Confartigianato Imprese Arezzo: "Meglio l'occupazione giovanile, bene l'apprendistato"

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Il presidente della Consulta delle Categorie di Confartigianato Arezzo Maurizio Baldi: "dimostrata l'utilità dei nostri progetti di alternanza scuola-lavoro".

Migliora l'occupazione giovanile e in particolare è il contratto di apprendistato quello che registra un trend particolarmente positivo. L'ultimo studio di Confartigianato sui dati del mercato del lavoro evidenzia una riduzione di 2,8 punti del tasso di disoccupazione degli under 30. In particolare, nel terzo trimestre 2019, l'indicatore sulla disoccupazione dei lavoratori che hanno meno di 30 anni è sceso al 20,1%, un livello che non si registrava dalla fine del 2011. "Il buon andamento del mercato del lavoro giovanile", osserva Baldi, "è sostenuto dalla crescita delle assunzioni in apprendistato, che rimane superiore a quella delle assunzioni a tempo indeterminato di giovani fino a 29 anni".

In relazione a questo importante istituto, che rappresenta uno strumento di ingresso qualificato nel mondo del lavoro, va ricordato che per il 2020 è stato reintrodotto lo sgravio contributivo totale per i primi 3 anni di contratto per le assunzioni in apprendistato di primo livello (riguardante i minori), effettuate da imprese fino a 9 dipendenti. Le nuove assunzioni in apprendistato di giovani under 30 sono state nel settore privato 317.696. Ciò significa che attraverso questo importante canale entrano nel mondo del lavoro 1.261 giovani per ogni giorno lavorativo. Le assunzioni degli apprendisti superano del 9,9% (28.534 unità in più) le 289.162 nuove assunzioni di giovani a tempo indeterminato. L'apprendistato inoltre mostra saldi positivi fin dal 2014 e ha toccato a luglio 2019 il massimo di +144.504, un dato non lontano dal +143.438 unità di settembre 2019. Negli ultimi 12 mesi i giovani vengono soprattutto assunti con contratto a termine (41,3%); seguono le altre tipologie di contratto con il 36,2% - composizione di 14,1% di somministrazione, di 11,8% intermittente e di 10,3% di stagionale -, mentre l'apprendistato rappresenta un nuovo rapporto attivato su dieci (11,8%) per giovani under 30 e supera la quota del 10,7% del lavoro a tempo indeterminato.

In chiave territoriale la maggiore propensione all'utilizzo dell'apprendistato si registra in Umbria, dove negli ultimi 12 mesi si contano 18,2 nuovi rapporti di apprendistato ogni cento nuovi rapporti attivati per under 30; ma anche la Toscana (con il 14,9%) e le Marche (con il 14,3%) mostrano buone performance. "Questo trend", commenta Maurizio Baldi di Confartigianato Arezzo, "conferma l'utilità delle iniziative messe in atto da tempo dalla nostra associazione per favorire un migliore interscambio fra mondo della scuola e mondo del lavoro. In particolare siamo molto soddisfatti del progetto di alternanza scuola lavoro che stiamo portando avanti con il Liceo dell'Artigianato ad Arezzo e con l'Isis del Valdarno. Sono progetti che permettono ai ragazzi più grandi di avvicinarsi al mondo del lavoro durante il periodo scolastico, consentono loro di capire meglio come orientarsi appena usciti dalla scuola ma anche di comprendere le esigenze delle imprese".

"Queste iniziative", aggiunge il presidente, "permettono alle scuole di ridurre il gap che esiste tra i programmi scolastici e le esigenze del mondo del lavoro, in particolare delle aziende del territorio. Il 'vecchio' istituto dell'apprendistato per le nostre imprese è fondamentale, perché permette di formare i giovani in base alle specifiche esigenze di un'azienda, di fidelizzarli e di qualificare maggiormente il proprio organico aziendale. Per il mondo dell'artigianato e della PMI è strategico avere giovani motivati, desiderosi di apprendere ma dall'altro canto avere anche flessibilità e costi della manodopera in linea con il resto dell'Europa".

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