Il potere di pochi e i cortigiani ingordi

. Inserito in #madecheseragiona

Questa storia del presidenzialismo e della elezione diretta del capo del governo sembra ammaliare come il canto delle sirene i cultori della politica. A me invece fa l’effetto opposto, mi produce un odioso fastidio come lo stridere del gesso sulla lavagna.

L’origine della nausea sta nel fatto che si invoca il presidenzialismo o l’elezione diretta del premier adducendo il motivo della stabilità e della semplificazione. Argomenti che svelano la pigrizia mentale dei politici di fronte al tema della complessità e della fluidità di cui è partecipe la società moderna.
Cari amici la politica è faticosa, è fatta di conflitti, mediazioni, compromessi ma oggi nessuno ha voglia di sgobbare, si preferisce banalizzare e volgarizzare ogni cosa: politica, rapporti personali, sentimenti, religione.
Cosa c’è di meglio di un eletto che decide tutto lui?
Siamo proprio sicuri che sia questa la medicina al mal di politica che affligge oggi più della metà dell’elettorato?
Qualche volta il rimedio è peggio del male. A furia di semplificare ci si trova con niente in mano, con dei buffoni che esercitano le leve del potere, con bambini che guidano Ferrari. Non dobbiamo poi stupirci se la gente dice: «siete tutti uguali». Perché i partiti non contano più niente, perché la fedeltà vale più della capacità, perché i parlamenti sono aule sorde e i consigli comunali palestre in cui ci si allena a dire «yes Sir». Pletore di “yesman” che dell’interesse collettivo se ne strafottono perché tanto ci pensa il gran capo. Non a caso dalla politica fuggono via i migliori cervelli e rimangono solo i collettori di briciole.
Cerchiamo pure la stabilità per non perdere tempo e alla fine avremo un potere, quello vero, esercitato da pochi e una marea di cortigiani ingordi.
Cerchiamo pure la stabilità in nome dell’efficienza e avremo la morte della democrazia e della politica come arte del governo, perché alla fine a decidere saranno i tecnici, i quali sono più preoccupati di coprirsi le terga che non di offrire soluzioni.
Fateci caso la classe politica è ormai incompetente su quasi tutto e si affida a Direttori Generali, burocrati e grand commis di stato, risultato? I tassi d’interesse aumentano, gli stipendi rimangono bassi, gli affitti vanno alle stelle, la sanità pubblica soffre e prospera quella privata, le pensioni sono al palo, il precariato impazza e dell’ambiente non frega niente a nessuno.
Così sia.

Tags: presidenzialismo

Paolo Brandi

Paolo Brandi

Laureato in filosofia a Pisa e in storia a Siena. Amante dei cani, dell'Inter e della Sicilia. Fin da piccolo impegnato in politica ma col tempo ha assunto un atteggiamento più contemplativo.