Fimer, ultimatum all'azienda: "Una settimana per decidere". Offerte da un fondo e da McLaren

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Il fondo d'investimento Clementy e la britannica McLaren hanno presentato offerte vincolanti per l'acquisto della Fimer. La scelta del cda entro il 28 aprile. Ieri presidio di fronte ai cancelli dell'azienda. Da oggi preidiio davanti al Tribunale di Arezzo.

"Il tempo è scaduto, se non ci saranno risposte certe si aprirà inevitabilmente una stagione di conflittualità che vedrà in prima fila accanto ai lavoratori anche la Regione". Così Valerio Fabiani, consigliere di Eugenio Giani per lavoro e crisi aziendali. Sotto il sole del primo pomeriggio, davanti ai cancelli della Fimer, si tiene l'assemblea dei lavoratori, convocata dalle organizzazioni sindacali dopo il tavolo di crisi riunito dalla Regione nella mattina. In quella sede erano presenti anche il sindaco di Terranuova Bracciolini  Sergio Chienni e l'azienda, rappresentata da un componente del nuovo cda: Luca Bertazzini. Quest'ultimo, sollecitato dalle domande di sindacati e istituzioni al tavolo, assicura che gli stipendi verranno regolarmente pagati; che non si taglieranno posti di lavoro e che la continuità produttiva di Fimer è certa.

Nessuno, nello stabilimento di Terranuova Bracciolini tira però un sospiro di sollievo. Dopo quasi due anni di attesa e nonostante il mercato in crescita - lo stabilimento produce inverter - il nuovo cda si presenta con la promessa di scegliere un investitore tra i due soggetti che, a quanto si è appreso, hanno presentato offerta vincolante. Si tratta del  fondo d'investimento Clementy, già in passato avvicinato all'azienda e di un colosso dell’auto, McLaren, che sarebbe pronto a salvare Fimer, il gruppo con sedi a Vimercate (Monza e Brianza) e Terranuova Bracciolini, attivo nella produzione di inverter per il comparto fotovoltaico e di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, finito in tensione finanziaria. Il gruppo britannico dell’automotive, così come il fondo d'investimento, ha presentato un’offerta vincolante. L’interessamento era arrivato già a metà marzo ed era stato valutato molto positivamente dal cda della società. Previsto l’ingresso diretto nell’azienda di Vimercate, con ingenti investimenti sia in equity che in debito.

Entro il 28 aprile, data indicata dal giudice nell'ambito della procedura concordataria, il cda dovrà scegliere una delle due offerte. Il 5 maggio è di nuovo convocato il tavolo della Regione per chiedere conto delle decisioni assunte per assicurare il rispetto degli impegni con i lavoratori e le istituzioni. Da oggi scatta intanto un presidio presso il Tribunale di Arezzo e venerdì 28 aprile uno sciopero generale di otto ore di tutti i lavoratori. Questo è stato deciso al termine dell'assemblea di fronte allo stabilimento Fimer di Terranuova Bracciolini, in provincia di Arezzo.

 

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