Aculei in piazza Guido Monaco e assessori al volante col casco

. Inserito in Notiziario Aretino della settimana

Continua anche nel 2020 ad Arezzo la saga di "Animali fantastici e dove trovarli". Nella notte della Befana infatti è stato avvistato in piazza Guido Monaco uno zoppicante istrice.

Alcuni passanti hanno cercato di aiutare la povera bestiola dando l'allarme ai Vigili del Fuoco, che l'hanno recuperata dietro ai locali della ex Enel dove si era rifugiata impaurita. Per trasportarlo, l'animale è stato sistemato in un carrello da supermercato trovato sul posto e portato in salvo. Così, mentre l'istrice ha avuto una discreta botta di...Aculeo, Guido Monaco, che ha a che fare tutto l'anno con storni, piccioni e cagnolini che "concimano" le begonie della piazza (almeno gli storni e i piccioni non ce li porta nessuno...) pare abbia sussurrato: "Beato te istrice, che t'hanno tolto dalla cacca...A me invece mi ci lasciano. Più che le note musicali, in questo momento mi sentirei di usare note di biasimo!".

Ha fatto il giro del web il video autoironico registrato dal vicesindaco Gianfrancesco Gamurrini e dall'assessore Marcello Comanducci che, a bordo di un'auto con casco e tenuta da rally, simulano in via Calamandrei una tappa della Parigi-Dakar. Il filmato si conclude con la promessa - "nemmeno tanto velatamente elettorale" - di sistemare tutte le buche e le strade in pochi mesi. A Gamurrini e Comanducci va detto che anche sulla Luna (dove di buche se ne intendono) vedono che molte strade cittadine sono da sistemare da tanto tempo, ma che per farlo bisogna avere la testa - pure senza casco - di organizzare i lavori in orari poco caotici, differenti di quelli dell'uscita dalle scuole o dagli uffici. A quell'ora basta un minimo intoppo e il traffico diventa subito da battere il capo nel muro (anche qui, con o senza casco). Non vorremmo che, per fare lo spiritoso su una strada che sembra una groviera, l'assessore Comanducci a proposito di formaggio si sia giocato il...Cacio vinto con la Città del Natale, mentre il vicesindaco Gamurrini è probabile che vada al giro col casco perché, a volte, per farsi notare non sa più dove sbattere la testa!

Vanno avanti le proteste di pendolari e viaggiatori per la scarsità di treni che fermano ad Arezzo. In una città che si vuole candidare a Capitale Italiana della Cultura è assurdo che ci siano così pochi convogli in arrivo o in partenza. Visti i lavori alla stazione, potrebbe essere avanzata la proposta di far mettere i binari dello scalo in curva anziché in un tratto dritto, in modo che i treni che ad Arezzo non si fermano in curva sarebbero almeno costretti a rallentare! E pensare che anni fa, quando la città contava anche senza essere candidata a niente, la curva venne fatta fare all'autostrada per farla passare da qui. Ma erano altri tempi...E altri Fanfani. Come diceva un antico detto: "lo sanno a Sargiano fino all'Alpe di Poti, fa più uno zio nano che tutti i suoi nipoti!".

Ripercussioni aretine sulla vicenda del principe Harry e di sua moglie Meghan, che avrebbero intenzione di abbandonare Londra e la royal family perché stanchi della vita di palazzo. La comunità di Palazzo del Pero li ha ufficialmente invitati per dimostrare loro che abitare lì invece è piacevole. Al posto dei cappelli della Regina i cappelli e le cappelle di porcini, ordinelli e gallinacci...E ci sarebbe a correre!

Concludiamo con l'oroscopo: settimana proficua e adatta per nuovi incontri, per cui uscite a cercare la vostra anima gemella! Ma non alla stazione, lì è difficile trovare anche i treni.

Tags: Guido Monaco oroscopo buche istrice

Franco Gori

Franco Gori

Ho 52 anni, sono un operaio e vivo ad Arezzo. Mi è sempre piaciuto ascoltare e  leggere chi fa satira o ironia. Il notiziario è nato sul gruppo Facebook "Sei di Arezzo se" e finora non sono mancati gli spunti e la fantasia per pubblicarne uno ogni settimana. Con la speranza, nel gruppo e fuori, di non annoiare, offendere o provocare nessuno. Fa bene scherzare sui nostri difetti, secondo me ad Arezzo abbiamo sempre faticato a farlo. Ogni tanto meglio provarci, almeno!