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martedì | 15-07-2025

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Lavoratori dell’edilizia dal Prefetto di Arezzo per chiedere lo sblocco delle grandi opere – Audio Bartoli

Nel nostro territorio ci sono “casi” illustri come lo storico completamento della SGC E78 ossia la Due Mari. Arezzo fanalino di coda: lotti E78 fermi ed oggetto di una profonda revisione. 

Sbloccare le principali opere infrastrutturali in Toscana, tra cui Tirrenica, Alta velocità di Firenze, Darsena Europa, interventi su aeroporti di Firenze e Pisa, varrebbe 6 miliardi di investimenti, 15mila nuovi posti di lavoro in 5 anni nel settore delle costruzioni che salgono a 98mila considerando l’intero indotto (sempre in cinque anni).

A dirlo sono i segretari toscani di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil in occasione della mobilitazione nazionale che in Toscana ha visto tra presidi a Firenze, Arezzo e Livorno. La protesta è stat anche l’occasione per fare il punto sulla situazione di crisi del comparto. In 10 anni, denunciano i sindacati confederali, in Toscana sono stati persi 27 mila posti di lavoro, con una riduzione del 41% degli occupati e del 31% delle imprese, come ha spiegato Giulia Bartoli, Fillea Cgil Toscana. {audionews src=”wp-content/uploads/media/audio/news/2019/11/1573837045_3611e169e990ed45a4f9648039d8738a.mp3″ cover=”” title=”Giulia Bartoli, Fillea Cgil Toscana”}