Bekaert, le proposte della Regione. Giani: "Ora patto per la reindustrializzazione"

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Sfumata per volontà dell’azienda la possibilità di avere altre sei settimane di cassa covid, nonostante le garanzie del Governo 

E allora no. ‘No’ ad altre sei settimane di cassa covid; ‘no’ a prorogare gli incentivi per la ricollocazione dei 112 lavoratori rimasti in capo a Bekaert e che da oggi vedranno attivati i licenziamenti disposti dall’azienda fin dal 2018. ‘No’ a all’unità delle parti al tavolo richiesta dai ministeri dello sviluppo economico e del lavoro, in cambio della garanzia della cassa integrazione fino a fine giugno. L’incentivo che, hanno ripetuto in nottata i massimi livelli tecnici ministeriali, sarebbe applicabile a zero costi per l’azienda. Niente, a Bekaert non interessa. 

E’ il bilancio della partita che ha impegnato (anche) la Regione e le istituzioni locali fin dal 2018, quando la multinazionale belga avviò la procedura per il licenziamento collettivo degli operai dello stabilimento di Figline.

Al tavolo anche il presidente Eugenio Giani, durissimo nei confronti di Bekaert, con il consigliere delegato al lavoro, Valerio Fabiani; i sindacati nazionali e locali dei metalmeccanici e le istituzioni nazionali e locali.

“Ringrazio la viceministra Alessandra Todde, perché oltre alla partita Bekaert c’è la partita Piombino” afferma Giani, che rilancia sulla proposta di favorire la “reindustrializzare il sito di Figline attraverso una serie di misure: il mantenimento per 12 mesi degli incentivi per la ricollocazione dei lavoratori; dell’advisor per studiare eventuali nuove proposte di acquisto; l’attivazione della verifica delle condizioni ambientali e di sicurezza dell’immobile a Figline”. In cambio Regione e Governo assicurano “la disponibilità di Invitalia e di Sici a sostenere nuovi investitori anche entrando nel capitale sociale di nuove realtà produttive”. 


Lo scopo insomma, sarebbe quello di mantenere vivo il confronto per la reindustrializzazione e la ricollocazione dei lavoratori. E’ la proposta del giorno dopo, quella che comunque non molla l’obiettivo di verificare la fattibilità di progetti che leghino il sito di Figline a quello di Piombino, per una filiera toscana dell’acciaio. 

Denuncia Fabiani: “Abbiamo chiesto all’azienda di attivare ulteriori sei settimane della cassa covid introdotta di recente dal governo, così come già fatto a fronte del precedente accordo del 24 febbraio scorso”. Bekaert però “ha fatto prevalere una sua valutazione, difforme rispetto alla chiara interpretazione  fornita dai tecnici ministeriali sull’utilizzo di questo strumento: questo ha impedito di estendere le tutele ai lavoratori”. L’azienda, aggiunge il consigliere di Giani “si è rifiutata di replicare l’accordo già sottoscritto a febbraio ed è in contraddizione con se stessa. Bekaert vuole solo licenziare e scappare – conclude Fabiani -. Questo è un precedente che non depone bene neppure per gli altri siti della multinazionale in Italia”. 

Il sindaco di Cavriglia Leonardo Degl'Innocenti O Sanni, a nome anche di tutta la Giunta Comunale, è intervenuto sul caso Beakert attraverso una lettera aperta:

"Profondamente delusi e amareggiati per il comportamento grave e vergognoso dell’azienda di ieri sera al tavolo di confronto del Mise che non ha accettato la proroga della cassa integrazione in attesa di una seria reindustrializzazione del sito, condividiamo la battaglia per il mantenimento dei posti di lavoro dei 113 dipendenti Bekaert di Figline Incisa e come Amministrazione Comunale ci mettiamo fin da adesso a disposizione per individuare qualsiasi soluzione per scongiurare il peggio e salvaguardare il futuro dello stabilimento valdarnese. Siamo sicuri che solo il territorio a questo punto attraverso la Regione Toscana possa giocare un ruolo finale in questa vertenza. Ci auguriamo che il Presidente Giani convochi quanto prima un tavolo tecnico con tutte le sigle sindacali per trovare una soluzione e salvaguardare i diritti ed i posti di lavoro dei dipendenti e delle loro famiglie. Purtroppo, oggi non possiamo essere presenti ma siamo a disposizione per qualsiasi genere di iniziativa si voglia intraprendere a fianco dei lavoratori".

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