Comunità energetiche rinnovabili, l'esperienza valdarnese a Foggia

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Su invito di Confindustria, il Sindaco Silvia Chiassai Martini è intervenuta a Foggia come relatrice al convegno dal titolo “Comunità energetiche rinnovabili: prospettive per l’autonomia energetica e per lo sviluppo sostenibile del territorio” illustrando la “Fondazione Cer Valdarno”, modello virtuoso di interesse nazionale. 

Presenti all’iniziativa molti esperti tecnici della materia e autorevoli rappresentanti istituzionali, il vicepresidente della Regione Puglia Raffaele Piemontese, il Presidente regionale di Confindustria Sergio Fontana. Il Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, ha definito le comunità energetiche "un mezzo innovativo e indispensabile per la transizione energetica del paese"

“Le comunità energetiche sono una sfida nuova, una concreta politica green per un imminente risparmio energetico – afferma il Sindaco nel suo intervento - Nel contesto storico attuale, questo progetto offre l’opportunità, oggi, e non tra tre o quattro anni, di produrre energia pulita territorialmente generata e capillarmente distribuita. È un'azione strategica che agisce sull'ambiente, riducendo i costi in primis dei Comuni, dei cittadini e delle aziende, dando alla comunità un vantaggio economico garantito per i prossimi vent'anni, con un risvolto sociale che permetterà di combattere la povertà energetica aiutando le fasce più deboli della società e al contempo, a promuovere un modello culturale che sarà fondamentale per le nuove generazioni. 

La novità del nostro modello della “Fondazione di partecipazione- Cer Valdarno” si basa su la ferma volontà di realizzare una Cer a trazione pubblica, come vera opportunità di sviluppo su tutto il paese, attraverso la credibilità dell’ente che permette più facilmente l’adesione dei cittadini e degli stakeholders. E’ un modello che mantiene gestione, controllo e indirizzo da parte dell’ente pubblico, dall’altra l’efficienza e l’efficacia del privato, tutelando il principio delle “porte aperte”, per cui tutti i partecipanti possono entrare ed uscire liberamente. Il nostro modello è un progetto pilota che non ha precedenti, nato nell'estate 2021, prima della crisi energetica, è stato un percorso molto lungo in cui abbiamo dovuto creare e verificare tutto il processo costitutivo dal punto di vista amministrativo e giuridico. La CER parte con gli immobili messi a disposizione dal Comune ma grazie all’adesione di imprese e cittadini, siamo già a un centinaio di adesioni, l'operazione crescerà rapidamente e in modo significativo.

Ritengo che non ci siano difficoltà a far espandere questa progettualità a livello nazionale, anzi, credo che sia un dovere di chi amministra, in un momento storico di emergenza come questo, garantire con questo processo un risparmio economico, oltre che all'ente, ai cittadini, agli imprenditori, al terzo settore. Pensiamo alla concorrenza, tra i costi delle aziende italiane e quelle di Paesi dove la manodopera costa meno, ma con questa operazione agevoliamo il contenimento dei costi producendo un vantaggio sul mercato - di un'azienda del nostro territorio rispetto a quella di un’altra regione, che non coglie questa opportunità. L'azienda che entra nella C.E.R e abbatte il 60% del costo della bolletta, da qui ai prossimi vent'anni, potrà decidere di rinvestire questi risparmi nella crescita dell'azienda stessa. Lo stesso vale per i cittadini che hanno aderito e che avranno un risparmio certo, a differenza di coloro che vivono in un Comune che non ha voluto sviluppare la comunità energetica.

E’ finito il momento di amministrare l'ordinario – conclude il Sindaco -  la sfida vera è quella a lungo termine, di pensare di lasciare anche un futuro sotto il punto di vista economico, ambientale, sociale, di sviluppo per il territorio oltre alle infrastrutture, alla sicurezza delle scuole e quelle opere a cui i Sindaci devono dare risposta. Per questo la Cer è un atto di libertà e di indipendenza che rappresenta la vera eredità per le nuove generazioni”

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