Renzi, Boschi, Pupo e Fontana per disperdere i passeggeri. Zona pedonale, padel e Tari

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Non poteva che far discutere e avere risalto nazionale, a inizio settimana, l'episodio dei pendolari e studenti fatti scendere dai treni regionali troppo affollati provenienti da Firenze.

Come scritto una settimana fa anche in questo notiziario, ma come anche avrebbe previsto anche la cieca de Guazzino, come se lo sarebbe sentito el Surdino che vendeva le ranocchie, e come avrebbe detto anche la mutina de Citerna, i treni, se non rafforzati, sarebbero stati super affollati oltre il dovuto. E a quel punto, a che sarebbe servito chiedere il Green Pass anche ai piccioni e ai semafori per andare a scuola, se poi crei affollamenti nei treni?! Solo dei geni potevano trovarsi impreparati e siccome alla Regione un Eu/Genio è anche quello che ne è Presidente, se ne sono accorti tardi e hanno provveduto a potenziare il servizio dei treni solo qualche giorno dopo. Nel frattempo, era comunque pronto un piano di dispersione dei passeggeri nelle varie Stazioni precedenti quella di Arezzo. Alle Stazioni di Rignano e Sant'Ellero sarebbe stato il padrone di casa Renzi a far scendere un po' di gente, salendo sul treno a parlare alla gente (che di conseguenza sarebbe scappata). Da notare che Sant'Ellero è l'unica località  della rete ferroviaria  locale ad avere la Stazione in curva. Renzi, che in politica non ne ha fatta dritta neanche una, non è riuscito a drizzare neanche quella!
A Laterina, per fare calare la folla nel  treno, sarebbe stata mostrata una foto della cittadina per eccellenza Maria Elena Boschi che entra in una banca. La gente, terrorizzata, sarebbe uscita dal treno per andare in banca a togliere i soldi.
A Ponticino ci sarebbe stata la star locale Pupo, che, per salutare chi fosse stato fatto scendere dal treno, cambiando strofa ad una sua popolare canzone, avrebbe cantato: "Gelato al cioccolato, dolce un po' salato, anche oggi a piedi t'han lasciato!"
A Indicatore per cercare di far scendere un po' di gente anche lì, ci sarebbe stato l'arcivescovo Fontana, che avrebbe detto: "Cari fratelli, la prossima fermata non è Arezzo, ma Spoleto". E infine ad Arezzo alla Stazione, per evitare affollamenti, i passeggeri sarebbero distribuiti negli autobus e il Comune, per garantire maggior distanziamento, ha lasciato nelle strade cittadine buche ovunque in modo che a bordo degli autobus i passeggeri venissero sbatacchiati a destra e sinistra; col rischio però di essere "abarcati" tutti insieme e fare quindi assembramenti, con o senza Green Pass. Alla Stazione di Arezzo consiglierà invece di fermarsi Lapo Elkann, che da quando ha saputo che nella Piazza della Stazione aretina ci sono enormi strisce bianche, ha fatto l'abbonamento a tutti i Frecciarossa che fermano in città.
Settimana di annunci, il primo dei quali è stato quello di mantenere la zona pedonale per i ristoratori chiusa al traffico almeno  fino al 31 ottobre. E quindi sarà possibile fare aperitivi e serate all'aperto anche a estate finita. Ecco che allora i locali stanno improvvisando menù, cocktail e slogan, adatti a questi tipi di serate. Eccone alcuni: "GHIACCIO, LIMONE E WODKA RUSSA, ANCHE SE È UN FREDDO CHE SE BUSSA", e poi anche: "AL TAVOLINO COL LA TAZZA, ANCHE COL FREDDINO E CON LA GUAZZA"; oppure: "CON LE PAPALE E CON I GUANTI, QUANTE CICALE CHE TROVI AI COSTANTI". I menù ovviamente varieranno a seconda del meteo, andando dai gelati, fino alla pulenda.
Annunciata anche la prossima edizione della Città del Natale, con finalmente il ritorno del Mercatino Tirolese. Tutti gli anni la manifestazione viene annunciata sempre prima, tanto che tra qualche anno verrà annunciata per la Befana, al termine dell'edizione precedente, facendo quindi tutta una tirata... in quel caso ovviamente Lapo prenderebbe il treno E tornerebbe subito ad Arezzo.
Come in tutta Italia, anche ad Arezzo sta crescendo la nuova disciplina sportiva del Padel, con campi e strutture che stanno nascendo ovunque. In realtà il Padel nell'aretino si pratica da molto tempo... Chi va a caccia e manca la preda ha "padellato"; chi si mette grossi orecchini o orologi, porta le padelle; il Sindaco padella molti Consigli Comunali, mentre  chi spettegola sugli altri vuol dire che non si è fatto una padellata di cazzi sua. Ma il primo uso della  padella bucata (simile alla racchetta da Padel) era per cuocere le bricie, e invece ora le bricie... ci giocano! Semmai si consiglia a chi andrà a giocare a Padel di non castrare le palline prima di giocare, sennò lo cacciano a padellate. Insomma per una volta tanto Arezzo, che nello sport di solito è indietro come i coglioni del cane, si è fatta trovare al passo coi tempi!
Tramite l'App IO, il Comune ha mandato a tutti gli aretini l'acconto della tariffa della Tari, che ha avuto un aumento di prezzo. Si è così capito perché, prima di quella cartacea, la bolletta ci arriva sulla App IO. Ovviamente perché, quando ci arriva la tariffa ci viene da dire: "IO lupo, ma qui aumenta ogni cosa!" o anche "IO unn'ho parole!" oppure: "IO se trovo Sindaco gli faccio una fumata, ma un lo trovano manco al Comune!"  L'aumento della Tar  fa seguito a quello nazionale della benzina che ha raggiunto livelli senza precedenti e se continua così raggiungerebbe il prezzo dell'acqua pubblica cittadina. Della serie: se dopo le auto a benzina e poi elettriche,  inventeranno anche le auto alimentate a acqua, a Arezzo siamo del gatto!
E per finire l'oroscopo: "In questo periodo, in cui le buche ci fanno cadere in strada e in cui la natura fa cadere le prime foglie, gli astri consigliano di evitare i dibattiti sui vaccini e i Green Pass, che fan cadere i coglioni".

Tags: Tari Treni zona pedonale padel

Franco Gori

Franco Gori

Ho 52 anni, sono un operaio e vivo ad Arezzo. Mi è sempre piaciuto ascoltare e  leggere chi fa satira o ironia. Il notiziario è nato sul gruppo Facebook "Sei di Arezzo se" e finora non sono mancati gli spunti e la fantasia per pubblicarne uno ogni settimana. Con la speranza, nel gruppo e fuori, di non annoiare, offendere o provocare nessuno. Fa bene scherzare sui nostri difetti, secondo me ad Arezzo abbiamo sempre faticato a farlo. Ogni tanto meglio provarci, almeno!