Pastori, Re Magi e ponte Morandi: a Badia al Pino il presepe che non ti aspetti Ar24Tv
Una visita a casa del Dott. Saverio Macrì, alla scoperta di un’attrazione speciale che ogni anno si rinnova nelle vicinanze di Arezzo
I lavori all’interno del piccolo capanno sul lato più appartato del giardino cominciano mesi prima, già da settembre. Saverio Macrì, medico di famiglia da anni in pensione e aretino d’adozione, ha trapiantato a Badia al Pino una tradizione che in Calabria ricorda molto forte. Sul presepe ha scritto anche un libro, con nozioni di storia e suggerimenti sulle tecniche di costruzione.
Ogni anno le statuine più adatte vengono selezionate tra una folta schiera di candidate. Il dottore ne indica un paio delle più vicine, provenienti da Tropea, e un’altra, un marinaio, comprata a Cremona. A volte qualche nuovo acquisto si unisce alla comitiva, ma non è solo questione di personaggi se il presepe offre ogni anno uno spettacolo originale e attualissimo.
I monconi del ponte Morandi dopo il crollo dello scorso 14 agosto o una paziente ricoperta di formiche al pronto soccorso non stupiscono più di tanto chi conosce lo stile Macrì. Un presepe contemporaneo e spesso orientato alla denuncia, che guarda con affetto alla tradizione ma parla tanto di presente vissuto e raccontato dai media. Il punto di vista, ovviamente, è quello del suo ideatore, che su questa icona interviene senza timidezza. La posizione della Madonna con il Bambinello in braccio, il bue e l’asinello posizionati fuori dalla mangiatoia: nulla è lasciato al caso in questo allestimento firmato in più punti anche da dettagli legati alla vita personale del suo curatore.