Città del Natale, il giusto prezzo da pagare. Luci e colpi di fortuna con generosa mancia

. Inserito in Notiziario Aretino della settimana

Ancora bilanci entusiasmanti e fantastici per la Città del Natale anche in questa settimana. Nonostante il meteo poco favorevole, fiumi di turisti hanno invaso il nostro centro vestito a festa, creando quindi una cartolina nella cartolina. Ciò ha provocato anche disagi al traffico, ma per quattro o cinque fine settimana, è un prezzo che una città che si vuol mettere in mostra, può anche pagare, se la risposta è positiva sotto ogni aspetto.
Senza considerare che esistono anche servizi di navetta che portano in centro sia turisti che cittadini, oltre anche al servizio dei bus, che, nonostante i nuovi percorsi a lettere siano ancora poco chiari, possono comunque essere utili. Insomma, se è vero che a Arezzo ci piace bofonchiare su tutto, stavolta ci si darebbe un po' la zappa sui piedi. Per ripagare Arezzo di tanto successo e affetto, alcune aziende stanno pensando ad un omaggio per la nostra città. La Lego, ad esempio, sta pensando ad una serie di confezioni di mattoncini dedicati a genitori e bambini aretini. Per i bambini che non ne vogliono sapere di stare fermi e sono sempre difficili da gestire sono pronti i TE CE LEGO, che li dovrebbero tenere impegnati senza muoversi troppo per casa. Una confezione dei TE CE LEGO sarà regalata al Sindaco Ghinelli, dato che anche lui ogni tanto ambisce a sparire. Per i bambini che vogliono giocare sempre con cellulari o tablet, la Lego ha per loro pronti i nuovissimi TE LO LEGO, che li dovrebbe quindi obbligare a giocare con le costruzioni. Disponibile anche una confezione per adulti che aiuta a dimagrire, ovvero i LEGO IL FRIGORIFERO e una che fa ricordare chi ci ha fatto un dispetto, e cioè i ME LA LEGO AL DITO. Pronti anche gli omini minifix della Lego che tappano le buche (introvabili in città) e inoltre la Lego sarebbe disposta a costruire i bagni pubblici con i propri mattoncini, ma si augura che almeno la carta ce la metta il Comune. Disponibile risposta da palazzo Cavallo che dicono: "Sulla carta si potrebbe fare..."
Per il resto, nuove luminarie sono apparse ad abbellire la città, sia nelle rotonde, sia in altri punti strategici. Immancabile anche quest'anno l'albero luminoso in Piazza Guido Monaco, che nei suoi giochi di luce appare a forma simile ad una supposta... a ricordare forse che se è vero che a Natale siamo tutti più buoni,  a chi ci vuol male gli si va sempre in culo!
Ma a proposito di luci, è proseguita anche in questa settimana, la discussa fase di spegnimento anticipato e accensione posticipata dell'illuminazione pubblica in diversi punti della città, per il risparmio energetico, causando disagi e proteste. In una città dove a volte la sicurezza è messa alla prova, la mancanza di illuminazione allerta ancora di più molti cittadini, costretti a muoversi in zone in assenza di luci. La situazione ha creato anche curiosità anche al di fuori di Arezzo e pare che presto sull'argomento verrà organizzato in città un cineforum con proiezione di storici film inerenti al buio. Il forum pare si svolgerà all'Uci Cinema (rigorosamente con l'apostrofo sennò sarebbe una presa in giro) e tra i film proiettati ci saranno: TENEBRE, L'ORA PIÙ BUIA, LUCI DELLA RIBALTA, 30 GIORNI DI BUIO, AL CALARE DELLE TENEBRE, LA POLIZIA BRANCOLA NEL BUIO, L'OSCURO OGGETTO DEL DESIDERIO e altri. Sarà la prima mostra cinematografica a livello mondiale in cui lo spettatore, uscendo dalla sala al termine dei film, troverà più buio che nella sala stessa. Le maschere all'interno della sala, al termine del film, con le torce, accompagneranno gli spettatori fino alle auto nel parcheggio.
Al di là di tutto, date le tenebre e la pioggia di questi giorni, la frase più ricorrente della settimana ad Arezzo è stata sicuramente: "QUI SE FA IL BUIO E L'ACQUA". Viste le proteste e la situazione, poi il Comune ha rivisto le sue decisioni e ha annunciato la fine di questi spegnimenti (anche se ancora in molte zone cittadine non si sono visti... dipenderà dal buio). Dato il ripensamento, evidentemente che qualcuno si è accorto di avere aciaccato una merda... e con quel buio, dato che è difficile vederle, ci sta. Nel caso la situazione dovesse proseguire, anche al Luna Park si stanno organizzando su eventuali tagli e risparmi. Il calcinculo, gli autoscontri e il brucomela andranno a spinta. Il Tagadà verrà realizzato con un tratto di strada cittadina piena di buche. Il brivido di sobbalzare sul posto ci dovrebbe essere lo stesso. Anche per la Casa degli Spettri, si pensa di mandare la gente in una qualsiasi strada con illuminazione spenta... le sensazioni di terrore dovrebbero essere le medesime.
Prosegue la saga cittadina di "Animali Fantastici e dove trovarli" e stavolta il protagonista è stato un meraviglioso gatto che è riuscito ad aprire la porta al proprio padrone, rimasto chiuso fuori dall'appartamento. Il gatto, il cui nome è Bibi, aveva imparato dalla padroncina ad attaccarsi alla maniglia della porta e farla abbassare per aprire e così, sentendo il padrone fuori che aveva lasciato le chiavi all'interno della porta, il bravo Bibi si è attaccato alla maniglia riuscendo ad aprirla. E così ha anche confermato un vecchio detto aretino che dice che in fondo è meglio che un gatto si attacchi a una maniglia che ai coglioni...
Simpatico e bel gesto quello del fortunato vincitore di centomila euro al gioco del gratta e vinci "100x", che alle due bariste del Bar 40 mq, dove ha comprato il biglietto, ha fatto avere, ad ognuna di loro, un mazzo di fiori accompagnato da una collanina d'oro e un biglietto di ringraziamento col nome delle due bariste. Ovviamente invece senza nome il fortunato vincitore, che oltre alla botta di bon ton e ad una probabile botta di vita, può dire grazie ad una gran botta di culo che se non sarà di 40 mq (come il nome del bar) poco ci manca!
E per finire l'oroscopo: l'allerta arancione ha provocato una psicosi generale avverso quel colore, con rinunce a mangiare arance, mandarini, cachi maturi ecc. Cercate almeno di rispettare l'arancione dei semafori... una delle cose che ancora si accende nelle nostre strade. Occhio anche ai baturli, che a Arezzo han fatto fallire anche Banca Etruria. (O almeno, viste le tante assoluzioni ai processi, così sembra).

Tags: Arezzo città del Natale illuminazione

Franco Gori

Franco Gori

Ho 52 anni, sono un operaio e vivo ad Arezzo. Mi è sempre piaciuto ascoltare e  leggere chi fa satira o ironia. Il notiziario è nato sul gruppo Facebook "Sei di Arezzo se" e finora non sono mancati gli spunti e la fantasia per pubblicarne uno ogni settimana. Con la speranza, nel gruppo e fuori, di non annoiare, offendere o provocare nessuno. Fa bene scherzare sui nostri difetti, secondo me ad Arezzo abbiamo sempre faticato a farlo. Ogni tanto meglio provarci, almeno!