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lunedì | 12-05-2025

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Brunello, il violoncellista delle Dolomiti, per il gran finale della stagione sinfonica di Arezzo Ars Nova

L’artista nel 1986 ha vinto il primo premio al prestigioso Concorso internazionale Čajkovskij di Mosca per il violoncello. Brunello si è esibito nei migliori teatri e sale da concerto del mondo, sotto la direzione di maestri del tango di  Claudio Abbado,Riccardo Muti,  Myung-Whun Chung, Valery Gergiev, Seiji OzawaCarlo Maria Giulini, Eliahu Inbal, Marek Janowski e  Zubin Mehta Il Maestro Brunello ha fondato e dirige l’Orchestra d’archi italiana ed è Accademico di Santa Cecilia.
Ha un repertorio molto vasto, che spazia dalla musica barocca e Bach (di cui ha inciso tra 1993 e 1994 le sei Sei suites per violoncello solo alla musica contemporanea con incursioni nel jazz. Ad Arezzo, con l’Orchestra regionale della Toscana,  suonerà un violoncello Maggini del Seicento, appartenuto a Benedetto Mazzacurati.
Di lui si ricordano i famosi concerti in alta montagna della manifestazione  “I Suoni delle Dolomiti “ dove il suono del violoncello sfida la tensione all’infinito delle vette rocciose. Sfida suggestiva ripetuta tra le cave bianche per il marmo delle Apuane e sulle dune sabbiose del deserto.  Il programma che Mario Brunello presenta al teatro Mecenate di Arezzo, accompagnato dalla magnifica orchestra ORT, ci condurrà nell’atmosfera della musica russa dell’Ottocento, con pezzi di Pëtr Il’ič Čajkovskij, di Rubinstein e di Arenskij. I tre compositori soffrono la fascinazione della musica di Mozart la cui musica cercano di coniugare alle tensioni interiori e drammatiche del romanticismo russo.  Grandi emozioni non attenuate dal tempo trascorso e restituite alla sensibilità contemporanea dagli artisti dell’ORT e dal violoncello di Mario Brunello. 

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