MedioEtruria, un contributo: "Perché non Chiani?"

. Inserito in Mobilità

Chiede di rimanere anonimo il lettore che interviene sul dibattito relativo alla realizzazione della stazione MedioEtruria. Nella diatriba tra Rigutino e Creti come localizzazione ideale della stazione Alta Velocità, il lettore in  questione ipotizza una terza soluzione, quella di Chiani, dettagliandone i termini. Ecco perché.

"Gentile Redazione,

Da vostro lettore ed ancor prima da aretino interessato agli sviluppi della sua città, seguo con interesse gli aggiornamenti ed il dibattito riguardante la stazione AV Medioetruria. I ripetuti rinvii del tavolo tecnico e le indiscrezioni circa un'ipotetica influenza politica nella scelta di una proposta di dubbia utilità come quella di Creti portano ad immaginare una bocciatura di altre collocazioni più vicine alla città. Il verificarsi di questo scenario trasformerebbe una grande opportunità in un danno alla nostra comunità se alla costruzione della nuova stazione seguisse la cancellazione delle fermate AV nella stazione centrale. Da questo timore nasce l'idea proposta di seguito, un'ulteriore possibilità che ritengo meriterebbe anch'essa di essere oggetto di valutazione sia da parte dei cittadini che in sedi competenti alla scelta.

Ricalcando quanto previsto per l'ipotesi di un posizionamento della stazione AV a Rigutino, si nota come uno scambio ferro-ferro tra linea lenta e linea veloce potrebbe esser realizzato anche in altro luogo nelle più immediate vicinanze della città: in località Chiani, in corrispondenza dell'intersezione tra linea ferroviaria direttissima (Firenze - Roma), linea ferroviaria lenta (Arezzo - Sinalunga) e raccordo autostradale di collegamento all'A1 (Milano - Napoli) (qui la posizione: https://maps.app.goo.gl/Uf1u5d7eSJY11Mqv8).

Oltre al collegamento ferro-ferro, che permetterebbe di unire via treno un'eventuale nuova stazione al centro città in solo 5,5km, occorre osservare anche la vicinanza al casello autostradale attraverso il raccordo, tramite il quale raggiungere l'Autostrada del Sole in soli 3,3km, il Centro Affari e Convegni in soli 4,5km e Piazza Guido Monaco in soli 6,2km.

Seguire questo schema significherebbe replicare il buon modello della stazione Mediopadana, anch'essa sorta nelle immediate vicinanze di un casello autostradale A1, condizione fondamentale per permettere a viaggiatori provenienti dall'asse nord - sud di usufruire del servizio. Al tempo stesso, la E78 "Due Mari Grosseto - Fano" consentirebbe un collegamento lungo l'asse est - ovest che, in caso di realizzazione delle cosiddette "bretelle", potrebbe perfettamente integrarsi con una nuova stazione in quest'area, che diventerebbe quindi ben raggiungibile anche da parte di chi provenga da Rigutino e dintorni oltre che da San Zeno. 

Va infine citato il sentiero cicloturistico della Bonifica che potrebbe essere raggiunto con soli 500m di nuova posta ciclabile e permetterebbe la catalizzazione dell'interesse di numerosi ciclo amatori lungo il percorso Arezzo - Chiusi, oltre alla possibilità di riallacciarsi alla pista ciclabile di via Calamandrei che consentirebbe di raggiungere il centro città anche in bici.

In conclusione, ritengo che la scelta di questa ubicazione per il progetto della nuova stazione necessiterebbe di esser presa in esame poiché potenzialmente in grado di attirare il più alto numero di utenti possibile, grazie all'integrazione tra A1 Milano - Napoli, Due Mari Grosseto - Fano, linea ferroviaria Arezzo - Sinalunga e sentiero cicloturistico Arezzo - Chiusi. Tale posizione, vista la prossimità al centro cittadino, andrebbe ad annullare l'appellativo di "cattedrale nel deserto" già sentito per altre ipotesi, andando ad unire gli interessi della nostra città con quelli di tanti altri vicini che da Arezzo transitano ogni giorno attraverso più assi di collegamento. In ultimo ma certamente non meno importante, il posizionamento a margine di un'importante zona industriale come quella di via Calamandrei ed a breve distanza da quella di San Zeno (ancor più breve con la realizzazione della bretella), renderebbe quest'infrastruttura un importante motore di crescita per le realtà che qui hanno luogo e danno lavoro a migliaia di concittadini.

Allego bozza di materiale grafico al fine di illustrare quanto da me immaginato con la stazione in corrispondenza dell'intersezione con il raccordo autostradale sottostante (qui riportato con l'ampliamento a quattro corsie) e la linea ferroviaria lenta, la bretella alla due mari che corre parallelamente alla direttissima e, in ultimo, il collegamento ciclabile con il percorso cicloturistico della Bonifica e la ciclabile di via Calamandrei. Sono inoltre rappresentati il parcheggio coperto, la postazione di Bike Sharing, i locali con destinazione commerciale a pian terreno e le aree di partenza taxi ed autobus.

Sono un semplice lettore che ha a cuore lo sviluppo della città e tale vorrei restare".

Tags: Medioetruria stazione alta velocità