Pedoni, cinghiali alla Città del Natale, luci a San Zeno. Arezzo e la qualità della vita

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È stata presentata a inizio settimana una interessante e bella campagna sociale chiamata "Ruote ferme, pedoni salvi", in cui alcuni condannati con pene sospese, per reati legati ad alcoolismo e uso di sostanze stupefacenti, potranno svolgere un servizio sociale come "assistenti pedonali" nei luoghi di attraversamento pedonale nei pressi di strade altamente frequentate e scuole.
L'iniziativa ha il doppio, ottimo scopo, di garantire più sicurezza nelle strade aretine e di cercare di reinserire socialmente chi ha abusato di alcool o droghe. Presentando l'iniziativa, la Vice Sindaco Tanti ha detto che "uno degli obiettivi è quello di rimettere in pista chi ha commesso errori, dandogli questa possibilità", ma è evidente che è una gaffe, perché rimettere in pista un ex dipendente da cocaina, come si dice ad Arezzo, vorrebbe dire: "arfassi da capo" in tutti i sensi. Vari i nomi dati da molti a questa iniziativa, usando gli hastag:
#sicurezzaaltamanonalticcia, #posailfiasco, #iltrafficostoppolabottiglianonstappo, #chifumavalamariaoratifaatraversarlavia, #lestriscemeglioperterrachepernaso, ecc. Continuano i trionfali fine settimana della Città del Natale, con altri pienoni di gente nel nostro centro storico pieno di attrazioni e luci fiabesche. A dare una mano a questi incantati giochi di luci colorate e lampeggianti, hanno contribuito anche alcuni semafori cittadini che si sono messi tutto il giorno a lampeggiare di giallo perché fuori servizio. Chi ne ha subito il disagio, oltre a molti automobilisti, sono stati i cinghiali avvistati in Via Giotto, che non si sa ancora se anche loro andavano alla Città del Natale o avevano sbagliato ora e giorno del mercato. Fatto sta che, arrivati al semaforo spento con il mega incrocio tra Via Signorelli e via Crispi e non sapendo a chi dare la precedenza, i cinghiali sono tornati indietro. Chi invece in settimana, di luci ne ha viste meno, sono quelli di San Zeno (ci fa pure rima). Disagi infatti a San Zeno per il black out di molte ore nella frazione alla periferia di Arezzo, che per una volta, è stata più famosa per essere zona a luci spente che a luci rosse. Anche il popolare cantante Roberto Vecchioni, in solidarietà con chi ha avuto disagi, ha modificato la sua famosa canzone, da "Luci a San Siro" a "Luci a San Zeno". Forse grazie al suo appello, poi la luce è finalmente tornata! Disagi anche a Indicatore per l'ennesimo allagamento al sottopassaggio. Dove una volta passava un fiume di treni, il fiume è rimasto... ma d'acqua!
Dopo i il quotidiano "Italia oggi", anche "Il sole 24 Ore" ha stilato e pubblicato la classifica annuale sulla qualità della vita. La provincia di Arezzo ha perso qualche posizione, ma sui diversi parametri e sulle diverse categorie ci sono alti e bassi. D'altronde con tutte le buche che ci sono al giro nelle strade, sia noi che i nostri ammortizzatori, agli alti e bassi sarà bene abituarsi. Tra le voci non citate, quella dell'acqua pubblica potabile più cara, dove Arezzo è al secondo posto, non solo in Italia, ma anche del Sistema Solare, visto che solo su Marte la sonda spaziale è riuscita a trovare l'acqua più salata di quella delle bollette degli aretini. Posizioni alte anche per i prezzi alle pompe di benzina. Da questa classifica si vede che al mondo solo ad Amsterdam e a Bangkok le pompe hanno prezzi simili, ma su questo dato crediamo ci sia un tremendo equivoco..
Sono cominciati ad uscire in commercio i primi prodotti della Ferrero, da quando, per produrre il cioccolato, vengono usate nocciole che la Ferrero produce nel territorio aretino. Da questo risulta ad esempio che la Nutella è ancora più buona. Per meglio identificare che in un bicchiere o barattolo di Nutella, siano state usate nocciole aretine, si capisce dal fatto che in quel caso la Nutella non si spalma, ma SE SPARGE, non fa la goccia ma fa IL BIOCCOLO, e oltre che leccare i baffi, T'ARLECCHI I DITI. Negli avvisi sul retro delle confezioni di Nutella prodotta con le nocciole aretine, c'è scritto che in caso di esagerati consumi, FA RUGGHIARE IL CORPO, FA SFUGGIRE I PANNI, FA BACARE I DENTI, FA TROVARE LE MUTANDE SGOMMATE. Altri prodotti della Ferrero erano stati realizzati usando nocciole aretine. Tra questi i Ferrero Rocher, subito però tolti dal mercato perché i Rocher venivano quadrati invece che a palla. Ciò confermerebbe che ad Arezzo ce s'ha le palle quadrate. Tolti immediatamente dal mercato anche i Kinder Sorpresa. Sembra che, stando a contatto con le inalazioni di cioccolato prodotto con nocciole aretine, le sorprese dopo un pòo' cominciavano misteriosamente a botecare. In particolare i personaggi di Frozen, pare cominciassero a dire: "Se bussa dal freddo" mentre qualcuno dei Puffi sembra avesse cominciato a tirare qualche moccolo. Anche la Perugina aveva sperimentato di produrre i Baci con le nocciole aretine, ma nei bigliettini, al posto delle smielate frasi d'amore, comparivano frasi del tipo: "M'hai afienato", "Me fuma i coglioni", " 'Un t'apiccicare tanto", "A chi tocca fare la lavastoviglie?" fino anche a "Chi non salta è perugino!" che ha costretto immediatamente la Perugina a rivedere le sue produzioni.
E per finire l'oroscopo: se siete un bambino, non vedete l'ora che arrivi Babbo Natale, se siete un anziano non vedete l'ora perché vi si abbassa la vista... se siete a San Zeno, non vedete l'ora perché è riandata via la luce.

Tags: Città del Natale black out Ruote ferme pedoni salvi

Franco Gori

Franco Gori

Ho 52 anni, sono un operaio e vivo ad Arezzo. Mi è sempre piaciuto ascoltare e  leggere chi fa satira o ironia. Il notiziario è nato sul gruppo Facebook "Sei di Arezzo se" e finora non sono mancati gli spunti e la fantasia per pubblicarne uno ogni settimana. Con la speranza, nel gruppo e fuori, di non annoiare, offendere o provocare nessuno. Fa bene scherzare sui nostri difetti, secondo me ad Arezzo abbiamo sempre faticato a farlo. Ogni tanto meglio provarci, almeno!