Arezzo Passioni Festival, quel patchwork di eventi che riscalda il cuore della città

. Inserito in La versione di Bianca

Che freddo sarebbe senza Arezzo Passioni Festival? Gli ospiti della manifestazione invernale al via venerdì 23 novembre sono ambasciatori di zone diverse del mappamondo della cultura: si parlerà di letteratura, giornalismo, tv, ma anche cinema, teatro e cucina

È una specie di patchwork di eventi quello che i suoi due coordinatori, Marco Meacci e Mattia Cialini, hanno cucito insieme per scaldare il cuore di Arezzo nei prossimi mesi. Per ora sono sei gli incontri allineati lungo la griglia di partenza, ma la lista di personaggi che il pubblico è invitato ad accogliere potrebbe allungarsi. C’è tempo fino a marzo 2019, quando il festival si prenderà qualche settimana di riposo per tornare in veste estiva, con una sequenza di appuntamenti ravvicinati.

L’onere e l’onore di svelare di più sulla rassegna spetta al suo ideatore, Marco Meacci.

Bianca: In che direzione si muove quest’anno il Passioni Festival?

Marco Meacci: Il grande tema di fondo sono le passioni dell’essere umano, quindi mantiene le caratteristiche con cui è nato. Cerchiamo di fornire delle spinte al pubblico, perché secondo noi, a differenza di quanto spesso si dice, esiste una forte e latente domanda culturale. Vogliamo sollecitare la passione per la cultura, intesa come qualità ma al tempo stesso in forma molto popolare e accessibile, il più possibile divertente e giocosa. La nostra idea è di portare ad Arezzo figure importanti e appassionate a scrittura, teatro, cinema, narrativa.

Bianca: Quali sono le passioni che farebbero bene ad Arezzo secondo lei?

Marco Meacci: Non diamo consigli. Noi cerchiamo di fornire un’offerta culturale partendo prima di tutto dai nostri gusti e dalla voglia di creare occasioni di incontro. Ci muoviamo molto sulla contemporaneità e l’attualità, invitiamo personalità vivaci e capaci di raccontare il mondo di oggi.

Bianca: Doppia sede per il festival quest’inverno: cinema Eden più Circolo Artistico.

Marco Meacci: Ci siamo affezionati a questi luoghi dove abbiamo lavorato negli anni e siamo cresciuti. Il Passioni Festival estivo era ambientato all’Eden anche nella fase in cui il cinema rischiava la chiusura definitiva. Una scelta simbolica, per dare un segnale di amore verso quel posto. Ma questo non esclude eventuali altri eventi anche altrove.

Bianca; Il calendario invernale del Passioni Festival è pronto ma potrebbe ancora arricchirsi di appuntamenti.

Marco Meacci: La scaletta è molto strutturata e cerca di parlare a un pubblico sempre più ampio. Non ci occupiamo semplicemente di libri, ci apriamo alla cultura a 360 gradi. Solo nel mese di dicembre avremo i primi quattro eventi. Siamo già soddisfatti di ciò che abbiamo messo in piedi ma probabilmente ci saranno altre sorprese tra gennaio e febbraio.

Bianca: Qualche anticipazione sulla versione più concentrata del Passioni Festival per l’estate 2019?

Marco Meacci: Sicuramente ci sarà: l’appuntamento estivo è il nucleo consolidato e più robusto del Passioni Festival. La scorsa estate siamo arrivati addirittura a sei giorni di incontri, eventi, iniziative e firme. Di certo sarà molto strutturato, però è ancora presto per parlarne.

Tags: Arezzo Passioni Festival

Bianca Sestini

Bianca Sestini

Sono laureata in giurisprudenza e ho concluso il praticantato presso la Scuola di Giornalismo "Massimo Baldini" della Luiss di Roma. Parlo Inglese e un po' di Francese. Sono appassionata di fotografia, documentari e podcast della Bbc. Società, viaggi, cultura e scienza sono le aree che sono più curiosa di esplorare.