Sansepolcro, presto la riapertura della strada che collega Montevicchi e Germagnano - Foto
L’Unione dei Comuni ha eseguito una serie di lavori per il ripristino della strada forestale chiusa al traffico dal settembre 2016 a causa di una frana
Nei prossimi giorni l'Unione Montana dei Comuni della Valtiberina riaprirà al transito la strada forestale che collega Montevicchi a Germagnano. Lo comunicano il sindaco di Sansepolcro Mauro Cornioli e quello di Badia Tedalda Alberto Santucci, rispettivamente assessori alla Protezione Civile e al Demanio dell'ente sovracomunale.
La strada era stata chiusa al traffico alla fine di settembre 2016, quando un forte temporale ha riattivato una vecchia frana nella località Sambucheto abbassando il livello viario di circa 2,5 - 3 metri su uno sviluppo di circa 100 – 150 metri. L’evento ha causato l’interruzione del percorso e la possibilità di raggiungere Montevicchi da Germagnano e viceversa.
Da un monitoraggio a vista portato avanti durante questo periodo, si è potuto constatare che il fenomeno franoso ha trovato un suo nuovo equilibrio e stabilità. Gli operai dell’Unione Montana hanno pertanto avuto modo di eseguire una serie di lavori grazie ai quali è stato possibile conguagliare i dislivelli che si erano creati e ricongiungere agevolmente i due tratti di strada, permettendo di nuovo il transito veicolare.
Assieme a queste opere, saranno installati anche dei cartelli con indicazione delle limitazioni di velocità e la raccomandazione di procedere con prudenza e cautela.
“L'intervento di riapertura ci sembra un atto molto importante nei confronti della comunità – dichiara il sindaco Cornioli – Questi luoghi sono molto frequentati dagli amanti della natura, delle passeggiate e degli sport all'aria aperta, soprattutto nel periodo estivo dove si può trovare ristoro dalla calura del fondovalle. Occorrerà tuttavia mantenere sotto controllo quest’area soggetta sicuramente a possibili nuovi movimenti di assestamento, soprattutto in caso di eventi meteorici importanti come piogge o nevicate eccezionali.”
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