Arezzo chiusa in casa dal Coronavirus: quando sdrammatizzare fa bene alla salute

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Con l'inasprimento delle restrizioni per l'emergenza coronavirus anche Arezzo si è subito adeguata alle nuove direttive. A inizio settimana, con il rilancio dell'hashtag nazionale #iorestoacasa da parte del decreto del Governo, numerosi vip hanno creato video o foto in cui invitavano tutti a rimanere nelle proprie abitazioni.

Ha fatto subito il giro del web la frase che Giorgio Armani ha dedicato all nostra città, ovvero "armani a casa", a cui si aggiunto subito il collega aretino Patrizio Bertelli con "virus, la pagherai cara, ti faremo le scarpe!". Il popolare panificio Menchetti ha optato per un cambio di vocale: da "io resto a casa" a "io resto a Cesa". Gli autospurghi cittadini Falcinelli e Ortiz hanno pubblicato "virus di merda, non ti temiamo!". Pure l'Associazione Aretina Carrozzieri ha voluto farsi sentire con la frase "passato il tempo dei tamponi torneremo a tamponarci!".

Per invitare tutti a mantenere la distanza di almeno un metro dagli altri il giornalista, opinionista, scrittore e tuttologo aretino Andrea Scanzi ha invece lanciato l'hashtag #alotescansi!, mentre il cantante cortonese Jovanotti ha pubblicato il titolo di una sua canzone, "Io penso positivo". Ma se è vero che basta il pensiero, se è positivo dovrà stare in quarantena. Bocciato invece l'hashtag locale #ioarmangoincasa perché si presta anche a interpretazioni negative.

In città tutto procede a norma di decreto, con ristoranti, bar e una parte dei negozi chiusi. Fanno eccezione fra gli altri i tabaccai (???), gli alimentari, i banchi del mercato all'aperto solo alimentari (???). Rimangono aperte pure le buche (ma ovviamente le priorità adesso sono altre). Code ai supermercati per garantire il minor affollamento, regolate da guardie giurate. Il virus è duro, ma chi continua ad accaparrarsi scorte stagionali e a giocare nei parchi o fare movida evidentemente è più duro ancora!

Lo stare dentro casa ha sviluppato anche giochi in rete come quello di contare le mattonelle. Chiaramente penalizzati dal gioco quelli che hanno il parquet, ai quali per spirito di competizione verrebbe da andare dal Gargini a prenderne qualche cartone! Polemica sulle autocertificazioni, in caso di passeggiata oppure di corsa. È emerso che passeggiare da soli con l'autocertificazione si può, mentre chi non ce l'ha può correre...Per scappare dai vigili!

Il sindaco Alessandro Ghinelli, vista l'emergenza, ha giustamente rinviato il pagamento della TARI e di altre bollette. Ormai è quasi sicuro che verranno rimandate pure le elezioni amministrative, che per il primo cittadino si aggiungono al rinvio delle nozze e del processo Coingas. Insomma, un Ghinelli alle prese con tanti posticipi; si è sempre dichiarato un giocatore di basket in gioventù, ma con tutti questi rinvii è probabile che abbia fatto anche il portiere di calcio!

Miracolo del candidato a sindaco del centrosinistra Luciano Ralli. A soli due giorni dall'annuncio ufficiale della sua discesa in campo Arezzo, dopo anni, è tornata in zona rossa! Il segretario nazionale del PD Nicola Zingaretti, per l'invidia, è subito risultato positivo al coronavirus! (Auguri di pronta guarigione).

Bellissimo gesto in città oggi alle 12 con il flash mob dell'applauso collettivo dalle finestre per gli operatori sanitari. Una bella cosa, oltre l'applauso, sarebbe quello di attivare le assunzioni di ulteriori infermieri e medici. Visto che vanno di moda le frasi famose, "se non ora, quando?". Il flash mob si dovrebbe ripetere oggi verso le 18, quando è prevista pioggia e c'è da cavare i panni stesi.

Conclusione con l'oroscopo: gli astri consigliano che sdrammatizzare ostacola il virus...E si può fare pure senza autocertificazione!

Tags: oroscopo Coronavirus satira

Franco Gori

Franco Gori

Ho 52 anni, sono un operaio e vivo ad Arezzo. Mi è sempre piaciuto ascoltare e  leggere chi fa satira o ironia. Il notiziario è nato sul gruppo Facebook "Sei di Arezzo se" e finora non sono mancati gli spunti e la fantasia per pubblicarne uno ogni settimana. Con la speranza, nel gruppo e fuori, di non annoiare, offendere o provocare nessuno. Fa bene scherzare sui nostri difetti, secondo me ad Arezzo abbiamo sempre faticato a farlo. Ogni tanto meglio provarci, almeno!