Emergenza Covid-19, Castellucci: "Per agricoltura aretina crisi senza eguali"

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La presidente di Coldiretti Arezzo Lidia Castellucci traccia un excursus di quello che l'associazione ha già messo in campo per rispondere alle esigenze degli associati: "Florovivaismo, l'agriturismo, il vitivinicolo, sono i settori che soffrono maggiormente"

"Le difficoltà legate all'emergenza da COVID-19 anche nel settore dell'agroalimentare sono ingenti", spiega Lidia Castellucci, presidente di Coldiretti Arezzo, "alcuni comparti come il florovivaismo, l'agriturismo, il vitivinicolo, sono tra quelli che soffrono maggiormente e si preparano ad affrontare una crisi senza eguali. È importante, per questo, considerare tra le primissime attività future una grande politica di promozione dell'agroalimentare italiano in tutti i suoi settori, qualcosa che ci auspichiamo di vedere già nel decreto che sarà emanato ad aprile per il rilancio del Paese".

"Stiamo costantemente monitorando su tutti i livelli e per competenze l'evolversi di una situazione repentinamente mutevole. Abbiamo rivisto i nostri metodi di rapporto e di rappresentanza con gli associati, senza mai fermarci e proseguendo a dare servizi alle imprese, affrontando le problematiche che le aziende quotidianamente vivono. Stiamo informando tempestivamente gli associati in merito alle indicazioni e alle normative che si susseguono, affinché sappiano come dover e poter agire. Stiamo attenzionando proroghe, scadenze, garanzie e tutti gli atti concreti di supporto alle aziende; ci auguriamo che si possano anticipare azioni quali la sospensione contributiva sia dal punto di vista fiscale che a livello lavorativo per le aziende maggiormente in difficoltà, interventi che permetterebbero di ripartire con slancio e con forza alla fine di questo momento di estrema difficoltà che tutti stiamo vivendo".

Coldiretti su tutto il territorio così come ad Arezzo ha lanciato un appello con una chiara e precisa indicazione a scegliere il made in Italy e quindi a consumare italiano:

"Oggi il settore agroalimentare occupa complessivamente nella sua filiera 3,6 milioni di lavoratori che coltivano, allevano, trasformano, trasportano e distribuiscono tutti i prodotti alimentari di cui il Paese ha bisogno. Prodotti che i consumatori trovano sempre a loro disposizione sugli scaffali. Anche in questi momenti di emergenza la catena produttiva, logistica e distributiva è riuscita a garantire i beni necessari per tutte le famiglie. Il modo per ringraziare tutte queste persone del loro sacrificio e forte senso di responsabilità è uno solo: ogni volta che puoi chiedi e compra prodotti italiani. Per questi obiettivi faremo tutti gli sforzi necessari e invitiamo tutte le altre organizzazioni dell'agroalimentare ad aderire a questi impegni e ad unirsi a noi in questa battaglia fatta nell'interesse di una filiera virtuosa, dei cittadini e tutto il nostro meraviglioso Paese".

Per questo Coldiretti Arezzo chiede a tutti i cittadini della provincia di scegliere con attenzione prodotti made in Italy ed aderire così alla campagna #mangiaitaliano.

"Non abbiamo fermato di un solo giorno i mercati di Campagna Amica, in quei comuni laddove ci è stata data la possibilità di proseguire nel loro svolgimento. Per quanto riguarda i servizi alla persona, stiamo contribuendo con le consegne a domicilio di pacchi che le nostre aziende preparano con le grandi eccellenze del territorio, dall'ortofrutta alla carne, ai formaggi, al miele, ai vini. Un servizio per la collettività e per i più anziani. Gli imprenditori agricoli rappresentano fortemente quello che oggi significa fare impresa. Procediamo nel servizio di presidio del territorio e verso la collettività continuando a coltivare cibo, vera speranza e motore di quel domani che tutti noi ci auguriamo possa arrivare prima possibile".

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