La settimana era cominciata con le code di molti aretini davanti alle farmacie e ad alcuni supermercati per poter usufruire delle mascherine donate dalla Regione. In poco tempo però sia i dispositivi protettivi che le file sono terminate, perché le mascherine erano poche e qualche punto vendita si è rifiutato di distribuirle, e altri hanno iniziato a farlo senza controlli della tessera sanitaria, facendo consegne "a cianfo" o "alla ioboia". Va detto che numerosi cittadini sono diventati esigenti con le mascherine: le cercano colorate, da sera, calibrate, col drop, con le pinces; meglio se col buco per la cannuccia o la sigaretta.