Agricoltura, un anno con tante ombre

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E’ un momento di bilanci anche per CIA Arezzo che, tirando le somme sotto dodici mesi complessi rilancia i temi importanti al centro della recente manifestazione a Roma

Dindalini: “Ricominciamo dalla nostra piattaforma di proposte e diamo il massimo supporto alle aziende agricole del nostro territorio. Intanto dalla Regione Toscana abbiamo avuto rassicurazioni importanti: il PSR metterà in campo risorse decisive”

Un altro anno pesante per l’agricoltura. Anche Arezzo non fa eccezione. In questa provincia una delle più importanti e vocate, il 2023 non ha fatto sconti.

I cereali minati dalle piogge primaverili, il tabacco messo ko dalla grandine, gli allevamenti in difficoltà, il raccolto di olivi e viti con perdite significative, i prezzi delle materie prime alle stelle, le guerre che dopo la pandemia precludono mercati e abbassano il potere di acquisto, la manodopera ancora introvabile e, alla fine, anche le difficoltà create dal maltempo delle ultime settimane che, pur non avendo colpito duro come in altre aree della Toscana, deve contare i danni a edifici, impianti e raccolti causati, in alcuni punti, da vere e proprie trombe d’aria.

E’ una sfilza di segni meno quella che accompagna il 2023, un elenco grigio da cui emergono però alcuni segnali positivi: la ripresa a pieno ritmo dell’agriturismo, premiato quest’anno anche dal ritorno convinto degli stranieri; le speranze di miglioramento dell’irrigazione collettiva con il completamento dei distretti irrigui del Sistema di Montedoglio Occidentale; l’attenzione delle istituzioni per un distretto agricolo importante che, oltre a essere motore dell’economia, è immagine e paesaggio.

Ma soprattutto c’è la recente manifestazione di Roma, con le decine di agricoltori della provincia aretina che, nella capitale, si sono incontrati e confrontati con colleghi e hanno consegnato ai rappresentanti di governo misure e interventi complessivi e specifici.

“La nuova annata agraria parte dalla piattaforma di proposte che abbiamo presentato il 26 ottobre. Richieste concrete per rimettere al centro l’impresa agricola e il suo reddito. Il nostro compito è di continuare a sollecitare decisioni e interventi adeguati per restituire slancio e vitalità ad un settore strategico, non solo per l’economia, ma anche per la salvaguardia dell’ambiente, la conservazione del paesaggio, la tutela del “Made in”. La nostra provincia, come gli altri territori, ha necessità di interventi rapidi per affrontare e risolvere criticità croniche e problematiche nuove”, dice il Direttore di Cia Arezzo Massimiliano Dindalini. “Intanto dalla Regione Toscana abbiamo avuto rassicurazioni importanti: il PSR metterà in campo risorse decisive. Come sempre le aziende agricole ci troveranno al loro fianco per affrontare le questioni aperte, per un supporto puntuale ed efficiente, per attività divulgative e formative, per una agricoltura sempre più sostenibile e in armonia con l’ambiente”.

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