Il Passioni si fa "extra" col racconto dell'attualità politica. Ospite Goffredo Bettini

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L’autore presenterà il suo ultimo saggio “A sinistra: da capo”, inaugurando il primo evento di “Extra Passioni” alla Feltrinelli Point di Arezzo. Ospite d’eccezione Nicola Zingaretti.

Il Passioni Festival si allarga e apre un nuovo filone parallelo legato al racconto dell’attualità politica a 360 gradi. Nel tempo, a “Extra Passioni”, si alterneranno alcune tra le più importanti figure espressione delle principali aree culturali e politiche del paese. Il nuovo filone del festival verrà inaugurato domenica 12 febbraio, alle ore 17, presso la Feltrinelli Point di via Garibaldi 107 ad Arezzo. Ospite il pensatore e ideologo Goffredo Bettini - uno degli assoluti protagonisti della scena politica di questi anni - che presenterà il suo ultimo saggio “A sinistra: da capo”, edito da PaperFIRST.

L’incontro, moderato dalla giornalista Sara Nocciolini, vedrà gli interventi dell’ideatore e fondatore del Passioni Festival Marco Meacci, del deputato Roberto Morassut e, in collegamento, del Presidente uscente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.

Bettini, uno dei principali ideatori e costruttori del Pd, nel suo libro analizza le ragioni storiche della sconfitta della sinistra e si interroga sul suo futuro; non mancano autocritica, opinioni scomode, retroscena e proposte concrete.

L’autore

Goffredo Bettini (Roma, 5 novembre 1952) fin da ragazzo coltiva due grandi passioni: il cinema e la politica. È segretario del PCI di Roma ed entra nella Direzione nazionale del partito ad appena 32 anni. È l’ispiratore del “Modello Roma”, con i Sindaci Rutelli e Veltroni. Gli viene affidata la responsabilità della costruzione dell’Auditorium di Renzo Piano. Ne diventa Presidente nel 1997, poi fonda e dirige la Festa del Cinema di Roma. Costruisce il Pd, di cui è coordinatore nazionale con Veltroni segretario. Membro del Parlamento, prima alla Camera e poi al Senato, viene eletto al Parlamento Europeo nel 2014. Dopo una legislatura, non si ripresenta. Convinto sostenitore del governo Conte II, supporta Zingaretti nella realizzazione di un’alleanza larga.

Il libro

Nella prima parte, l’autore si concentra sulla cornice storica, ideale e culturale, da cui scaturisce la sinistra. Il rovesciamento dell’ordine sociale tra chi ha e chi non ha, tra chi sta sopra e chi sta sotto, tra chi sa e chi non sa. Una contesa incessante tra la forza e la debolezza, tra la dannazione e il privilegio. Si ripercorre il Novecento, il secolo della grande storia, con i suoi picchi e le sue drammatiche sconfitte. La progressiva scomparsa dei partiti di massa. Anzi, di ogni “forma” (la famiglia, il quartiere, la Chiesa). Fino alla scomparsa degli “appigli” fondamentali per l’ascesa degli ultimi, che impone la ricerca di nuove vie per il riscatto. Nella seconda parte del libro, le pagine si trasformano in un diario politico sugli ultimi anni; dalla nascita del governo giallorosso (Conte II) al risultato delle ultime elezioni nazionali. Tanti retroscena inediti e sguardi privilegiati di uno dei maggiori protagonisti di questa (oppure quella) fase. La terza parte è dedicata alla guerra in Ucraina: Bettini ne analizza le cause in modo originale. Condannando l’assenza di un ruolo dell’Europa. L’epilogo, asciutto e diretto, è un richiamo al legame intimo tra il socialismo e il cristianesimo: entrambi attenti alle persone, al loro dolore e alla loro speranza.

L’evento è reso possibile grazie alla collaborazione di Atlantide Audiovisivi, Feltrinelli Point Arezzo, Tenuta di Frassineto, Associazione Dimore Storiche Italiane, Ristorante La Pieve, L’Antica Fonte e Vogue Hotel.

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