Panno del Casentino, battaglia per la sopravvivenza

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Riflettori accesi per salvaguardare una produzione d'eccellenza, quella del Panno del Casentino e con essa 18 posti di lavori diretti e un centinaio dell'indotto. Ceccarelli torna sulla vicenda, il sindaco di Bibbiena Vagnoli scrive a Giani. Aruba collaborativa, il sindacato annuncia la costituzione di un comitato. 

Un’intricata situazione immobiliare e societaria che vede ben due curatele interessate e che  – nei fatti e in particolare dietro azione delle curatele – ha determinato l’avviata procedura dei licenziamenti collettivi per cessazione d’attivitàUna delle due, Verdi Colli, l'immobiliare di Aruba, ha fatto un passo indietro, annunciando di aver "comunicato formalmente ai commissari di essere disposta a rinunciare all’aggiudicazione provvisoria del lotto". L'annuncio di Aruba è stato accolto positivamente dal sindacato CGIL, che nel frattempo si cautela con la costituzione di un Comitato che potrebbe far scattare occupazione e autogestione se non vi saranno svolte auspicate per il mantenimento della produzione nell'attuale sito.

“Il massimo coinvolgimento e unione con coloro – impegnati socialmente e civilmente – che si ritrovano in questi obiettivi” e cioè nel proseguimento dell’attività produttiva  dello stabilimento ex Lanificio di Soci e sulle collegate Tacs e Tessilnova e della difesa del panno del Casentino. “Va tutelata – ricorda Alessandro Mugnai della Filctem - tutta la filiera del territorio promuovendo una vera e propria unione di tutti i suoi lavoratori, i quali s’intendono a loro volta non “lavoratori subordinati” ma veri e propri produttori che – con la loro esperienza appresa nel territorio e col duro lavoro – garantiscono l’esistenza del panno del Casentino”.

Panno Casentino, Ceccarelli (Pd): "Regione impegnata a favorire migliore soluzione"

«La Regione farà quanto nelle sue possibilità per favorire una soluzione che possa garantire continuità alla produzione del Panno Casentino e salvaguardare i posti di lavoro oggi in pericolo. La prossima settimana sarà convocato il tavolo di crisi, chiesto dai sindacati e sollecitato da me e dalla consigliera Lucia De Robertis. E voglio augurarmi che le istituzioni nel loro complesso siano mobilitate per cercare le soluzioni idonee. Ma è evidente che questo non basta. Io credo che far convivere la tradizione e l’innovazione sia una delle grandi scommesse per garantire lo sviluppo sostenibile futuro nei nostri territori e per questo ritengo che l’imprenditoria più forte e illuminata debba a sua volta raccogliere questa sfida e dare il proprio imprescindibile contributo per vincere questa scommessa».

Così Vincenzo Ceccarelli, capogruppo PD in Consiglio regionale, sulla vicenda della produzione del Panno Casentino.

Il sindaco di Bibbiena Filippo Vagnoli interviene sulla questione lanificio e panno Casentino

Il Sindaco di Bibbiena ha inviato una lettera al Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e all'assessore all'artigianato Marras in riferimento alla crisi che sta attraversando il lanificio di Soci.
Così facendo il primo cittadino di Bibbiena ha voluto lanciare un allarme sulle conseguenze che una soluzione negativa della crisi avrebbe su un gruppo di lavoratori altamente specializzati e sulle loro famiglie e parimenti su un simbolo importante del territorio casentinese.

Ciò che Vagnoli chiede alla Regione è un intervento immediato per garantire ai lavoratori i loro diritti, ma anche la filiera di quello che ha rappresentato la base della nostra storia locale e non solo.

Il Sindaco commenta: “I posti di lavoro, le persone al primo posto. Al di là della elevata complessità del quadro societario e dei procedimenti liquidatori in corso, quello che è fondamentale salvare sono i lavoratori. Ma oltre loro c’è un prodotto che è base portante della nostra memoria. L’arte laniera, ricordiamolo, ha dato impulso al Rinascimento e per il Casentino questo panno rustico rappresenta le radici.  Spero pertanto che i vertici della Regione possano intervenire quanto prima per risolvere una situazione che, al di là di ogni retorica, farebbe perdere al Casentino e alla Toscana una parte importante della sua storia passata e recente”. Il Sindaco conclude: “Come amministrazione stiamo seguendo la situazione da vicino, abbiamo partecipato attivamente al tavolo prefettizio e continueremo a seguire da vicino la vicenda.
Voglio però aggiungere che a differenza di quanto auspica qualche politico e sigla sindacale, non vediamo positivamente il possibile "farsi indietro" di un importante investitore locale che, al contrario, pensiamo possa portare grande valore sia al sito industriale di Soci che alla continuazione della storia del Panno stesso. Auspichiamo quindi che l'importante investitore locale continui ad essere presente poiché può portare solo risvolti positivi al paese di Soci e al lanificio"

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