Aretini, se dovete fare un pieno di gas, passate prima dalla Banca

. Inserito in Notiziario Aretino della settimana

È proseguito a inizio settimana lo sconcerto generale per il verticale aumento del prezzo del metano nei distributori e nelle stazioni di servizio aretine. Con una danza di foto sui social si faceva a gara a chi immortalava il totem del distributore col prezzo più alto, ma anche, andando in giro in altre località, facendo a gara anche per chi mostrava il prezzo più basso.
Così, solo per la soddisfazione di mostrare il prezzo più clamoroso, c'è chi è andato fino a Ferrara, ma scoprendo poi che solo per il viaggio fino a Ferrara aveva sprecato un pieno di carburante (non sappiamo se di metano). Qualcuno con tutti quei numeri dei prezzi, ha pensato di giocarseli al lotto; altri han pensato di affidarsi alle madonne, ma per fortuna non c'entravano niente col fatto che ottobre è il mese del Rosario. Fatto sta che Arezzo è apparsa da subito una delle città dove misteriosamente si sono verificati gli aumenti più rilevanti, per  cui si è pensato subito ad alcuni slogan: "AREZZO CITTÀ DEL PETRARCA, MA AL DISTRIBUTORE DI SOLDI CE NE VUOLE UNA BARCA"; "IL METANO TI DA' UNA MANO, MA A AREZZO AUMENTA A TUTTO SPIANO"; "A AREZZO AUMENTI A RAZZO, LA MACCHINA A GAS LA COMPRO COL CAZZO". Del resto, in una città dove il gas fa traballare da un anno la Giunta Comunale, adesso il gas fa traballare la pazienza e anche i coglioni dei consumatori e quindi gli animi si stanno riscaldando... l'importante è non si riscaldino a gas!
E a proposito di riscaldarsi, dopo molto ritardo, ad Arezzo sono arrivati i primi freddi, anche se ancora hanno poco a che fare con i freddi invernali. In città, dove fino a pochi giorni fa si diceva di dormire in mutande, si è passati in poco tempo a "ho messo la camiciola" a "ho tirato su la copertina"; fino a "domani metto il pigiama e il piumone" fino all'aretinissimo ma esageratissimo "ce vuole el coltrone!" Il rapporto storico di Arezzo col freddo è radicato nel tempo, nelle tradizioni e nella vita di tutti i giorni. Il freddo è abbinabile a operazioni di cucina, infatti a Arezzo il freddo pela o sbuccia. Qua il freddo è anche citato per attività sessuali: infatti solo a Arezzo si bussa dal freddo, grazie al famoso freddo bussone. Solo qui il freddo è usato anche come minaccia: "Se te trovo, un te fa freddo vai!" ed è anche un annuncio di malattia: "ho preso una infreddagione". oltre al fatto che col freddo ci si immedesima anche in imitazioni di animali: "Se bubbola dal freddo!". Col freddo dovrebbero finalmente sparire le zanzare, a cui le disinfestazioni municipali han fatto l'effetto del Viagra, dato che viaggiavano a pungiglione sempre ritto. In compenso però al posto delle zanzare stanno arrivando le cimici... ma stavolta il Sindaco Ghinelli stia pure tranquillo, non sono le cimici che lo registravano nelle riunioni di Giunta! E con l'arrivo di freddo e nuvole, belli i tramonti immortalati in settimana, con il sole che faceva assumere al cielo un folgorante e acceso colore arancione, simile al colore di un caco maturo. E nell'anno dove c'è penuria anche di cachi, è stato veramente un gran bel vedere. I cachi quest'anno scarseggiano, ma comunque, nella politica cittadina, qualche riferimento al caco si riesce a trovare sempre. La Giunta infatti è sempre a... cacarsi addosso per la vicenda Coingas, il PD alappa come i cachi acerbi e i 5 stelle continuano a non essere... cacati da nessuno.
Finalmente annunciata anche in città la ormai prossima riapertura di cinema e teatri al 100%, e delle discoteche e delle sale da ballo, seppur al 50%. Nessuno al momento ci ha capito una sega su come verrà calcolato questo 50% e su altri aspetti e regolamenti da rispettare. Nelle discoteche si potrà ballare in pista senza mascherine, mentre nelle altre attività e luoghi della discoteca dovrà essere indossata. Per cui, siccome per la pomiciata la mascherina è obbligatoria, si consiglia di portarne alcune di ricambio, perché è impossibile limonare all'asciutto. Il Green Pass ovviamente è obbligatorio e verrà richiesto a seconda dell'attività svolta in discoteca: se la discoteca è affollata di belle donne, sarà richiesto il GRENN PASSera; al bar verrà richiesto il GREEN PASSeme da bere, mentre se una ragazza ti dà buca. ti mostrerà il GREEN PASSa domani. Chi verrà trovato in giro dopo le 3 di notte dovrà esibire il GREEN PASSò bel che mezzo. Fuori dalle discoteche, le quali giustamente sono fuori anche da qualsiasi responsabilità, per chi fuma la marijuana sarà richiesto il GREEN PASSa la canna, mentre nella malaugurata ipotesi ci siano dementi conciati male con l'Ecstasi, dovranno avere il GREEN PASSticcati. Particolari anche le misure per le sale e nelle scuole da ballo. Per i balli caraibici e di gruppo è bene evitare assembramenti; si potrà ballare la salsa, meglio se è salsa tonnata, così l'alito pesante eviterà contatti avvicinati. Per gli stessi motivi, quindi, non potrà essere ballata la bachata. Potrà essere ballato il Meneito, ma con tutte queste restrizioni qualcuno dirà che "Me n'è ita... via la voglia".
Rimanendo nell'ambito della musica, va detto che in settimana ha fatto tappa ad Arezzo il tour del cantante rapper Ghali, che ha piazzato i suoi mini van a forma di navicella a Campo di Marte. Alcuni dei suoi fan (ovvero i FAN GHALI, e cioè la parola che viene da dire dopo aver sentito una sua canzone) hanno approfittato per autografi e selfie con il loro mito. Il tour è organizzato dalla Benetton, e si chiama "United Colors of Ghali"; quindi azzeccata la scelta di Campo di Marte dove anche li, tutti i giorni, se ne vedono di tutti i colori. E per finire l'oroscopo: settimana ideale per fare un pieno di ottimismo e di serenità; se invece dovete fare un pieno di gas, passate prima dalla Banca.

Tags: metano green pass

Franco Gori

Franco Gori

Ho 52 anni, sono un operaio e vivo ad Arezzo. Mi è sempre piaciuto ascoltare e  leggere chi fa satira o ironia. Il notiziario è nato sul gruppo Facebook "Sei di Arezzo se" e finora non sono mancati gli spunti e la fantasia per pubblicarne uno ogni settimana. Con la speranza, nel gruppo e fuori, di non annoiare, offendere o provocare nessuno. Fa bene scherzare sui nostri difetti, secondo me ad Arezzo abbiamo sempre faticato a farlo. Ogni tanto meglio provarci, almeno!