Azzerati, ribolle la Borsa Merci: "Presi in giro sui rimborsi, pronti alla marcia su Roma" - Foto

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Pietro Ferrari: "Nel Def manca la parola risarcimento". Letizia Giorgianni: "Patetico gioco delle parti". Alessandro Ghinelli: "Pronto a venire con voi a Roma". Maurizio D'Ettore: "Lavoriamo insieme per una norma che renda giustizia ai risparmiatori".

Ad Arezzo, l'affollata assemblea di risparmiatori ha deciso di scendere nuovamente in piazza. Vano tentativo del premier Conte di rassicurare i risparmiatori. Governo accusato di non aver rispettato gli impegni presi.

Pietro Ferrari, presidente provinciale di Federconsumatori, nel sintetizzare alla platea gli ultimi passaggi e l'incontro col Governo, evidenzia che «Mancano i decreti attuativi, manca la parola risarcimento nel Def, il rischio è che si debba ricominciare da capo».

Il Sindaco di Arezzo, Alessandro Ghinelli: «Il Comune di Arezzo, unico, ha chiesto di diventare parte civile nel processo Etruria, purtroppo non ammesso, ma sto con voi anche stavolta, insistendo ora che siamo sotto elezioni. Sono pronto a venire con voi a Roma davanti ai palazzi della politica».

Maurizio D’Ettore, parlamentare di Forza Italia, ha dato la sua disponibilità a "Lavorare insieme ai comitati ed alle associazioni per arrivare all'approvazione di una norma che renda giustizia ai tanti risparmiatori e sia coerente con il quadro europeo. I diritti dei risparmiatori devono subiti essere "esigibili". Prima il Governo Renzi-Gentiloni e oggi il Governo Conte non hanno mantenuto le promesse fatte. Forza Italia ha da sempre sostenuto le istanze di chi ha perso dalla sera alla mattina i propri soldi. Tuttavia non ne abbiamo mai fatto e mai ne faremo una questione di mera propaganda politica, il nostro unico obiettivo è arrivare al risultato sperato affinché si riesca ad avere ascolto da parte della maggioranza per la tutela effettiva dei diritti dei risparmiatori azzerati".

Letizia Giorgianni, dell'Associazione Vittime del salvabanche: "Da un anno ormai stiamo assistendo ad un patetico gioco delle parti dove, pur di non rispettare le promesse fatte in campagna elettorale, si scarica l'incapacità o la "non volontà" di risolvere il problema in mille direzioni differenti: prima verso i dirigenti del Ministero dell'Economia, poi verso L'Europa, poi verso i suoi regolamenti, e poi ancora verso il Ministro dell'Economia Tria colpevole di non voler trascinare l'Italia in infrazione. E per non perdere consensi, da una parte, si tende una mano ai risparmiatori, a favore dei media, guardandosi bene, peró, l'istante dopo, dal mettere nero su bianco le promesse appena pronunciate. I risparmiatori sono stati trascinati in un balletto di bugie senza fine. Un tiro alla fune irriguardoso nei confronti di queste persone, che, dopo tutti i ritardi accumulati, adesso vedono vanificarsi persino le promesse del Premier Conte, che da un lato chiama le associazioni al tavolino delle responsabilità, dall'altro però cede subito ai capricci di chi, evidentemente, pur di non utilizzare queste somme messe a disposizione, si appiglia persino alla uniche due associazioni contrarie alla proposta di lunedì, due contro diciassette. Ma appare ormai evidente che qui i nemici non vanno cercati in Europa, ma in casa propria.  I risparmiatori hanno ben compreso a chi appartiene la responsabilità politica e morale di questi ritardi e della mancata attuazione del Fondo".

Tags: Banca Etruria Risparmiatori

Guido Albucci

Guido Albucci

Di tante passioni, di molti interessi. Curioso per predisposizione, comunicatore per inclinazione e preparazione