Spopolano le scarpe della Lidl, da Bertelli una bufera di moccoli

. Inserito in Notiziario Aretino della settimana

Delusione ad inizio settimana per la mancata scelta di Arezzo tra le dieci candidate a Capitale Italiana della Cultura per il 2022, dopo che era stata inserita fra le 28 finaliste. La decisione era nell'aria ma, considerando le città rimaste in gara, non si capiscono i criteri della selezione

Alcuni dicono ci siano di mezzo motivi politici, per altri è colpa di valutazioni sbagliate. Pare che, alla notizia che Cerveteri e Pieve di Soligo rientrano fra le dieci ancora in lizza, misteriosi rumori abbiano fatto scattare l'allarme all'interno della Pieve di Santa Maria, dove di sicuro Giorgio Vasari si è rigirato nella tomba. Il sindaco Alessandro Ghinelli, appena saputo della bocciatura, l'ha commentata con una tipica espressione aretina: "Peccato, ci eravamo vicini... Ci ha pisciato!". E forse l'averci pisciato è una delle ragioni del fallimento. Se si vuol essere Capitale della Cultura, i bagni pubblici ben attrezzati non dovrebbero mancare! Insomma, per essere tra le finaliste sarebbe servita una botta di cul...tura che invece non c'è stata. Speriamo per la prossima volta!

Apriamo il capitolo delle reazioni aretine alle chiusure e restrizioni per la zona rossa. Molte le sorprese e le incomprensioni in diversi ipermercati dove, ad esempio, misteriosamente si potevano vendere mutande e boxer, ma non pantaloni. Probabilmente si sarà pensato che, siccome questa situazione è destinata a mettere in mutande più di mezza Italia, quella doveva essere la priorità. Ancora meno chiaro il fatto che in qualche negozio si possano vendere gli alberi di Natale, mentre non si può fare lo stesso per palle, addobbi, stelle e lucine. Devono aver scommesso che il giramento di palle generale farà sì che prima o poi sugli abeti natalizi le palle ci arrivino da sole.

Forse, in base ai parametri per i divieti per la vendita al dettaglio, si potranno vendere le pentole ma non i coperchi - come il diavolo -; sì alle aringhe al latte e no a quelle all'uovo, ok per i fagiolini di Sant'Anna ma niente da fare per i fagioli dall'occhio, disco verde per i cachi acerbi ma semaforo rosso per le mele per farli maturare... Sai che allappatura! Finirà che in libreria si venderanno solo volumi adatti alle zone di rischio. Per esempio, non si potranno comprare romanzi gialli finché siamo in zona rossa o arancione. Visto che siamo in libreria, si consiglia un manuale di "logica" a chi decide questi criteri!

Tanta la curiosità in città per l'evento clou della settimana: l'uscita delle scarpe della Lidl. Le famose calzature di gomma multicolor "firmate" Lidl, vendute nei supermercati a 13 euro e andate esaurite in poche ore in tutta Italia, online hanno raggiunto prezzi da migliaia di euro. Ad Arezzo, nonostante in città la Lidl sia assente (sarà mica uno dei motivi per cui non siamo tra le dieci finaliste per la Capitale della Cultura?), le richieste sono state numerose manco fossero scarpe di Prada. Come l'ha saputo, sembra che il Bertelli sia riuscito a far gonfiare le vele di Luna Rossa in assenza di vento a suon di moccoli! Sulla scia del successo delle calzature Lidl gli aretini stanno pubblicando su internet bizzarri annunci di vendita, riferiti anche a prodotti del passato. Eccone alcuni:

  • "Vendo sciantillì della Casa della Gomma";
  • "Vendo gabbanella originale Lebole tenuta meglio della Lebole stessa - ci vuol poco! -";
  • "Vendo giacca a vento del Tacconi di tutte le marche (comprese le griffe preferite da attaccarci)";
  • "Vendo scampolo di flanella anni '60 originale Patucchino";
  • "Vendo canna di Arezzo Wave 2001. Astenersi pescatori";
  • "Vendesi affettatrice causa dieta. Il culaccio di salame rimasto è in regalo"
  • "Vendo mascherina originale del sindaco Ghinelli, usata quando ancora ci berciava per i controlli anti-Covid, prima delle elezioni. Ora ha smesso";
  • "Vendo foto di gruppo di esponenti del Pd aretino di tanti anni fa, al tempo in cui era un partito di sinistra... La foto però è sbiadita e ora non si riconosce nessuno".

Il premier Giuseppe Conte ha annunciato che, sebbene i segnali del calo dei contagi ci siano, il prossimo Natale dovrà essere festeggiato limitandosi ai nuclei familiari. Per quest'anno non si potrà chiamare il Natale ceppo, perché ricorda troppo sia il ceppo del virus sia il focolaio. Ridotti i giochi in famiglia: niente Mercante in fiera perché le fiere sono vietate; si potrà invece giocare a Bestia, anche se molta gente è già in bestia a prescindere dalle partite a carte. Ok alle tombole purché non affollate, sicché bastano quelle con le cartelle e i fagioli. Ma Babbo Natale arriverà regolarmente e gli sarà permesso farci visita senza autocertificazione e mascherina.

Conclusione con l'oroscopo: state attenti a non farvi fare le scarpe da nessuno... Comprese quelle della Lidl!

Tags: Natale oroscopo Capitale della Cultura

Franco Gori

Franco Gori

Ho 52 anni, sono un operaio e vivo ad Arezzo. Mi è sempre piaciuto ascoltare e  leggere chi fa satira o ironia. Il notiziario è nato sul gruppo Facebook "Sei di Arezzo se" e finora non sono mancati gli spunti e la fantasia per pubblicarne uno ogni settimana. Con la speranza, nel gruppo e fuori, di non annoiare, offendere o provocare nessuno. Fa bene scherzare sui nostri difetti, secondo me ad Arezzo abbiamo sempre faticato a farlo. Ogni tanto meglio provarci, almeno!