Tipografie, scarsità di materie prime e prezzi in aumento. Baldi: "Rischiamo il tracollo, urgono interventi per il settore"

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Prezzi in aumento, materie prime sempre più scarse, per le tipografie piove sul bagnato. 

"Direi che diluvia - commenta Maurizio Baldi, presidente nazionale di Confartigianato Grafici - perché il nostro settore, che già affrontava una crisi epocale legata alla rivoluzione digitale, non solo deve barcamenarsi, come molti altri settori, per la situazione determinata dal Covid, ma ora deve anche fronteggiare la penuria di materie prime e l'aumento dei prezzi."

Una mazzata ulteriore che colpisce soprattutto le aziende più piccole in un comparto che non è assistito da incentivi governativi.

"Proprio così- conferma Baldi - perché è vero che aumenti dei prezzi e materie prima scarse si verificano anche in altri settori, ma li ci sono almeno gli incentivi del Governo a sostenere il mercato. Nel nostro settore non c'è nulla, mentre i nostri fornitori non hanno più magazzino, quasi tutto ormai viene prodotto in base agli ordinativi e con rincari che riguardano la carta ma anche tutte le altre materie prime e che si attestano sul 10 per cento. In una situazione di margini sempre più risicati, perché il mercato è quello che è, le nostre aziende non ce la fanno e rischiano di chiudere."

Confartigianato lancia pertanto un grido d'allarme per scongiurare il peggio e si mobilita anche a livello nazionale.  Stiamo lavorando - conclude Baldi - per un pacchetto articolato di proposte, che comprendano anche misure fiscali, come ad esempio Iva agevolata e credito d'imposta, da presentare al Governo per sostenere questa categoria in un momento così delicato e difficile."

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