La Croce Santa e la ricerca della pietra verde

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Vi voglio raccontare una storia che riguarda la Croce Santa, il prezioso reliquiario che fu donato dal Re di Francia Luigi IX al Beato Fra' Mansueto dei Lambardi di Mammi.

Che la vicenda sia vera lo conferma il fatto che, assieme alla croce, è oggi esposta una rarità: il sigillo del re di Francia che accompagnò il fantastico regalo. Ma non c’è solo il sigillo a confermare che quell'omaggio arriva direttamente dalla mano di un re.

Nel mese di maggio ho partecipato a una giornata di studio sulla Croce Santa e le sue gemme. Ci sono andato perché le gemme viaggiano, parlano e raccontano storie. Ci dicono per esempio che le pietre verdi che ingioiellano la Croce Santa arrivano da molto lontano. Da un posto che ai tempi del Beato Mansueto era oltre i confini del mondo.

Arrivano dall’isola di Zabargad, nel Mar Rosso, vicino al confine con il Sudan. Un luogo misterioso di cui aveva parlato Plinio il Vecchio e di cui s’era poi persa la memoria.

Un’isola che fino ai tempi moderni era la sola fonte di approvvigionamento di una pregiata pietra verde, il peridoto, unica per dimensioni e trasparenza. Una pietra rara e costosissima, che solo i sovrani utilizzavano per impreziosire i loro gioielli. Ecco l’ulteriore conferma che quella croce fu davvero il dono di un Re.

Un’altra dimostrazione, insieme agli edifici civili, alle chiese, ai monasteri, alle torri sorte in quell’epoca che l’età del Beato Mansueto fu per davvero il “Secolo d’oro” di Castiglioni.

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Paolo Brandi

Paolo Brandi

Laureato in filosofia a Pisa e in storia a Siena. Amante dei cani, dell'Inter e della Sicilia. Fin da piccolo impegnato in politica ma col tempo ha assunto un atteggiamento più contemplativo.