La Bianchi di Subbiano, una storia al femminile: quasi 500 dipendenti nel momento di massimo fulgore

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Sabato 23 aprile alle ore 16, nella Sala Consiliare del Comune di Subbiano, sarà presentato in anteprima il Libro a cura del prof. Giorgio Sacchetti “Il Futuro altrove“ lavoro e transizioni novecentesche nel territorio aretino.

Subbiano è protagonista, in questo libro, con la storia della ditta Bianchi, “Eco di Lotta e di speranza: la Bianchi di Subbiano”, capitolo della pubblicazione curato da Lia Rubechi con Luciano Maestrini.

Giorgio Sacchetti, parlando de “il futuro altrove” afferma: “L’idea di futuro, e più spesso di un futuro altrove, ha pervaso l’intero secolo XX, ridisegnando nuovi diritti civili e nuovi protagonismi. Un secolo capace di rimodellare, a propria immagine e somiglianza, il retroterra socioculturale delle relazioni umane, fino a quel momento improntate alla civiltà contadina; uniformandolo, in maniera totalizzante, al nuovo sistema di valori della produzione industriale. La contestuale crisi della tradizionale struttura familiare patriarcale, il desiderio delle giovani generazioni di conseguire l’autonomia economica individuale e l’appeal del moderno modello urbano, costituivano propellente culturale per un esodo irreversibile dalle campagne. E’ un libro sulla transizione del mondo contadino, ma anche sulla disillusione industriale”.

Un libro edito dalla Società Storica Aretina, che per questa presentazione ha avuto il patrocinio del Comune di Subbiano e di Teletruria.

Per noi è importante lasciare traccia alla generazioni future della storia del secondo novecento del nostro territorio” - afferma Paolo Domini, assessore alla cultura del Comune di Subbiano - ”soprattutto quella storia che riguarda il lavoro, le lotte per mantenere i presidi, che poi hanno generato la nascita di altre aziende e che difficilmente, se non scritta, non sarà più recuperata“.

La ricerca, in questo libro, prende in esame cinque casi studio all’interno dei territori della provincia aretina, caratterizzati da un background agricolo assai consistente, su cui si innesta un processo di industrializzazione rapida ma non di lunghissima durata.

Autori dei saggi: Claudio Repek (le donne della Lebole), Lia Rubechi (la Bianchi di Subbiano), Claudio Cherubini (Sansepolcro città-fabbrica), Ferruccio Fabilli (lo zuccherificio castiglionese), Giorgio Sacchetti (contadini e minatori).

La storia della Bianchi di Subbiano, ditta di confezioni, è una storia di lotta molto al femminile, una storia mai scritta, inedita: “Nel suo massimo fulgore in quegli anni ’70 - commenta Luciano Maestrini - dava lavoro a 470 dipendenti, di cui 70 che provenivano dal Casentino”.

Una storia ben dettagliata, che porta anche alla requisizione della fabbrica ad opera di un sindaco ventottenne qual era Luciano Maestrini, che ha conservato di quegli anni una dettagliata documentazione, utile alla stesura di questa parte della pubblicazione unitamente alla tesi di laurea, scritta quasi in contemporanea a quei fatti, da Mario Bottarelli, cognato di una della dipendenti della Bianchi.

Alla presentazione a Subbiano, organizzata da a.c. Centodue, altre ai saluti dell'Amministrazione Comunale e della Società storica Aretina, interverranno il prof. Giorgio Sacchetti, autore del libro, Lia Rubechi, autrice del saggio sulla Bianchi, Paolo Peruzzi, presidente Koinè già dirigente sindacale e testimoni dell'epoca.


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