Ordigno al Prato e una "bomba" da San Francesco: le Stanze cambia nome in "Caffè dei contanti"

. Inserito in Notiziario Aretino della settimana

La settimana è iniziata con l'incredibile e accidentale ritrovamento, al parco del Prato di un ordigno della seconda guerra mondiale. A fare la scoperta è stato un bambino mentre con un metal detector giocattolo si divertiva a cercare oggetti in metallo. La madre ha poi avvisato la polizia che ha fatto arrivare gli artificieri per rimuovere l'ordigno.
Tutto è finito per fortuna bene e il bambino ha solo ricevuto fama e complimenti da novello sminatore. Essendo lì sul posto il presidente della Regione Giani per salutare al Duomo i gruppi partecipanti al Capodanno dell'Annunciazione, gli è stato chiesto un consulto, dato che di bombe se ne intende, visto che sono anni che le bombe le dice, promettendo per Arezzo di aumentare infermieri e medici all'ospedale e treni alla Stazione. Insieme a lui è arrivata la Vice Sindaco Tanti, che lì per lì non c'è rimasta bene, dicendo: "Oh vai un'altra buca, ora me dan la colpa anche de questa! ". La Tanti sostituiva(nova...) l'assente Ghinelli (rientrato in città in settimana), e lo faceva in un ruolo, quello del Vice Sindaco, che può sembrare da tappabuchi, ma che in effetti ad Arezzo non lo è. Anzi, con tutte le buche che c'è al giro... il tappabuchi è proprio quello che ce vuole! Saputo del ritrovamento al Prato e sperando di trovarci qualcosa da mangiare, anche un gruppo di cinghiali è arrivato a fare le buche allo storico parco cittadino, ed è stato pure filmato. Più che resti di bombe, loro cercavano magari resti di bomboloni e la ricerca di cibo deve essere andata a buon fine, dato che poi gli ungulati hanno lasciato escrementi accanto al monumento al Petrarca, forse perché (non ce ne voglia il grande Francesco) quel monumento ridotto così... un pò cacare fa. Fatto sta che al Prato, dopo che per anni ci si è mandato la gente a fare le prove, ci si faceva chiodo a scuola, ci si è stesi sull'erba a vedere i fuochi e soprattutto ci si andava a pomiciare, per fortuna in quel parco scoppiavano amori 3 metri sopra il cielo e non granate 30 cm. sotto terra!
È stato motivo di dibattito politico locale, anche in questa settimana, il problema tecnico che ha messo fuori uso alcune delle nuove telecamere di sicurezza sparse in città. La Giunta ha fatto sapere che presto saranno sistemate e adeguate a nuovi e più sofisticati sistemi di sicurezza. Queste telecamere, oltre a leggere perfettamente le targhe auto, sapranno riconoscere perfettamente individui e persone. Se un individuo cammina e perde alcune gocce, apparirà la scritta "O gli han fatto un gavettone, o gli cola il naso, o è cistite". Se un altro pedone corre, il sistema scriverà "O ha rubato qualcosa, o gli scappa e non trova dove farla, o corre dietro alla suocera". Per non parlare delle nuovissime telecamere su alcuni semafori, che oltre a farti arrivare multe se passi col rosso, se sei in sosta al semaforo e ti scaccoli, attraverso un cicalino e in dialetto ti dicono: "Almeno piglia la pezzola", mentre se sei col finestrino aperto e dai un colpo di tosse o una fiatata te dicono: "Nella panzanella mettici meno cipolla sennò avelli". Occhio anche a non moccolare se prendete una buca, perché leggendo il labiale il sistema potrebbe togliere punti dalla patente (in questo caso a Arezzo, date le buche e i moccoli, a molti tutti i punti che ha nella patente, durerebbero una settimana).
