I tre giorni di Officine Social Movie nel segno della libertà

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Tra i protagonisti del festival di cortometraggi al Cinema Eden di Arezzo, dal 29 al 31 maggio, anche Elisa Pederzoli, Dueditanelcuore e Teresa Cinque.

Da lunedì 29 a mercoledì 31 maggio torna ad Arezzo il festival di cortometraggi Officine Social Movie con il cinema protagonista ai fini del dialogo intorno alla riflessione sulle questioni sociali e la trasmissione dei valori di solidarietà, accoglienza, integrazione e impegno civile. Il festival, curato da Orchestra Multietnica di Arezzo e Officine della Cultura in sinergia con un nutrito gruppo di studenti del Liceo Artistico di Arezzo, si svolgerà al Cinema Eden con doppio appuntamento alle ore 18:00 e alle ore 20:45 sempre ad ingresso gratuito. Le tre giornate seguiranno il filo conduttore della “libertà”, tema scelto dagli studenti del Liceo Artistico partecipanti al progetto della IV edizione del festival, narrata nell’ampio ventaglio dei suoi molteplici punti di vista: individuale, politico, sociale e filosofico.

Al fianco del festival, insieme agli organizzatori Orchestra Multietnica di Arezzo e Officine della Cultura, spicca l’energia degli studenti del Liceo Artistico di Arezzo, coinvolti in tutte le fasi del progetto che vedrà, da domenica 28 a mercoledì 31 maggio, presentare alla città i finalisti del concorso di cortometraggi. Insieme agli studenti il prezioso sostegno del Cesvot, con la presenza in conferenza del Presidente della delegazione di Arezzo Leonardo Rossi e la collaborazione di Unicoop Firenze, Poti Pictures e dell’Associazione Autismo Arezzo.

Luca Roccia Baldini, Presidente dell’Orchestra Multietnica di Arezzo, ha così presentato il tema del festival: «Nei giorni di Officine Social Movie parleremo di “libertà”, una parola da trattare con delicatezza nelle sue tante declinazioni, una parola chiave che coinvolge le culture, le tradizioni, le generazioni, le geografie del nostro mondo interconnesso come è possibile leggere dai tanti cortometraggi iscritti al concorso. Un tema che è stato scelto dagli studenti del Liceo - che ringrazio ancora una volta per l’impegno e la forza che portano in tutte le fasi del progetto - e di cui c’è bisogno di parlare, al di là di quanta “libertà” pensiamo di avere tra le mani».

Tanti dunque i cortometraggi che la giuria, presieduta dall’attrice Ottavia Piccolo, ha dovuto vagliare in cerca dei finalisti che saranno presentati alla città nei giorni del festival. Tante le provenienze - ben 120 nazioni di origine dei cortometraggi – con Italia, Iran, india e Stati Uniti ai primi posti. Segno di un festival che ha trovato un suo proprio spazio ed una precisa riconoscibilità internazionale.

«Crediamo in questa collaborazione e nei valori che veicola e siamo vicini a questi valori anche perché lo sono i nostri giovani con i loro talenti - racconta Agostino Fabbri, Vicepreside del Liceo Artistico di Arezzo -. Sono talenti che nel festival trovano un'occasione reale di manifestazione e che fanno bene alle associazioni e al territorio in generale. Apprezziamo in quest'occasione proprio il confronto non con una simulazione ma con un'iniziativa concreta e con un prodotto artistico e sociale di livello internazionale. Ringrazio anche i docenti e la loro dedizione. Senza questa non sarebbe possibile alcun coinvolgimento».

Leonardo Rossi, Presidente Delegazione Cesvot di Arezzo, ha ricordato le tante motivazioni nell’impegno a fianco del festival: «Il Cesvot è onorato di aver dato il proprio contributo, non per la prima volta, al festival di cortometraggi Officine Social Movie. L’evento corrisponde pienamente alle intenzioni e ai fini che il Cesvot voleva promuovere con il bando “Siete Presente”. E ciò sia dal punto di vista formale che sostanziale.           Formale perché il coinvolgimento dei giovani in un evento che coniuga una serie di valori cari al Cesvot (solidarietà, accoglienza, inclusione sociale, diversità culturale, diritti) è qui totale ed assoluto, sia dal punto di vista della creazione ideale dell’evento sia da quello della sua attuazione concreta. Sostanziale perché i valori prima detti vengono declinati in modo originale e innovativo intorno al nucleo centrale della “libertà”, parola spesso abusata ma poco praticata».

Ha partecipato alla conferenza anche Federico Scapecchi, Assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Arezzo, tra i sostenitori economici del progetto: «Quando una città si apre alle forme d’arte è sempre una conquista, non solo di carattere estetico ma in senso più ampio. Siamo peraltro abituati a considerare Arezzo per il suo determinato impianto architettonico, per i suoi tesori pittorici, come città della musica. Meno evocativo è il cinema. Ed è un peccato: è quasi inutile ricordare che strade e piazze si sono trasformate in set per scene da Oscar. Che esiste una realtà come la Poti Pictures. Che ci troviamo a presentare questa iniziativa in una multisala d’essai che è un fiore all’occhiello. Officine Social Movie conferma innanzitutto che cinema e giovani vanno bene a braccetto, seguendo a ruota la stupenda avventura di Rumors, la prima serie partecipata, realizzata interamente ad Arezzo da aretini grazie a Farrago, al Comune e a tante altre associazioni giovanili. Rumors, oltre che un bel prodotto, è diventata una scuola cinematografica, articolata in tutte le sfaccettature che rendono unica la ‘settima arte’, dal trucco al montaggio, dalla regia alla sceneggiatura, dai costumi alla recitazione. Questa premessa permette di dire che Officine Social Movie costituisce un ulteriore prezioso tassello che dà di Arezzo un’immagine più eclettica e poliedrica, legata anche al cinema. E quando la cultura s’implementa, a beneficiarne è la libertà».

