"Trasmettere la storia di Nencetti alle nuove generazioni". La missione di Matteo Scarpelli Ar24Tv

. Inserito in Diario di Bordo

Un quaderno di pensieri, quello di Rita Nencetti, giunto fino a noi e riproposto in una nuova edizione da Matteo Scarpelli, presentato a Lucignano con grande partecipazione di pubblico e nuove rivelazioni sulla fine di Licio.

Una Sala Don Enrico Marini completamente esaurita ha ospitato sabato scorso la presentazione della nuova edizione del libro “Madre di partigiano”, a cura di Matteo Scarpelli. Il quaderno antico su cui Rita Nencetti da Lucignano annotava, più che i pensieri, gli eventi della sua vita, è giunto a noi quasi intatto. Grande partecipazione e contributi dal pubblico, con racconti inediti da parte di parenti di testimoni dell'epoca: sarebbe stato un parroco a denunciare Licio Nencetti per timore di ritorsioni da parte dei nazifascisti verso la popolazione di Talla. Tra i presenti, anche Eleonora Ducci, sindaco di Talla e Maurizio Seri, presidente LFI, che ha sostenuto l'iniziativa editoriale.

Emerge la vicenda umana di una contadina scrittrice, una madre che ha conosciuto più sofferenze che gioie nel corso della sua vita vissuta in Val di Chiana, teatro di scontri partigiani cui seguirono rappresaglie ed eccidi sanguinosi. Seppe accettare il distacco dal figlio Licio, giovanissimo e rimasto unico ormai, che partì partigiano; e dalla morte atroce di lui, consumatasi in Casentino, a Talla, in un sacrificio divenuto quasi leggendario, non trasse la chiusura nel dolore, ma la coscienza che bisognava andare avanti e difendere la libertà e la pace riconquistate. “Oggi che Rita non è più viva le annotazioni sue, finalmente scoperte grazie alla cura degli amici e dei compagni, ci trasmettono un autentico testamento di coscienza civile, di forza d’animo, di ricchezza di umanità”. Lo ha scritto Nilde Jotti nella prefazione alla prima edizione del diario pubblicata negli anni ’80 col sostegno dell’amministrazione comunale lucignanese dell’epoca. “Madre di partigiano”, in questa nuova edizione a cura di Matteo Scarpelli, edita da Aska, presentata sabato 6 maggio scorso nella Sala Don Enrico Marini di Lucignano. All’incontro con Scarpelli, moderato da Iacopo Maccioni, sono intervenuti Roberta Casini, sindaco di Lucignano, Giuseppe Cafiero e Livia Turco in contributo video. La presidente della Fondazione Nilde Jotti le ha definite “pagine sorprendenti per il racconto sincero dei sentimenti, la capacità di raccontare la durezza della sofferenza senza sentire il pudore di raccontarne anche gli aspetti più’ imbarazzanti. Vi è l’esperienza tutta amara e mai soccombente di una madre che ha conosciuto più sofferenze che gioie. Ne emerge la figura di una donna antica e moderna insieme, moderna nelle idee e nell’impegno, come hanno saputo essere tante protagoniste delle lotte contadine”.
“Lucignano ha un forte attaccamento alla figura di Licio, ammirazione e rispetto per la madre. L’Amministrazione comunale, che ha chiaro il compito di tenere in vita il racconto di questa sua compaesana e renderlo fruibile a tutti, ha abbracciato senza esitazioni – spiega il sindaco Roberta Casini - questa importante operazione culturale e di recupero della nostra memoria storica, unitamente a LFI Spa, in collaborazione con la sezione ANPI di Foiano della Chiana. Un ringraziamento speciale al nostro Matteo Scarpelli e a tutti coloro che, a vario titolo, hanno prestato la propria professionalità e supporto per questa nuova edizione del diario, la Fondazione Nilde Jotti e la presidente Livia Turco per la concessione del patrocinio. Ritengo fondamentale, soprattutto per le nuove generazioni, conoscere pagine importanti del nostro passato, in particolare questa storia tanto personale quanto rappresentativa di un’intera epoca, fatta di sofferenza e sacrificio nel nome della Libertà”.
L’autore: Matteo Scarpelli
Matteo Scarpelli è insegnante di italiano per stranieri all’interno di centri di accoglienza per richiedenti asilo nella provincia di Siena e Assessore alla Pubblica Istruzione, Politiche Sociali e Attività Produttive presso il comune di Lucignano (AR). Come insegnante ha operato in diverse realtà: nelle Case Circondariali, in scuole private di lingue e nei C.P.I.A. Si è laureato nel 2014 in Lingue e Letterature europee e americane presso l’Università degli studi di Firenze ed ha conseguito, nel 2019, il Master Ditals di primo livello presso l’Università per stranieri di Siena con la tesi “La Resistenza in Valdichiana – Insegnare italiano ai richiedenti asilo attraverso i racconti dei partigiani”, dalla quale è stato estratto anche un articolo pubblicato nel blog laletteraturaenoi.it

Tags: Lucignano EF-B Matteo Scarpelli Licio Nencetti

Guido Albucci

Guido Albucci

Di tante passioni, di molti interessi. Curioso per predisposizione, comunicatore per inclinazione e preparazione