Stretta della pandemia sul commercio. Landini: "Sostegni insufficienti per le imprese"

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Situazione preoccupante per il commercio in generale, per la ristorazione, i pubblici esercizi, gli ambulanti e il turismo. È il presidente di Confesercenti Mario Landini a fare il punto della situazione in questo avvio del 2022 caratterizzato ancora una volta dalla pandemia e dalle limitazioni imposte agli esercenti.

A crescere sono infatti le incombenze e dal 1 febbraio il controllo del green pass sarà obbligatorio anche nei negozi. “Una ulteriore preoccupazione per i commercianti” commenta Mario Landini “sui quali graverà l'onere dei controlli con evidenti problematiche anche di tipo organizzativo. La situazione, dopo due anni dall'inizio della pandemia, resta preoccupante. Ai rischi sanitari si aggiungono le difficoltà legate al calo dei consumi, al minor afflusso nei negozi a causa del crescente numero di persone che sono risultate positive al Covid o in quarantena a seguito di un contatto stretto. Nella provincia di Arezzo i numeri di contagi sono saliti ed in queste settimane si sta registrando una diminuzione in termini di presenze nei negozi e quindi di volumi di affari”.

Alla diminuzione dei fatturati purtroppo corrisponde un crescente aumento di incombenze e soprattutto delle spese. “Tenere aperta un'attività” commenta Landini “è una vera impresa. I titolari di negozi, bar e ristoranti stanno facendo i conti con bollette che stanno raddoppiando da un mese all'altro. La situazione rischia di essere insostenibile. Al tempo stesso per esempio bar e ristoranti ormai da metà dicembre stanno facendo i conti con un calo di lavoro a causa delle numerose disdette dettate dalle positività registrate dalla clientela costretta a disdire le prenotazioni. Per i commercianti anche la speranza dello sprint legato ai saldi non si è concretizzata”.

Quotidianamente quindi gli imprenditori continuano a fare i conti con l'incertezza. “L'unica cosa certa” ribatte il presidente Mario Landini “sono l'aumento delle bollette e anche delle responsabilità in capo ai commercianti che dal primo febbraio dovranno controllare il green pass. I commercianti, come sempre, faranno la loro parte dimostrando grande senso di responsabilità per tutelare la salute di tutti, ma Confesercenti ritiene che sia giusto eliminare le sanzioni per le imprese in caso di cliente senza green pass. Con il controllo a campione è evidente che le sanzioni non possono ricadere sui titolari delle attività”.

“Per i negozi tradizionali” prosegue il presidente di Confesercenti “il pericolo legato al controllo sul green pass, è quello di continuare a subire la concorrenza del commercio online. Del tutto evidente è lo squilibrio che si rafforzerà a vantaggio del commercio online, a discapito dei negozi che con il loro lavoro e la loro professionalità mantengono la vitalità dei nostri centri storici e dei quartieri cittadini”.

“Infine” conclude il presidente di Confesercenti Arezzo “riteniamo ancora insufficienti le risorse messe a disposizione dal governo. Grande è anche la delusione relativa agli interventi sul fronte ammortizzatori sociali e per la mancata proroga della cassa Covid-19. Tramite la presidenza nazionale abbiamo chiesto al Governo e al Parlamento di sostenere con più vigore le attività. Non dobbiamo dimenticarci che ogni impresa chiusa e ogni dipendente senza più un lavoro rappresentano una sconfitta per tutti”.

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