Domenica 31 Marzo, ore 17, in Cattedrale ad Arezzo ordinazione episcopale di don Marco Salvi

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Presenti i cardinali Bassetti, Coccopalmerio e Betori e venti vescovi

 Domani, domenica 31 marzo, alle ore 17, nella cattedrale di Arezzo, don Marco Salvi sarà consacrato vescovo per l’imposizione delle mani dei cardinali Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, e Francesco Coccopalmerio, presidente emerito del Pontificio Consiglio per i testi legislativi, e dell’arcivescovo mons. Riccardo Fontana, vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro.

Concelebreranno il cardinal Giuseppe Betori, della diocesi fiorentina, e una ventina di vescovi toscani ed umbri, oltre a numerosi sacerdoti provenienti anche dalla diocesi di Perugia-Città della Pieve.

            Don Marco Salvi, nato a Sansepolcro il 4 aprile 1954, attuale parroco di Anghiari, è stato nominato vescovo titolare di Termini Imerese e vescovo ausiliare di Perugia-Città della Pieve da papa Francesco, lo scorso 15 febbraio, in occasione della Madonna del Conforto e sarà presentato ufficialmente alla chiesa perugina-pievese domenica 5 maggio – nella cattedrale di san Lorenzo -, durante la concelebrazione eucaristica in cui la Chiesa perugino-pievese saluterà il suo figlio mons. Paolo Giulietti, già vescovo ausiliare, chiamato dal Papa alla guida dell’Arcidiocesi di Lucca.

 Nei giorni scorsi mons. Salvi è stato accolto anche dai suoi confratelli vescovi umbri che, nella ultima riunione mensile della Ceu, lo hanno designato loro segretario ed affidandogli la presidenza della rete museale ecclesiale umbra.

 Nell’attesa dell’ordinazione episcopale, mons. Salvi ha reso noto il motto e lo stemma che caratterizzeranno il suo servizio episcopale “Nello stemma – ha spiegato – ho cercato di rendere attraverso alcuni segni la mia storia e la mia identità. Una Croce, che san Francesco, passando per Anghiari, piantò su un’altura, mettendo sotto la sua protezione tutto il popolo della Valtiberina e di Anghiari. Croce fiorita, perché tale protezione ha generato una ricchezza di vita per secoli e di grazia per tutto il popolo. Una stella a otto punte, segno di Maria che guida e protegge con maternità infinita il suo popolo e perché Maria mi ha sempre accompagnato nella mia vita. Una palma sempre verde segno della Resurrezione, che oltre alla vita nuova mi richiama al mio paese natale, Sansepolcro, che ha come icona principale la Resurrezione di Piero della Francesca. E il motto Duc in Altum, prendi il largo è l’invito di Cristo rivolto a Pietro e agli Apostoli dopo una nottata infruttuosa di pesca, di riprendere il largo (non fermarsi alle sconfitte) e gettare di nuovo le reti. Segno di Cristo che ha stima e amore per noi più di quanto ne abbiamo per noi stessi“.

 La celebrazione eucaristica per l’ordinazione episcopale di don Marco Salvi sarà interamente trasmessa da Telesandomenico (canale 85 e in streaming sul sito www.tsdtv.it), con inizio alle ore 16.50.