Sconforto per arrivare fino alla Madonna del Conforto, candidature in stallo e mascherine

. Inserito in Notiziario Aretino della settimana

Ancora niente candidature ufficiali. Se tutti disdegnano di fare o proporre un primo cittadino, come si può pensare di diventare Capitale della Cultura? 

Poteva creare panico l'episodio accaduto in settimana davanti all'ingresso dell'Ospedale San Donato, dove alcuni giovani hanno tentato di vendere delle mascherine a detta loro utili a difendersi dal coronavirus. Per fortuna dall'ospedale fanno sapere che in città non c'è ancora nessun allarme e la sola influenza presente è quella stagionale.

L'unico virus isolato ad Arezzo (e la Cina non c'entra) è quello abbastanza misterioso ma comune che i medici descrivono in aretino chiamandolo: "febbre della grumiglia, che il sabato te passa e il lunedì t'arpiglia". E in città le sole maschere che si vedono sono al Carnevale dell'Orciolaia, per cui è ancora giallo sul luogo dove si festeggerà, dato che tutte le volte viene modificata la location.

Anche ad Arezzo San Valentino ha unito tutti gli innamorati, per la gioia di fiorai, gioiellerie, ristoranti. Molto lavoro anche per i ferramenta, perché se qualcuno o qualcuna scopre un "altarino" del partner la prima cosa che si cambia è la serratura della porta di casa. In città numerose le cene romantiche al lume di candela (che si è trasformata in moccolo al momento di pagare il conto). Anche il sindaco Ghinelli non si è sottratto alla tradizione. Siamo riusciti ad avere alcuni file audio della serata al ristorante con la sua bella Marjorie. Eccone alcuni estratti in esclusiva: "Cara, il mio cuore per te batte forte, come quando sento un audio dello Staderini; ho bisogno di te come quando il Breda aveva bisogno di me per 200 euro; ma non fare come il Gamurrini, che da quando ho detto che mi ricandido un giorno mi dice sì e un giorno mi dice no...E soprattutto sposiamoci, che a forza di rinviare il matrimonio al Giuliattini, al Manerchia e all'Albatros abbiamo fatto venire l'esaurimento nervoso!".

Passiamo alla festosa giornata della Madonna del Conforto, con molti cittadini che stanno omaggiando la nostra patrona. C'è anche purtroppo chi la comincia a nominare prima ancora di arrivare in Duomo, quando non trova il parcheggio, ma non è il giusto ringraziamento a chi da oltre due secoli "conforta" la nostra città. Sulle scale mobili per salire alla Cattedrale vi prenderà il singhiozzo, ma non per l'emozione o perché vi sono andati di traverso il croccante, i brigidini o la mela di Pippo. Il problema è che a singhiozzo vanno le scale, tanto che il Comune ha organizzato un servizio di navette. Ma dovete fare in tempo a raggiungerle altrimenti, come le caprette di Heidi, anche le navette vi fanno "Ciao!". Arrivati in Duomo fate attenzione, perché l'arcivescovo Fontana ha proibito le foto, ma se fate un selfie con lui il divieto decade!

Ancora incredibilmente in stallo le candidature ufficiali a sindaco per le prossime elezioni. A destra non sanno più dove battere il capo (ecco perché il Gamurrini va in giro col casco) mentre a sinistra, dopo che non sono stati calcolati di striscio dalle sardine, non sanno più che pesci pigliare... Se tutti disdegnano di fare o proporre un primo cittadino, come si può pensare di diventare Capitale della Cultura? Se si considera che anche il predecessore di Ghinelli appena trovò di meglio da fare tolse subito il disturbo, è evidente che il nome Palazzo Cavallo, sede del Comune, deriva dal fatto che per un sindaco, come nella vita, per cavallo (o cavassi) son tutti capaci; è il metterlo che fa selezione!

E per finire l'oroscopo: in settimana si entra nei Pesci, occhio alle lische!

Tags: Scale mobili Carnevale Madonna del Conforto oroscopo San Valentino

Franco Gori

Franco Gori

Ho 52 anni, sono un operaio e vivo ad Arezzo. Mi è sempre piaciuto ascoltare e  leggere chi fa satira o ironia. Il notiziario è nato sul gruppo Facebook "Sei di Arezzo se" e finora non sono mancati gli spunti e la fantasia per pubblicarne uno ogni settimana. Con la speranza, nel gruppo e fuori, di non annoiare, offendere o provocare nessuno. Fa bene scherzare sui nostri difetti, secondo me ad Arezzo abbiamo sempre faticato a farlo. Ogni tanto meglio provarci, almeno!