Daniela Ceccarelli, Presidente Sezione soci Coop Arezzo, una delle voci del festival con un premio speciale, ha ribadito il valore dei temi in gioco: «Ancora una volta, abbiamo aderito con entusiasmo al Festival Officine Social Movie, molto motivati e felici di poter dare il nostro contributo a un programma di eventi che mette al centro i più giovani, creando occasioni di incontro e di riflessione comune su temi fondamentali del nostro vivere civile. È una iniziativa ricca di qualità che risponde bene al nostro impegno per diffondere valori quali l’accoglienza, la solidarietà, la cooperazione per una società più equa e giusta».

Il programma

Lunedì 29 maggio, alle ore 18:00, il festival ospiterà la giornalista Elisa Pederzoli autrice del libro, a due mani con Jacopo Della Porta: “Saman. Vita e morte di una ragazza italiana” (Compagnia Editoriale Aliberti). L’incontro vedrà partecipe anche Loretta Gianni, Presidente dell’Associazione Pronto Donna – Centro antiviolenza di Arezzo e Tito Anisuzzaman, Presidente di ACB Social Inclusion. Il festival proseguirà dalle ore 20:45 con la proiezione e premiazione dei corti finalisti delle seguenti categorie: Premio Associazione Autismo Arezzo, Premio Libertà di Gusto – Prodigio Divino e Premio Libertà – Unicoop Firenze Sezione Soci Arezzo. Nell’ambito della serata, che vedrà anche testimonianze di Nedaye Iran, Elisa Pedersoli, Loretta Gianni e Tito Anisuzzaman, sarà inoltre proiettato il videoclip “Baraye” di Shervin Hajipour nell’originale arrangiamento nato dalla collaborazione tra l’Orchestra Multietnica di Arezzo e il cantautore aretino Matteo Croce, in una produzione Officine della Cultura e RadioFly.

Martedì 30 maggio l’appuntamento delle ore 18:00, dal titolo “Femminismo per le nuove generazioni”, vedrà protagonista dell’incontro Denise D’Angelilli – Dueditanelcuore, writer, storyteller, content creator, social media manager, social network addicted con un sogno nel cassetto: diventare una giornalista musicale. Dueditanelcuore parla “di femminismo ed emancipazione, cercando di abbattere i tabù sulla salute mentale, sul body shaming e sullo slut shaming, il tutto colorito con il suo tipico ingrediente, la romanità” (DonnaPop). L’incontro sarà arricchito dalla partecipazione del Collettivo Femminista Intersezionale Transincludente Collettivae, una realtà in continua evoluzione con il comune obiettivo di “cambiare le cose”, e dell’Associazione LGBTI+ Chimera Arcobaleno di Arezzo. Il festival proseguirà alle ore 20:45 con la proiezione e premiazione dei corti finalisti delle seguenti categorie: Premio Miglior Colonna Sonora – Orchestra Multietnica di Arezzo, Menzione Miglior Fotografia, Menzione Miglior Interprete, Premio Linguaggio Giovanile – Liceo Artistico di Arezzo.

Mercoledì 31 maggio sarà ancora una pubblicazione ad aprire il festival alle ore 18:00: “Amorologia. Guida (quasi) imparziale alle relazioni e al sesso” (TEA) con la presenza in sala dell’autrice Teresa Cinque, pseudonimo di Elisa Giannini, scrittrice, monologhista, ricercatrice sentimentale e “attivista sotto copertura” per i temi dell’amore e delle relazioni e per parlare di femminismo. “Amorologia” è il suo primo libro ma la possiamo leggere anche sulle “Male Dette Parole”, rubrica de “La 27ma ora” del Corriere della Sera. In sala sarà presente anche il collettivo femminista Vazine, una fanzine creata da un collettivo femminista costituito da donne nato per riflettere, discutere e condividere tra loro pensieri e inquietudini attivo in tutta la Toscana e altre regioni del Centro Italia. Il festival proseguirà alle ore 20:45 con la proiezione e premiazione dei corti finalisti delle seguenti categorie: Menzione Giuria Popolare, Menzione Migliore Regia e Premio Officine Social Movie 2023 al Miglior Cortometraggio.

Si ricorda, per tutti gli interessati, la possibilità di partecipare al Premio Giuria Popolare votando il corto preferito dal 23 al 27 maggio sul sito www.officinesocialmovie.com (necessaria l’iscrizione gratuita) e dal 28 al 31 maggio presso il Cinema Eden dalle ore 18:00.

Ulteriori informazioni: www.officinesocialmovie.com. Officine Social Movie è un progetto di Orchestra Multietnica di Arezzo e Officine della Cultura realizzato in collaborazione con Liceo Artistico Coreutico Scientifico Quadriennale “Piero della Francesca” annesso al Convitto Nazionale “Vittorio Emanuele II” di Arezzo, Poti Pictures, Autismo Arezzo. Con il contributo di Comune di Arezzo – Assessorato allo Sport Politiche Giovanili, Otto per Mille Valdese, Prodigio Divino, Unicoop Firenze. Media partner Teletruria. Si ringrazia per gli incontri delle ore 18 La Feltrinelli Point di Arezzo. I premi di Officine Social Movie sono realizzati da dB production. L’iniziativa è realizzata grazie al bando "Siete Presente. Con i giovani per ripartire - 2023", a valere sul progetto “Generazione Giovanisì", promosso dal Cesvot e finanziato da Regione Toscana - Giovanisì in accordo con la Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio civile universale, con il contributo della Fondazione CR Firenze.

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