"Va' dove ti porta il bus", coinvolte sei classi di Rigutino nel progetto di Autolinee Toscane

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Gli studenti scoprono le loro città col bus (e imparano a usare il mezzo pubblico). Coinvolte 55 classi in tutta la Toscana.

Il viaggio di “Va’ dove ti porta il bus” è partito. Il progetto didattico promosso da Autolinee Toscane è ora in fase di attuazione, dopo che nei mesi di dicembre e gennaio è stata realizzata una campagna informativa rivolta alle scuole, grazie alla preziosa collaborazione dell’Ufficio Scolastico Regionale, che ha consentito di raccogliere le adesioni di 55 classi tra primarie e secondarie di primo grado di Massa, Carrara, Livorno, Lucca, Pisa, Grosseto, Pistoia, Prato, Arezzo, Firenze e Siena.

Il progetto è finalizzato non solo ad incentivare l'uso dei mezzi pubblici da parte dei più giovani, ma anche a fornire gli strumenti per imparare a muoversi in autonomia, favorire l’immagine del viaggio in bus come un’occasione per acquisire maggiore consapevolezza del valore storico-artistico e turistico della propria città. Sono complessivamente tre gli incontri che ogni classe seguirà con il supporto di operatori didattici qualificati.

In aula verranno presentati i servizi urbani di Autolinee Toscane e l’organizzazione dell’azienda, valorizzando l’importanza del rispetto delle regole ed i vantaggi dell’utilizzo dei mezzi pubblici che garantiscono anche sicurezza e rispetto dell’ambiente. Tutte le classi hanno modo di sperimentare un’uscita in autobus con il supporto degli insegnanti e dell’operatore didattico in modo da mettere in pratica le regole apprese e per scoprire i luoghi di interesse che grazie alle linee urbane è possibile incontrare.

Ad Arezzo le classi coinvolte nel progetto sono la 1Ar, la 1Br, la 2Ar, la 2Br, la 3Ar, la 3Br della scuola secondaria di primo grado Vittorio Fossombroni di Rigutino.

Durante il viaggio, i bambini animati da un forte entusiasmo, sono saliti sui bus della linea H e della linea LS6, rispettivamente in direzione Arezzo e Castiglion Fiorentino.

Con la linea H, il primo luogo di interesse affrontato è stato la Valdichiana, una panoramica sul territorio di appartenenza, citando alcuni personaggi importanti, il Granduca Pietro Leopoldo di Lorena e Vittorio Fossombroni, che hanno avuto un ruolo di rilievo e che hanno lasciato una traccia visibile del loro operato; successivamente il Parco di Lignano che svetta sopra Rigutino, un piccolo angolo di paradiso in cui rilassarsi immersi nella natura. Durante il percorso si sono ricordati i prodotti enogastronomici importanti del territorio e le feste paesane del posto come la Sagra della Polenta.

Una volta giunti poi a Policiano lo sguardo è stato rivolto alle alture che sovrastano la cittadina, in cui si erge un antico castello ricco di storia e la Fonte del Latte: Proseguendo il percorso, passando da Olmo è stata vista la Colonna Granducale, un vero e proprio cartello stradale del passato. È stata poi raggiunta la città passando in visita il Colle del Pionta, i Bastioni. Infine sono stati inseriti all’interno del percorso anche Piazza Grande e la Chimera, scultura etrusca del V secolo a.C. uno dei simboli di Arezzo per eccellenza.

Con la linea LS6, in direzione Castiglion Fiorentino gli studenti si sono confrontati con un itinerario differente: partendo sempre da una prima panoramica sulla Valdichiana sono stati affrontati altri punti di interesse: la colonna commemorativa della Battaglia di Rigutino, il Castello di Vitiano, oggi noto come “La Torre”.

Continuando il percorso in bus, gli studenti sono arrivati a Castiglion Fiorentino, in Piazza Garibaldi. Inoltre, anche se non visibili dal bus, sono stati approfonditi altri punti di interesse storico culturale della città: la Torre del Cassero, il Carrarmato Sturmgeschutz III.

Il progetto è gratuito per tutti i partecipanti.

Positivo anche il giudizio dei docenti. Questo il commento dell’insegnante Katiuscia Lucarelli: “I ragazzi hanno avuto modo di scoprire luoghi di interesse storico-artistico poco conosciuti dei quali ignoravano l'esistenza proprio nelle zone in cui vivono. L'uscita con il bus è stata interessante perché ha dato modo agli alunni di usufruire di un mezzo pubblico, finora mai utilizzato da molti di loro. Sapersi organizzare con gli orari per essere puntuali alla fermata, saper leggere le tabelle orario, non è sempre così scontato, soprattutto perché tanti ragazzi si spostano a piedi oppure solo in automobile con i genitori. Conoscere il proprio territorio, muoversi in autonomia utilizzando i mezzi pubblici è un traguardo al quale non possiamo rinunciare”.

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