Ciak si gira! La storia del panno Casentino rivive in un cortometraggio

Al via le riprese del cortometraggio "Il panno siamo noi", che racconta la storia del panno casentino dal XIX secolo ad oggi. L’idea nasce da un soggetto di Barone Roberto e Alessandra Moretti, il corto è prodotto e distribuito dal Montecatini International Short Film Festival

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In programma una presentazione presso la Regione Toscana, in Parlamento, presso la Mostra del Cinema di Venezia e nella prossima edizione del Montecatini International Short Film Festival.

Sono partite a Prato e in Casentino le riprese del cortometraggio "Il panno siamo noi", realizzato in regime di co-produzione dalla casa di produzione Regie d’Autore (da un soggetto di Barone Roberto e Alessandra Moretti, che ne è anche la regista), e prodotto e distribuito dal MISFF- Montecatini International Short Film Festival.

Vero e proprio protagonista del corto è il panno casentino, che, con i suoi oltre sette secoli di storia alle spalle, è un’icona del Made in Italy; prodotto nella valle di Stia già dal Trecento, è un tessuto in pura lana vergine, caldo follato (infeltrito), garzato, resistente ma morbido e soffice, caratterizzato da un aspetto rustico con tipici riccioli, ottenuti con un’antica lavorazione di finitura delle fibre di lana.

Il cortometraggio, sotto forma di storia, mette in scena un dialogo immaginario tra due figure di fondamentale importanza per la storia moderna del panno casentino: Adamo Ricci, che diresse nel XIX secolo la Società di Lanificio di Stia, trasformandola in un moderno complesso industriale all’avanguardia (tanto che fu invitato a partecipare all’Esposizione Universale di Parigi nel 1867), e Sisto Bocci, storico patron del Lanificio di Soci, che trasformò tra fine Ottocento e i primi del Novecento in un innovativo stabilimento industriale che impiegava fino a cinquecento dipendenti.

Nella sceneggiatura, tramite un artificio narrativo le due figure storiche compaiono ai visitatori del Museo dell’Arte della Lana (situato nel complesso del Lanificio di Stia), e attraverso un flashback con immagini storiche e di repertorio raccontano la tradizione del panno casentino, la qualità delle materie prime impiegate, la sapienza artigianale alla base della lavorazione, il suo rapporto stretto con il territorio e la sua capacità di sapersi rinnovare nel tempo seguendo le evoluzioni della moda e della tecnologia; la narrazione inizia e si conclude infine con le riprese dell’azienda tessile pratese Bellandi, che ha recentemente rilevato la proprietà dell’antica Manifattura del Casentino di Soci, consentendo di mantenere l’occupazione delle maestranze e mantenendo in vita una tradizione secolare che è un vanto della produzione italiana nel mondo (basti pensare che tra gli acquirenti affezionati c’è anche il Re Carlo III d’Inghilterra).

Un pezzo di tradizione e storia che adesso rivive grazie al cortometraggio diretto da Alessandra Moretti, che ha visto la luce grazie sostegno di eccellenze quali la Manifattura del Casentino di Soci, la Tessilnova di Pratovecchio Stia, la TACS di Pratovecchio Stia, il Museo dell’Arte della Lana (a Pratovecchio Stia, gestito dalla Fondazione Luigi e Simonetta Lombard) e il contributo dell’azienda Bellandi, nella figura dei titolari Luca e Maurizio Bellandi, che ha consentito alla gloriosa storia del panno casentino di avere anche un luminoso futuro.

Una storia più attuale che mai: per questo il Montecatini International Short Film Festival, su impulso del suo Presidente Marcello Zeppi, ha voluto fortemente sostenere sia il progetto di sostegno alle eccellenze italiane e toscane che il cortometraggio. Il MISFF, dopo fase di montaggio e post produzione, lo distribuirà tramite un tour itinerante, che già prevede tappe presso la Regione Toscana, il Parlamento, la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e infine l’edizione 2023 del festival, in programma a Montecatini Terme dal 16 al 22 ottobre.

Marcello Zeppi, Presidente del Montecatini International Short Film Festival, commenta: «Siamo davvero orgogliosi di aver contributo alla produzione e alla distribuzione de Il Panno siamo noi, un progetto in cui crediamo fortemente. Il cinema non serve solo a sognare e a volare con la fantasia, ma anche a raccontare la nostra storia, le nostre origini, e a trasmetterle alle future generazioni. Non solo: grazie al nostro festival, il cortometraggio potrà fare il giro delle sedi istituzionali e dei festival internazionali con cui siamo gemellati, dando al panno casentino e alla sua straordinaria storia la visibilità nazionale e internazionale che merita. Perché questa storia deve essere raccontata a tutti».

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