Un biscotto per l'Africa, Gabriella Rossi: "Pensiero concreto dei bambini aretini agli amici africani"

. Inserito in La versione di Bianca

Zucchero e solidarietà. Il concorso Un biscotto per l’Africa, organizzato dall’associazione Tecla Onlus, raggiunge quest’anno la sua settima edizione.

La gara si svolgerà durante il pomeriggio di sabato 30 marzo. Il palazzo della Fraternita dei Laici, affacciato su Piazza Grande ad Arezzo, ospiterà gli alunni di scuole elementari e medie di tutta la provincia di Arezzo, giovanissimi pasticceri per un giorno.

La missione: cucinare il biscotto migliore, o almeno uno dei più graditi ai golosi assaggiatori che si raduneranno per l’evento. La classifica delle cinque creazioni vincitrici sarà costruita in base alle preferenze di chiunque acquisterà una o più schede di voto, contribuendo così alla raccolta fondi dell’associazione. Insieme ad alcuni rappresentanti delle istituzioni, spetterà a questa giuria popolare il compito di selezionare le dolcezze da premiare. In palio, un pranzo o una cena in uno dei ristoranti sostenitori dell’iniziativa e l’invito a una trasmissione su Teletruria.

Gli sfidanti (uno o più ragazzi, con l’aiuto di un familiare) potranno dare libero sfogo alla fantasia. Qualsiasi forma e ingrediente sono ammessi, oltre alla possibilità di gareggiare nella sezione speciale per prodotti senza glutine. Durante la valutazione, i giurati potranno dissetarsi grazie ai vini selezionati dai sommelier AIS della delegazione di Arezzo, che come sempre offriranno la loro professionalità al servizio del duello fra biscotti.

Il contest sarà animato dal Coro Voceincanto e dal gruppo scout, che intratterranno i presenti con musica e giochi in piazza. Tutto ruota intorno alla solidarietà, richiamata con forza anche dalla partecipazione di Elisa Spini. Figlia di Carlo Spini e Gabriella Vigiani, i due volontari di Sansepolcro scomparsi nell’incidente aereo in Etiopia il 10 marzo scorso, sarà lei a consegnare uno dei premi della competizione.

Il ricavato dell’evento sarà interamente destinato a finanziare le attività di Tecla Onlus. Gabriella Rossi è presidente dell’associazione, da anni impegnata in progetti di cooperazione e sviluppo internazionale.

Bianca: Com’è nata questa iniziativa?

Gabriella Rossi: Volevamo come target i ragazzi. Riflettendo su come coinvolgerli, ci è sembrata una bella idea far preparare i biscotti in famiglia. Anche per riscoprire con genitori, nonni e zii che daranno la loro disponibilità un modo di stare insieme che ormai è diventato abbastanza inusuale. Addirittura so che dei concorrenti saltano la scuola per dedicarsi ai biscotti: una cosa simpaticissima! Abbiamo pensato anche a un angolo del bambino dove proietteremo dei film. E vorremmo che i ragazzi scrivessero un loro pensiero a un amichetto che vive in Africa, senza luce e senza acqua.

Bianca: Che progetti andranno a finanziare i fondi raccolti grazie a questa edizione di Un biscotto per l’Africa?

Gabriella Rossi: Stiamo terminando una casa a Mahasoa, in Madagascar, per i bambini malnutriti e con il piede torto da 0 a 3 anni. Questo perché siamo convinti che una diagnosi precoce aiuti a risolvere il problema alla radice, senza incorrere in complicazioni o in altri tipi di intervento. Siamo quasi alla fine, questi soldi dovrebbero pagare l’allestimento della struttura.

Bianca: Quali sono state le ricette più memorabili finora? Un suggerimento ai partecipanti?

Gabriella Rossi: Una domanda molto difficile! C’è la sezione “normale” e quella per i biscotti senza glutine. In passato le creazioni che hanno colpito di più erano originali e curate più nella forma e nel colore che nel sapore. Alcuni bambini hanno preparato dei biscotti che rappresentavano gli animali dell’Africa o con la forma del continente. Mi è piaciuto molto un gruppo di ragazzine che ha cucinato biscotti ispirandosi a un villaggio africano, all’elefante, al leopardo: sembrava di guardare un quadro!

Tags: Un biscotto per l'Africa Tecla onlus

Bianca Sestini

Bianca Sestini

Sono laureata in giurisprudenza e ho concluso il praticantato presso la Scuola di Giornalismo "Massimo Baldini" della Luiss di Roma. Parlo Inglese e un po' di Francese. Sono appassionata di fotografia, documentari e podcast della Bbc. Società, viaggi, cultura e scienza sono le aree che sono più curiosa di esplorare.