Ha destato curiosità e scalpore la notizia che la porno diva Malena La Pugliese, presenterà presto un suo libro ad Arezzo. Il libro è una sua autobiografia e si intitola "Pura", da non confondere con Purè, anche se anche quello ha a che fare con le patate. Malena ha anche detto di avere molti "fan" aretini e non vede l'ora di venire ad Arezzo, anche se molti dei fan, non vedono l'ora, ma dell'orologio, per essere venuti troppe volte... proprio per via di Malena. La porno diva ha anche detto di amare molto la nostra città, perché sia Piaggia di Murello che via Cesalpino e Via del Saracino se le fai in su, son sempre dure e ritte. Al termine della presentazione di "Pura", per chi vuole, Malena farà anche il firma copie... ma sul libro.
Questo notiziario lo aveva anticipato mesi fa, ora è ufficiale: Patrizio Bertelli si è aggiudicato l'asta per l'acquisto dei locali del Caffè dei Costanti. E così, dopo l'acquisto del ristorante la Buca di San Francesco, Bertelli ha fatto "coppiola" in quella Piazza, aggiudicandosi anche i Costanti. Alla concorrenza che ha partecipato all'asta, per arrivare all'offerta di Bertelli di 1,6 milioni, più che un'asta non sarebbe bastata neanche una pertica. Se l'area sarà confermata a Caffè o locale di ritrovo (come la città spera) e considerando che la proprietà sarà il gruppo Prada, a confronto le tanto rinomate e carissime pizze di Flavio Briatore saranno tramezzini. Bertelli quando ha però saputo la quota di apertura d'asta, con il suo aplombe e finezza da uomo d'affari internazionali e del jetset, pare abbia esclamato: "Iolupo o che c'era? El miele!". Sul nome del futuro locale, visto il prezzo di acquisto e chi lo ha comprato, si va da "Caffè dei Contanti", a "Briatore me fa una sega!" Ma forse si potrebbe andare su "Luna Rossa, a ricordare che più che una barca a vela, c'è voluto una barca de guadrini. Bertelli, dopo l'acquisto della Buca di San Francesco, pareva si fosse fermato, anche perché se dopo la Buca di San Francesco avesse comprato tutte le altre buche che ci sono a Arezzo... sarebbe andato in bancarotta anche lui e più che le borse di Prada decatti se avesse prodotto le buste della Santaprisca. Anche il Sindaco Ghinelli si è congratulato dicendo: "In bocca al lupo!" Magari ora Ghinelli potrebbe chiedere al gruppo Prada di cambiare il nome della Piazza da San Francesco a San Francisco... viste le sue frequentazioni californiane. Ma per ora sembra che proprio il gruppo Prada abbia chiesto a Ghinelli di farsi da una proda! In bocca al lupo quindi al nuovo Caffè dei Costanti, con la speranza che Caffè rimanga e non si trasformi in un centro commerciale per grandi marchi, che in quella Piazza ce direbbe come una zucca in un campo de cocomeri. E in quel caso al Sogno di Costantino del grande Piero che è lì di fronte, il sogno e il sonno si guasterebbe, come a tutti gli aretini.
Numerosi i pesci d'aprile in tinta aretina diffusi in queste ore. Si va dalla Fiera Antiquaria trasferita a Siena, da Guido Monaco con l'ombrello per parasse dalle cacate dei piccioni; alle piante del parcheggio dell'Ipercoop che hanno cominciato a fare ombra, o al Lucertola nei boyscouts. Ovviamente se vi dicessero una di queste non ci credete che sono pesci. Ma se vi dicessero che per la Settimana Santa la squadra dell'Arezzo nel giorno del Giovedì Santo avrà la partita con l'Ostia... credeteci ..è tutto vero!
E per finire l'oroscopo: approfittate della Settimana Santa per cercare di essere più buoni e vivetela bene in ogni suo momento, anche se gli astri ricordano che i piedi è bene lavarseli tutti i giorni e di non aspettare la lavanda del Giovedì Santo.

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Franco Gori

Franco Gori

Ho 52 anni, sono un operaio e vivo ad Arezzo. Mi è sempre piaciuto ascoltare e  leggere chi fa satira o ironia. Il notiziario è nato sul gruppo Facebook "Sei di Arezzo se" e finora non sono mancati gli spunti e la fantasia per pubblicarne uno ogni settimana. Con la speranza, nel gruppo e fuori, di non annoiare, offendere o provocare nessuno. Fa bene scherzare sui nostri difetti, secondo me ad Arezzo abbiamo sempre faticato a farlo. Ogni tanto meglio provarci, almeno!