A Renzino premiata la poesia d’amore e la letteratura per bambini: vincono i sentimenti e l'amicizia - Foto

. Inserito in La versione di Bianca

Cosa c’entra un circolo Arci con un concorso nazionale di poesia d’amore e di narrativa per l’infanzia? Eppure proprio l’edificio color arancione bruciato alle porte di Foiano, ha ospitato la premiazione del doppio concorso indetto dalla storica associazione di Renzino

Una tradizione che, sia per la poesia che per le storie dedicate ai più piccoli, ha ampiamente superato i 20 anni. Durante la serata i vincitori, provenienti da tutta Italia, hanno incassato riconoscimenti e menzioni, rigorosamente non in denaro. A valutare le opere in concorso, una giuria composta prevalentemente da docenti del territorio, affiancata per la sezione di narrativa per bambini da un gruppetto di studenti delle scuole elementari e medie di Foiano, insigniti del ruolo di giudici a parità di voto con gli adulti. A presentare la piacevole serata, una professionista del calibro di Silvia Crocini, che da anni conduce l'appuntamento, trasportando con maestria i presenti tra le emozioni di "versi" e prosa. Con punte "sdrammatizzanti" regalate dalla musica dei fratelli Reali e di papà Roberto, fine dicitore con la complicità del nostro divertito direttore, Guido Albucci.

Nell’imboccare la salitina che porta al circolo, si gratta il sottoscocca dell’automobile contro l’asfalto dissestato. Ma l’atmosfera che si respira all’interno ripara all’inconveniente in pochi minuti. Bisognerebbe essere tra i frequentatori più assidui di questo luogo, discreto nonostante l’insegna caparbiamente affacciata sulla strada, per capire quanto sia affollato al di fuori delle occasioni speciali. L’arredamento risale a qualche decennio fa, la gentilezza anche. Una platea di soci (circa 120 quelli ufficiali) prevalentemente adulta, che però riserva ai giovani un’accoglienza sinceramente entusiasta.

Ecco i vincitori 2019:

Per unire le fila di un discorso in cui si intrecciano la storia di una comunità da meno di 2000 abitanti, la premiata letteratura d’amore e per bambini, la buona cucina fatta in casa, bisogna rivolgersi a una figura come Lorenzo Moretti, membro del comitato organizzatore che collabora con il circolo da più di 15 anni.

Bianca: Che bilancio fa della 24^ edizione del Premio Concorso di Renzino appena conclusa?

Lorenzo Moretti: Sicuramente positivo. Abbiamo sempre il rimpianto che avremmo potuto fare meglio a livello di comunicazione. Ci sono persone che ci danno una mano sui social, però se si potesse operare in maniera più efficace in questo ambito e magari avere anche il tempo di presenziare ad altre iniziative culturali sul territorio…Forse siamo un po’ troppo ambiziosi, non ci accontentiamo. Quando si crede in qualcosa, si cerca di lavorare perché funzioni: il nostro spirito è questo.

Bianca: Come immagina il futuro dell’iniziativa?

Lorenzo Moretti: Una cosa su cui stiamo ragionando da tanto tempo è rendere sempre meno complicato l’accesso al concorso, stiamo pensando di far inviare le opere via mail invece che in formato cartaceo. I tempi cambiano! Poi abbiamo una pagina social che vorremmo gestire meglio e ci sono altri percorsi digitali che ci aiuterebbero a farci conoscere – come Instagram, su cui non siamo presenti –. Abbiamo un patrimonio di migliaia di opere in archivio che sarebbe veramente interessante poter digitalizzare e rendere disponibili. Se volessimo, fra 10 anni potremmo pubblicare una poesia che ha partecipato al concorso ogni giorno! Speriamo in un maggiore aiuto dal territorio, è necessario un rinnovamento, come in tutte le cose. La vita dietro a uno schermo prima o poi annoierà la gente. Almeno, questo è il mio augurio.

Bianca: Che storia c’è dietro il vostro circolo Arci? Cosa rappresenta per la comunità?

Lorenzo Moretti: Già nel dopoguerra esisteva una stanzetta messa a disposizione da una persona del quartiere. Poi, con il solo volontariato e senza un centesimo di denaro pubblico, è stato edificato l’attuale circolo. Enrico Berlinguer è venuto a inaugurarlo nel luglio 1982: una moltitudine di gente, c’è stata una festa formidabile. La memoria storica si sta allontanando sempre più, ma questo territorio è stato segnato nel 1921 dai fatti di Renzino. I libri di storia parlano di eventi sanguinosi, quando alcuni militanti di sinistra uccisero 3 squadristi fascisti. Alcuni dei responsabili furono condannati. I fascisti, per ritorsione, uccisero 9 persone a Foiano per cui nessuno ha mai pagato, non c’è mai stato un processo – la propaganda stava già prendendo il sopravvento –. Fra 2 anni sarà passato un secolo da quel giorno: sicuramente ricorderemo questa pagina dolorosa della storia locale. Oggi il circolo è una realtà che riguarda tutta Foiano e fa da contenitore di cose diverse. C’è l’attività ricreativa di chi gioca a carte, all’interno della struttura  sono ospitate due squadre di calcio e una di ciclismo. In queste settimane si sta svolgendo un torneo di biliardo molto importante. Per festeggiare il 1 maggio organizziamo una gara di ciclismo per allievi, la 54esima edizione nel 2018. Un’altra ricorrenza sentita è la festa della Befana, che si ripete da 35 anni. Ci dicono che si vede da fuori che andiamo d’accordo fra noi. Può sembrare banale, ma se non c’è feeling tra le persone non è semplice tenere in piedi una piccola comunità come questa. Il nostro circolo funziona esclusivamente grazie al volontariato, non ci sono rimborsi di alcun tipo. Di questo siamo molto fieri, lo consideriamo un elemento distintivo. Tutto ciò che ha un valore sociale, etico, di buona convivenza qua trova spazio. Il volontariato in Centro Italia sta attraversando un periodo difficile, noi proviamo a tenere duro sperando che i giovani abbiano tempo e voglia di conservare questo posto.

 

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Bianca Sestini

Bianca Sestini

Sono laureata in giurisprudenza e ho concluso il praticantato presso la Scuola di Giornalismo "Massimo Baldini" della Luiss di Roma. Parlo Inglese e un po' di Francese. Sono appassionata di fotografia, documentari e podcast della Bbc. Società, viaggi, cultura e scienza sono le aree che sono più curiosa di esplorare.