Giovi, riaperta una strada, ma i residenti protestano: "Insicura, edificio pericolante" Ar24Tv

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Ieri mattina a Giovi di Arezzo è stata riaperta al transito una strada che era stata chiusa nel 1995 per ragioni di sicurezza. L'’interdizione al transito alle auto era dovuta alla presenza di un fabbricato fatiscente e instabile, a fianco della carreggiata.

Struttura che di fatto costituiva un pericolo per i residenti. Il Comune assicura di aver messo in sicurezza lo stabile e quindi ieri la strada è stata riaperta al transito. I residenti però hanno protestato perché il problema, secondo loro, non sarebbe limitato all’ex oleificio di Giovi, ma anche ad altre magagne che tuttora persistono. Ho raccolto la testimonianza di un paio di residenti che hanno spiegato le motivazioni del loro dissenso.

Ho girato le domande al vicesindaco di Arezzo Gianfrancesco Gamurrini che però ha dato la netta impressione di aver gradito poco la variante al cerimoniale che l’ufficio stampa del Comune aveva preparato con cura. Gamurrini perlomeno si è sforzato di rispondere, seppur ricorrendo ad un po’ di politichese, mentre il sindaco Alessandro Ghinelli, appena udita la domanda, ha girato i tacchi e si è dileguato. Se qualcuno pensa che per fare il giornalista sia sufficiente mettere il microfono sotto il naso dell’interlocutore di turno per ascoltare un monologo che non preveda contraddittorio, si sbaglia di grosso: bisogna anche avere il coraggio di formulare tutte le domande utili per capire la realtà dei fatti. Ad Maiora!

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Massimo Gianni

Massimo Gianni

giornalista iscritto all’Ordine dal 1988, collabora con testate giornalistiche televisive e radiofoniche.