La CRT anticipa il nuovo contratto di lavoro ai propri dipendenti

. Inserito in Lavoro

La Clinica di Riabilitazione Toscana svolge attività di riabilitazione a favore dei residenti dell'intera Azienda USL TSE. In particolare a favore dei pazienti colpiti da Gravi Cerebrolesioni Acquisite.

La sua forma gestionale è di società per azioni ma il fine degli azionisti non è la distribuzione degli utili ma quello di mantenere alto il livello degli investimenti in tecnologia, qualità e professionalità del personale e attività di ricerca. In questo contesto l'attenzione si è concentrata sulla situazione del personale che sconta, al pari delle tariffe remunerative dei servizi, di un ritardo di oltre 10 anni nel rinnovo contrattuale.

Per questo la CRT anticipa tutti e procederà con l'applicazione dei contenuti economici del nuovo contratto di lavoro ai propri dipendenti. E questo già con la busta paga di luglio. Le segreterie nazionali di CGIL, CISL e UIL da una parte e AIOP e ARIS, i sindacati datoriali del settore sanità dall'altra, non hanno, infatti, ancora ratificato la pre-intesa sottoscritta lo scorso 10 giugno.

"Nonostante questo - afferma il Direttore generale CRT, Antonio Boncompagni - noi intendiamo dare corso ugualmente ai contenuti economici della pre-intesa, colmando un divario ormai inaccettabile tra i contratti di tipo privatistico e quelli di tipo pubblico". Nella CRT è ormai, infatti, consolidato l'utilizzo del contratto collettivo di lavoro che a suo tempo è stato sottoscritto da CGIL, CISL e UIL cui si è unita anche la UGL sanità.

"Non è più sostenibile - afferma Boncompagni - una differenza di trattamento con i dipendenti pubblici che ormai non è più giustificabile e pertanto, anche se manca la firma finale dei sindacati e della Associazioni di categoria della sanità, la CRT intende riconoscere il ruolo e la professionalità del proprio personale che si è dimostrato, anche in questa delicata fase dell'emergenza, all'altezza della situazione. Inoltre se vogliamo affermare il nostro ruolo integrativo al SSN, allora non ci devono essere differenze economiche tra professionisti che svolgono lo stesso lavoro.

La decisione viene proprio assunta per superare uno stallo che blocca ogni relazione e ogni confronto sui temi che ogni giorno devono essere affrontati e risolti sul campo per migliorare la qualità del servizio e delle prestazioni ai cittadini. Ai dipendenti va comunque e sempre un grazie per il lavoro svolto e la professionalità che costantemente dimostrano pur in situazioni molto difficoltose".

Tags: Crt Antonio Boncompagni