraulica dell’area, con un importante beneficio aggiuntivo: la tutela delle infrastrutture che attraversano il territorio, a cominciare dalla Ciclopista dell’Arno, già interessata da dissesti e cedimenti».
All’apertura del cantiere, che ha interessato altri tratti casentinesi del fiume, era presente anche Federico Lorenzoni, sindaco di Poppi e Presidente dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino, che ha sottolineato l’importanza dell’intervento:
«Desidero ringraziare il Consorzio di Bonifica e la Presidente Stefani per la costante disponibilità e l’approccio sinergico e tempestivo. L’Unione gestisce il tratto Arezzo-Casentino della Ciclopista dell’Arno, occupandosi della sua manutenzione ordinaria e straordinaria. Un compito complesso, reso ancor più difficile dalle recenti piene. I lavori realizzati a San Paolo e in località Orgi contribuiranno indirettamente ma in modo determinante al ripristino e alla messa in sicurezza di due tratti strategici della ciclabile».
L’intervento, come spiega l’ingegner Enrico Righeschi del settore Difesa Idrogeologica del Consorzio e referente dell’Unità Idrografica Omogenea Casentino, non si limiterà al territorio di Castel San Niccolò.
«Il pacchetto di interventi di risagomatura e movimentazione viene eseguito con un investimento complessivo di oltre 50 mila euro, finanziato tramite il ruolo di contribuenza. Dopo San Paolo, il cantiere si è spostato nei pressi del Lago di Orgi, dove i lavori sono ultimati. A completare il puzzle manca solo il tratto di Ponte a Poppi, a valle del centro abitato, e infine a Bibbiena, a valle e a monte del ponte di Terrossola, dove il Consorzio si metterà all’opera tra qualche giorno».
“Si tratta di un cantiere importante, che rappresenta un tassello fondamentale per la prevenzione del rischio idraulico, la tutela del territorio e, di riflesso, il rilancio della mobilità dolce in Casentino”, conclude la Presidente Stefani.