Annullamento Fiera Antiquaria, Checcaglini: "Quali sono i requisiti per poterla fare?"

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In seguito alla cancellazione della manifestazione per il mese appena cominciato Confesercenti torna a chiedere lumi all'amministrazione comunale e propone ristori per i venditori

"Quali sono i requisiti per poter tornare a far lavorare gli espositori?": è questa la domanda che l'associazione di categoria rivolge a Palazzo Cavallo, anche alla luce delle dichiarazioni del primo cittadino Alessandro Ghinelli che ha spiegato che lo svolgimento dell'edizione di febbraio della Fiera Antiquaria "avrebbe comportato rischi che non valeva la pena correre", puntualizzando che "è stata una scelta dolorosa, ma che d'accordo con il prefetto abbiamo deciso così".

Adesso quindi il direttore di Confesercenti Arezzo Mario Checcaglini chiede quali siano i criteri e i requisiti di cui la Fiera Antiquaria necessita per poter essere svolta: "Sono soggettivi? Oggettivi? Ma soprattutto: quali sono?".

"Se gli espositori non potranno fare il mercato dell'antiquariato neppure in zona gialla, quale colorazione devono auspicare per poter tornare a lavorare e non vivere nell'incertezza di mese in mese? Dovranno attendere la conclusione delle vaccinazioni?".

Per Confesercenti i venditori non possono più aspettare e "l'amministrazione dovrà prevedere anche i ristori da destinare agli espositori ai quali non è stato consentito di lavorare". Il Comune "ci dica quali sono i requisiti per tornare a svolgere la Fiera Antiquaria in sicurezza. Dire che 'non valeva la pena correre rischi' ci pare irrispettoso per una categoria che da oltre 50 anni regala mensilmente una delle più belle manifestazioni che Arezzo sappia offrire, a vantaggio anche dell'indotto cittadino".

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