Di quando Arezzo processò Dante

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Ultima conferenza, questo martedì 7 dicembre, del ciclo “Arezzo e Dante” organizzato dalla Società storica aretina in collaborazione con l’Archivio di Stato di Arezzo. Giovanni Galli parla del processo postumo a Dante svoltosi ad Arezzo, nella basilica di S. Francesco, il 16 aprile 1966, con la partecipazione di illustri personalità nazionali.

L’incontro è in programma alle ore 17,00 presso l’Archivio di Stato, in piazza del Commissario.

Per raccontare quanto avvenne è fondamentale il volume “Il processo di Dante”, a cura di Dante Ricci, pubblicazione limitata a 100 copie. Molto utili anche le cronache locali del tempo, che raccontano l’apprezzamento da parte di TV, radio e stampa nazionale per l’evento, definito la manifestazione più significativa per il centenario della nascita di Dante. In effetti, fu una singolare manifestazione, che ebbe come protagonisti alcuni insigni studiosi (storici, giuristi, linguisti, teologi, magistrati) allo scopo di chiarire e approfondire gli aspetti storico-giuridici delle condanne e il comportamento di Dante, come uomo politico e di ‘parte’, nelle istituzioni del Comune di Firenze e poi nei primi anni del suo ventennale esilio. Fu riproposto il problema della veridicità o meno delle accuse e della regolarità procedurale, mentre sul piano storico è evidente che la fazione vincitrice dei guelfi neri, per demolire politicamente un avversario come Dante, lo accusò di una serie di reati infamanti, come peculato, concussione, interesse privato in atti di ufficio. Assolutorio il verdetto: Dante fu dichiarato “non colpevole davanti al diritto e alla storia dalle imputazioni contestategli”.

Giovanni Galli si è laureato nel 1974 con una tesi di Storia moderna presso l'Università di Firenze ed ha insegnato Italiano e Storia negli istituti scolastici superiori di Arezzo. È socio fondatore della Società storica aretina, socio dell'Accademia Petrarca e del Comitato aretino per il Risorgimento. I suoi interessi storici si sono rivolti al Novecento e le sue ricerche e pubblicazioni hanno come oggetto la storia aretina negli anni del regime fascista e della Seconda guerra mondiale, la storiografia aretina tra Ottocento e Novecento e alcune figure importanti del secolo scorso. Collabora alla redazione della rivista “Notizie di Storia”.

La conferenza è ad ingresso libero fino ad esaurimento dei posti, con obbligo di osservare tutte le disposizioni anti-covid. Per entrare sarà quindi necessario esibire all’ingresso la certificazione verde Covid 19 (“grean pass”) e indossare correttamente una mascherina idonea.

L’intento del ciclo di conferenze “Arezzo e Dante”, suddiviso in due parti, è stato quello di approfondire i rapporti avuti dal poeta con il territorio aretino sia in vita direttamente (prima parte), sia nel corso del Novecento nell’ambito del mondo della cultura cittadino (seconda parte).

Nelle foto. 1) L'apertura del processo. 2) Una fase del processo: si riconosce il futuro presidente della Repubblica Giovanni Leone. 3) Il relatore Giovanni Galli.

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