Sting il "pungiglione" tra gli operai Bekaert: "La vostra storia è la stessa del mio villaggio" - Video

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È arrivato con la chitarra, accompagnato dalla moglie Trudie: l'ex Police ha fatto visita ai lavoratori della Bekaert di Figline Valdarno e con loro si è intrattenuto, ha suonato e cantato "Una vita da mediano" di Ligabue e "Message in a bottle"

Gordon Matthew Thomas Sumner, conosciuto da tutti come Sting, il "pungiglione", poco dopo le 11 di stamani ha fatto visita agli operai dell'azienda Bekaert di Figline Valdarno, in presidio a difesa del posto di lavoro. 

L'ex leader dei Police, osannata rockstar mondiale che ha eletto la tenuta di proprietà a Figline Valdarno come sua seconda casa, era stato invitato da Andrea Brunori della Rsu, che gli ha inviato una lettera, raccontandogli il dramma dei 320 operai Bekaert.

Invito raccolto da Sting, mosso anche dal fatto che il suo paese natale, Wallsend, nel Regno Unito, vicino a Newcastle, ha vissuto una vicenda simile: "Quando Andrea mi ha scritto e mi ha raccontato la vostra storia, ho riconosciuto che è la stessa di quella del mio villaggio:  chiusa all'improvviso l'unica fabbrica che c'era, dove si producevano navi" e ha ricordato quei fatti intonando "The last ship".

Sting ha  portato la sua solidarietà e lo ha fatto alla sua maniera, suonando e cantando. Ha accompagnato alla chitarra i lavoratori in "Una vita da mediano", hit di Ligabue e poi "Message in a bottle", uno dei più grandi successi dei Police. 

Sting si porta a casa la maglietta "Io sto con gli operai Bekaert", i lavoratori incassano il sostegno di un'autorevole star mondiale della musica. Non risolverà i problemi, ma serve a fare luce su questa vicenda e il dramma di tante famiglie del Valdarno fiorentino e aretino.

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